Centro comunale di prima accoglienza

Centro comunale di prima accoglienza SARÀ FIRMATA INTESA FRA AMMINISTRAZIONE, DIOCESI. CARITAS, FONDAZIONE CRC, CONSORZIO E ASSOCIAZIONI Centro comunale di prima accoglienza Ad Alba contro l'emarginazione ALBA Un Centro comunale dì prima accoglienza sarà realizzato in città per offrire alle persone in difficoltà una sistemazione provvisoria e far così fronte alle situazioni di emergenza sia di immigrati, sia di albesi. Le basi per la nuova iniziativa sono state poste lunedì pomeriggio in un incontro svoltosi nella sala giunta, in municipio, fra gli enti che parteciperanno alla costituzione e gestione, tra i quali sarà firmato un protocollo d'intesa. Sono il Comune con il sindaco Giuseppe Rossetto che ha affidato l'incarico al capo gabinetto Roberto Cerrato; la diocesi guidata dal nuovo vicario don Giancarlo Gallo; la Caritas con il nuovo responsabile don Luigi Alessandria; la Fondazione Gre presieduta da Giacomo Oddero, il Consorzio socio-assitenziale Alba Langhe Roero e le associazioni di volontariato. L'apertura del Centro era già stata approvata con ima delibera dì giunta venerdì scorso. L'intesa di massima prevede che il'Comune metta a disposizione il fabbricato necessario per ospitare il Centro: la decisione definitiva non è ancora stata presa, ma si pensa dì utilizzare un edificio di proprietà comunale che sorge a fianco del cimitero, in parte inutilizzato. La diocesi e la Caritas dovrebbero fornire la consulenza e il personale necessario per l'elaborazione del progetto dì funzionamento del servizio, mentre la Fondazione Gre contribuirà con finanziamenti. Le associazioni di volontariato metteranno a disposizione il personale per la gestione, il Consorzio socio-assistenziale si farà carico del servizio di segretariato sociale. «Con il Centro di prima accoglienza dicono i promotori - si vogliono risolvere i casi di emarginazione sociale, offrendo soluzioni d'urgenza a quanti hanno problemi legati, nell'immediato, alla casa e al lavoro». Dice Roberto Cerrato, che coordinerà il progetto: «Quello di Alba sarà imo dei primi centri dì accoghenza comunale. Come ha riferito anche il direttore generale Francesco D'Agostino, il Comune con questa iniziativa sì propone prima dì tutto dì risolvere ì problemi abitativi d'urgenza. Famiglie che sì disgregano, sfrattati, persone che per vari motivi vengo- no a trovarsi senza casa, su ima strada, e che si rivolgono all'Amministrazione, ai Servizi sociali per avere una sistemazione provvisoria, ma immediata. Sono casi che non sì risolvo¬ no con altri interventi come gli affitti concordati, agevolati o il ricorso agli alloggi dell'Atc». «Tuttavia - prosegue Cerrato il Centro non chiuderà le porte a nessuno. Le priorità saranno individuate in una, bozza dì regolamento che stiamo predisponendo. Sì pensa a minialloggi e altri spazi per circa 20 posti letto, l'erogazione di pasti, una lavanderia». I tempi non saranno brevissimi. Se la scelta definitiva sarà quella del fabbricato vicino al camposanto, saranno necessari lavori dì ristrutturazione e di adeguamento. La delibera ap¬ provata dalla giunta comunale prevede che entro il 31 dicembre 2004 sia individuto definitivamente l'edificio idoneo e che il Centro sia inaugurato entro la fine del 2005. [g.f.] io scorso inverno vennero trovate sulla collina di San Cassiano ad Alba tende e baracche doveavevano trovato rifugio immigrati senza casa Gli stranieri vennero accolti nei Centro di via Foia La scoperta destò molto scalpore in città

Persone citate: Cerrato, Francesco D'agostino, Giacomo Oddero, Giancarlo Gallo, Giuseppe Rossetto, Luigi Alessandria, Roberto Cerrato

Luoghi citati: Alba, San Cassiano