Elio, le storie spiaccicate e quelle di calvizie di Mario Baudino

Elio, le storie spiaccicate e quelle di calvizie IL MUSICISTA E LO SCRITTORE ARNON GRUNBERG PROTAGONISTI DELL'«ASSURDO» A MANTOVA Elio, le storie spiaccicate e quelle di calvizie Mario Baudino inviato a MANTOVA A differenza tra una can- «zone e un libro per me è L—poca cosa, un problema di lunghezza. In realtà, penso che abbiamo sempre inventato storie assurde per poi metterle in musica. Ora anche su carta». Elio, leader della «Storie Tese», esordisce con un libro di Fiabe centimetropolitane da Bompiani e in contemoranea con AnimaK spiaccicati da Einaudi. Ma attenzione, il primo è tutto suo, autore «Eho», il secondo è coUettivo, c'è anche il gruppo. La differenza potrebbe aver a che fare col carattere specifico di questa band musicale, ora anche letteraria. Molti sulla scena italiana sono beffardi o provocatori, loro invece sono ironici ed intelligenti. E soprattutto amano il nonsense. Sarebbe interessante, visto che si esibiscono oggi al Festivaletteratura, e il loro concerto (con ospiti a sorpresa) è l'evento più atteso della giornata, se riuscissero a incrociare un acclamatissimo scrittore olandese, Amon Grunberg, classe 1971, noto alternativamente come Marek van der Jagt perché si firma anche così dopo aver beffato la società letteraria, rivincendo con Storia della mia calvizie, siglato con lo pseudonimo, un premio per esordienti che gh era già stato assegnato quando aveva partecipato col nome vero. Da allora continua ad essere due scrittori in uno. In Italia è tradotto da Mondadori quando è Grunberg, da Instar Libri quando è Van del Jagt, come accade per l'ultimissimo romanzo Gstaad 95/98. Anche lui è a Mantova per incontrare, oggi, il pubbhco. E anche lui usa quel termine che sembrava irrimediabilmente confinato nella storia letteraria (e del costume) del '900: «I miei libri possono sembrare ironici o umoristici - mi dice - ma a me interessa soprattutto che raccontino l'assurdità del mondo. Sono un figlio di lonesco». In più vende parecchio, insomma è popolarissimo proprio come Eho, che un nome un cognome ce l'ha, come tutti, ma preferisce non venga divulgato per evitare seccatori al telefono. Spiegazione a suo modo «assurda», perché non dice quel che dice. Eho non guarda a lonesco, ma a Frank Zappa che forse invece qualcosa doveva averci a che fare, col grande rumeno. Sulle prime nega vigorosamente d'aver mai letto Achille Campanile. Rephco che le sue favole, deliziose, fanno invece pensare proprio alle elettrolisi verbali del grande scrittore. Ammette. «Sì, è una piccola bugia. L'avevo letto armi fa. Campanile forse era troppo avanti, noi siamo un po' indietro e quindi fortunati, perché troviamo un pubbhco già pronto». La risposta pecca di modestia. Eho, insieme ai compagni, sull'assurdo lavora da tempo. Gh ricordo un suo personale «controfestival», in un locale di Sanremo, 14 anni fa, quando si cominciò a parlare di loro. Ora siete della star. «Mah, io penso seriamente che i nostri libri siano bellissimi. Anche se poi come al solito passe¬ ranno come cose simpatiche». Le dà fastidio? «No, però come Mozart finirà che verremo rivalutati "dopo'. Spero non dopo la nostra morte, e neppure a un'età in cui la faccenda non mi tomi buona con le ragazze». Questo per quanto riguarda lei. E le Storie Tese? «A questo proposito vorrei far sapere che il resto del gruppo è invidioso, e quindi probabilmente ci sdogheremo. A me sta bene, sono un po' una palla al piede, dopo tanti anni si finisce per sentirsi come iPooh, p i Nomadi». Bentornato, caro vecchio Assurdo. A Mantova lo si cucina al venerdì. Elio delle Storie Tese autore di due libri a Mantova

Persone citate: Achille Campanile, Amon Grunberg, Einaudi, Frank Zappa, Grunberg, Mondadori, Mozart

Luoghi citati: Italia, Mantova, Sanremo