I mille caduti in Iraq infiammano le Presidenziali

I mille caduti in Iraq infiammano le Presidenziali BUSH REPLICA: PIANGO OGNI VITA PERDUTA. MA SOTTOLINEA CHE IL CANDIDATO DEMOCRATICO «HA CAMBIATO IDEA PERNOTTAVA VOLTA CONSECUTIVA» I mille caduti in Iraq infiammano le Presidenziali Kerry alza i toni; terribile pietra miliare, questo governo ci porta alla rovina dal corrispondente a NEW YORK Il totale dei soldati caduti in Iraq arriva a 1005 e John F. Kerry si lancia all'attacco del presidente George Bush con toni più duri rispetto al recente passato. «Le scelte sbaghate di George W. Bush hanno portato l'America a prendere in Iraq la direzione sbaghata e hanno lasciato l'America senza le risorse di cui abbiamo bisogno per i nostri anziani, giovani, lavoratori, veterani», ha detto il candidato democratico, parlando a Cincinnati, in Ohio, nello stesso luogo in cui Bush nel 2002 si disse favorevole all'intervento mihtare per rovesciare il regime di Saddam Hussein. I mille soldati morti sono per Kerry una «perdita incalcolabile, una terribile pietra miliare», rappresen¬ tano «un giorno tragico per l'America intera», e rìcordandoli accusa a più riprese Bush di «portare alla rovina il Paese» anche a causa dei «200 miliardi di dollari spesi finora per la guerra mentre sarebbero serviti assai più qui, nelle case degh americani». I toni marcati dell'intervento di Kerry mirano a riconquistare terreno nei sondaggi - per Gallup è indietro di sette punti e per Newsweek e Time di undici - grazie a una maggiore aggressività contro Bush, proprio come suggerito dall'ex presidente Bill Clinton e da altri leader del partito democratico. La risposta di Bush non si è fatta attendere. «Kerry pochi giorni fa si era detto favorevole all'intervento mihtare in Iraq, adesso invece ha cambiato con¬ sigheri e ha cambiato anche idea, per l'ottava volta consecutiva», ha sottolineato il Presidente, aggiungendo: «Non importa quante volte ancora Kerry farà flip-flop, la mia determinazione a difendere l'America resta immutata». Di fronte al superamento della quota di mille morti in Iraq dal marzo 2003 - quasi ottocento da quando Bush dichiarò la fine della «maggiori operazioni militari» parlando sul ponte della Uss Lincoln - il presidente utilizza toni diversi da Kerry, rende omaggiò con voce pacata ai «caduti nella guerra al terrore», dice di «piangere ogni vita perduta» e ricorda agh americani che «siamo ancora in guerra, bisogna fare di tutto per proteggere il nòstro Paese dai terroristi». Ad aggredire Kerry d pensa il vicepresidente Dick Cheney che, durante un comizio a Des Moines in lowa, chiede agh elettori di «fare attenzione a non compiere la scelta sbaghata nelle urne» il 2 novembre, perché una vittoria di Kerry farebbe tornare l'America «alla situazione pre-11 settembre» rendendola «più vulnerabile a nuovi attacchi terroristici». Mai prima i repubblicani avevano associato un'eventuale affermazione di Kerry a rischi di terrorismo, e John Edwards, candidato democratico alla vicepresidenza, reagisce definendo il linguaggio di Cheney «non americano» perché «la difesa della nazione non è una prerogativa né dei repubblicani né dei democratici». Frasi identiche vengono pronunciate sugli schermi dei principali network da Madeleine Albright, Segretario di Stato ai tempi dell'amministrazione Clinton, chiamata dagh strateghi elettorali a scendere in campo per attestare l'affidabilità di John Kèrry sui temi della sicurezza nazionale. George Bush padre getta la sua autorità di ex presidente sul piatto per avvertire gh elettori che «Kerry sta scivolando verso le posizioni che erano di Howard Dean», ovvero la sinistra più radicale del partito democratico. Nel duello elettorale senza esclusione di colpi entrano anche i nuovi documenti sul servizio mihtare prestato da George W. Bush nella Guardia Nazionale in Texas ed Alabama: il Pentagono diceva di aver difiiiso tutto ciò che possedeva, ma l'agenzia di stampa Associated Press ha vinto una causa legale e ottenuto là declassificazione di una ventina dei verbali dai quah emerge che George W. volò sì sui jet FI02A ma non troppo, figurando solo ventiduesimo nella classifica dei 53 piloti della sua unità. Un dato destinato ad avvalorare il sospetto che durante lunghi periodi non si presentò alia base cui era stato assegnato. Afare le spese dell'alta tensione pohtica potrebbe essere il calendario dei dibattiti presidenziali. Rispetto ai tre finora previsti (in Florida, Missouri e Arizona) il team repubblicano guidato dall'ex Segretario di Stato James Baker ha fatto sapere che ne bastano due. A saltare potrebbe essere lo scontro a St. Louis, nel Missouri, dove il programma prevede che i leader rispondano al pubblico. [m. me] IL BILANCIO Con gli alleati 1132 vittime ■ MILITARI USA Con i caduti di ieri i militari Usa morti sono 1005; ì feriti oltre 7.000,1.100 dei quali ad agosto m MILITARI ALLEATI Gli alleati degli Usa hanno perso 127 soldati; 64 la Gran Bretagna,. 19 l'Italia, 11 la Spagna, 10 la Polonia, 6 la Bulgaria e l'Ucraina, 3 la Slovacchia, 2 la Thailandia, uno rispettivamente Danimarca, Olanda, Estonia, Lettonia, Ungheria e El Salvador