Elezioni, il centrosinistra cerca un'altra stoccata di Amedeo La Mattina

Elezioni, il centrosinistra cerca un'altra stoccata ALLE SUPPLETIVE DI OTTOBRE SONO IN GIOCO SETTE SEGGI PARLAMENTARI Elezioni, il centrosinistra cerca un'altra stoccata In campo «candidati eccellenti» a Genova e Napoli: Stefano Zara e D'Antoni Amedeo La Mattina ROMA La rivìncita del centrosinistra ha una tappa immediata alle suppletive del 24 ottobre (sette parlamentari da eleggere) e una seconda alle elezioni regionah di primavera. E' la volata per le politiche del 2006. «E' il nostro maeth point, non possiamo sbagliare nella scelta dei candidati», spiega Giuseppe Fioroni che per la Margherita segue le trattìve con gh alleati delTUlivo. I quah, almeno per le suppletive, hanno già assestando alcuni colpi che bruciano alla maggioranza. Ad esempio la candidatura di Stefano Zara, presidente degh ìndustriah genovesi al coUegio del levante cittadino, tradizionalmente di centrodestra. Qui le suppletive si rendono necessarie dopo la morte del deputato dell'Udo Gianni Cozzi. Il Prc non ha gradito, ma non si metterà dì traverso: non presenterà un candidato; darà indicazioni di voto contro il centrodestra. Per Forza Italia è stato invece un pugno nello stomaco. Dice Claudio Scajola: «Zara è una persona stimabile ma sono molto perplesso. Il passag¬ gio del presidente degh ìndustriah a candidato per il centrosinistra in un coUegio dì Genova... Cosa sta succedendo nel mondo industriale?». Meno diplomatici ì dirigenti locali di Fi cheparlano dì «candidatura vergognosa che spiega molte cose». Un riferimento alla battagha dì Zara, sostenuto dai sindacati, contro il governatore ligure Biasottì, a favore del mantenimento dehe acciaierie Ilva di Conighano. Un altro collegio che l'opposizione vuole strappare agh avversari è quello dì Napoli-Ischia dove nel 2001 venne eletta Alessandra Mussolini, volata al Parlamento europeo con l'estrema destra. E' in pista Sergio D'Antoni uscito dall'Udo sbattendo la porta e ora pronto a giocarsi l'osso del collo per U centrosinistra. «Amo le sfide difficili», spiega l'interessato. «Non è che gh regaliamo niente - precìsa Fioroni perchè quel coUegio è dì superdestra». L'ex leader della Cìsl, che alle pohtiche del 2001 fece un buco nell'acqua con la sua Democrazìa europea terzopolìsta, punta sulla concorrenza che da destra Mario Isemia della Fiamma tricolore farà alla Casa delle libertà. E proprio ieri Fini ha decìso dì mettere in campo il consighere comunale dì Napoh Amedeo Laboccetta. Ma D'Antoni avrebbe un asso nella manica, tutto da verificare, ovvero l'appoggio del gruppo che fa capo al senatore napoletano Salvatore Lauro, che lì controlla un buon pacchetto dì voti. Se dovesse riuscire ad entrare a Montecitorio, D'Antoni vorrebbe costituire un gruppo autonomo in cui traghettare deputati delusi dì Forza Italia e dell'Udc e qualche parlamentare meridionale deha Margherita. Un'altra sfida sìmbohea e dall'esito incerto è quella che sì gioca a Gallipoli dove D'Alema, che ha optato per Strasburgo, ha passato il testimone a Lorenzo Ria della Margherita. E' stata una scelta contrastata. Infatti Ria l'ha spuntata sul diessino Flavio Fasano, che ì Ds galhpolìnì ritenevano il naturale successore dì D'Alema. In cambio, però, la Margherita ha dovuto dare il vìa libera per la presidenza della Provìncia dì Lecce al diessino Giovanni Pellegrino. Non sarà facile per Ria ripetere le performance del presidente dei Ds: dall'altra parte della barricata il centrodestra ha schierato Vincenzo Barba, potente imprenditore del petroho e presidente della squadra del Gallipoli. Rimangono ancora da riempire le caselle lasciate vuote dal diessino Bersanì (coUegio dì Fidenza), dal comunista Rizzo (MugeUo) e dall'esponente deUa Margherita Pistelh (Scandìcci). In queste realtà i partiti deU'Ulivo hanno decìso che a subentrare saranno esponenti delo stesso partito. Per cui in pole position al MugeUo ci sono l'ex deputato del Pdci Eduardo Bruno e Severino Galante, responsabhe organizzativo del partito. A Scandìcci il candidato più probabUe è U segretario regionale deUa Mai^herita, Augusto GiacomeUi. Un caso a sé è MUano, l'altrettanto sìmboheo collegio lasciato da Bossi per lo scranno europeo. Ancora nessun nome, né a destra né a sinistra. L'Ulivo aspetta che U primo passo lo faccia la Lega. DaU'altra parte regna l'incertezza. Si vocifera U nome dì Ombretta Fumagalli Carulh, di un esponente in quota Di Pietro o dei Verdi. Comunque non sì vedono aU'orizzonte candidature forti. Tut- tavìa il centrosinistra spera che l'uomo dì Bossi venga impallinato neUe urne da queU'area del centrodestra che vuole far pagare aUa Lega la perdita deUa provincia di MUano. Ancora in alto mare invece le candidature per le regionah. I casi da esaminare sono tanti. Ce n'è uno che più degh altri potrebbe, scuotere l'Ulivo. MasteUa ha chiesto che aU'Udeur venga riconosciuta la candidatura in una regione del Sud. Lui punta sulla Campania. Se la sua richiesta non verrà soddisfatta, è pronto a schierarsi con U centrodestra. Dice: «Adesso aspetto dì vedere come va a finire, ma ricordo che ì nostri voti sono determinanti in tutte le regioni del Sud». In ballo a Milano la «successione» a Bossi e a Gallipoli quella a D'Alema Stefano Zara mr*^ ♦■v^r" *''■ IfelB: Sergio D'Antoni