A Strasburgo per parlare di diritti umani

A Strasburgo per parlare di diritti umani VIAGGIO PREMIO DEI RAGAZZI VINCITORI DEL CONCORSO «LA STAMPA PER L'EUROPA» A Strasburgo per parlare di diritti umani Silvana Mossano Sono entrati nel cuore pulsante dell'Europa i ragazzi piemontesi che hanno vinto il concorso promosso da «La Stampa» e dalla Fondazione per la scuola della Compagnia S. Paolo. Non nel Veccbio Continente inteso come estensione territoriale e somma geografica di Stati, ma sono entrati là dove si lavora perché l'Europa sia veramente l'insieme dei cittadini europei, depositari di diritti umani senza confini che vanno salvaguardati e rispettati. Ma quando il nostro giornale con la Compagnia S. Paolo hanno indetto il concorso scolastico «La Stampa per l'Europa», lo scopo era quello di suscitare nei giovani il gusto per il dialogo, il confronto, là disponibilità alla ricerca della pace che hanno mosso, per decenni, uomini intelligenti e lungimiranti a spendersi per questo obbiettivo elevato. Questo gh allievi «Dotti della G» della seconda media «Corso Benedetto Croce» di Torino e gh studenti «Giovani pesci in un mare di squali» dell'Istituto Sella di Mosso (Biella), vincitori del concorso, sono andati ad apprendere dal vivo, nel viaggio premio che li ha penati a Strasburgo da domenica a oggi. È stato un viaggio avventuroso che avrebbe dovuto durare 9 ore e che invece si è protratto a 14 («chissà se ci lasceranno qualcosa per cena?» è stata la primaria preoccupazione, risolta con un «ottimo paté») quanto emozionante alla scoperta dei luoghi di cui i ragazzi avevano letto sui giornali. Al loro ingresso nel grande palazzo sede del Consigho d'Europa, le bandiere erano a mezz'asta, in lutto per l'eccidio in Ossezia. «Eravamo un po' in soggezione» ammettono i ragazzi - nell'entrare nell'aula dell'assemblea parlamentare, dove siedono solitamente importanti uomini politici)). E un po' si sono stupiti perché «in tivù sembrava più pìccola». Ieri, in una immensa sala del Palazzo dove ha sede la Corte europea dei diritti dell'uomo, li ha accolti il profes¬ sor Vladimiro Zagrebelsky, giudice italiano della prestigiosa Corte, «intelligente, colto, e che ci ha introdotto nel mondo grande con un linguaggio semplice». Hanno parlato di diritti umani, del modo con cui questo organismo dirime le controversie, come quella, ad esempio, di due cittadini inglesi contro la McDonald, a una cui udienza i ragazzi hanno avuto modo di assistere. «La più bella gita scolastica della nostra vita» commentano Francesco Lazzarini e Silvia Forzarli a nome di tutti. C'è ancora un'appendice: dal 15 al 21 settembre, i 20 gruppi finalisti parteciperanno al meeting promosso dalla Compagnia San Paolo a Venezia. I «Giovani pesci in un mare di squali» dell'Istituto Sella di Mosso (Biella»

Persone citate: Francesco Lazzarini, Silvana Mossano, Vladimiro Zagrebelsky