Gli sgravi fiscali 2005 coperti da altre entrate di Stefano Lepri

Gli sgravi fiscali 2005 coperti da altre entrate IL TESTO DELLE LINEE GUIDA PER LA NUOVA LEGGE FINANZIARIA APPROVATO VENERDÌ' SCORSO CONFERMA LA RIMODULAZIONE DELL'IRE E DELL'IRAP Gli sgravi fiscali 2005 coperti da altre entrate In cantiere interventi per 5,4 miliardi Stefano Lepri ROMA Gli sgravi fiscali del 2005 saranno coperti da altri incrementi del gettito tributario, conferma il testo delle «linee guida» per la legge finanziaria approvate venerdì scorso dal governo. Si tratta di un intervento sull'Ire (ex Irpef) con «abbassamento del numero delle aliquote» sulla base di «criteri di equità che tengano conto del reddito e della situazione familiare» e di un più modesto calo dell'Irap «a favore delle imprese più attive sul fronte dell'occupazione e dell'innovazione tecnologica». Afronte, in aggravio, si procederà a quelli che vengono chiamati interventi di «manutenzione della base imponibile, per 5,4 miliardi di euro; quasi di certo, anche se il documento non li specifica, un aggiornamento degli «studi di settore» per il lavoro autonomo e misure antielusione. Fuori da questo calcolo, e in aggiunta ad esso, ieri il viceministro dell'Economia Mario Baldassarri ha confermato che «si discute» di lasciare facoltà agli enti locali di aumentare le proprie addizionali fiscali. Per il resto le linee guida confermano che la manovra 2005 sarà principalmente affidata al contenimento delle spese, con un tetto di crescita al 2()6 salvo «le pensioni ed altre prestazioni sociali». Però non è specificato con chiarezza quali siano le eccezioni «legate alla priorità sociale o strategica di alcune voci». Nella formulazione scelta dal governo, «nessuna spesa viene ridotta», mentre il limite del 20Zo consentirà «una crescita della spesa pari a 13 miliardi». Il 20Zo, «superiore all'inflazione programmata» sarà anche applicato alle retribuzioni del pubblico impiego. Un altro capitolo chiave dei risparmi sarà costituito da quello che è essenzialmente un artifìcio contabile, la trasformazione in «fondo rotativo» degli incentivi alle imprese. Si faranno inoltre privatizzazioni per 25 miliardi, cifra molto alta ma considerata «obiettivo realistico e paragonabile a quanto realizzato» negli anni passati. Frattanto il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco può vantare che, secondo indiscrezioni non smentite, il prossimo rapporto economico semestrale del Fondo monetario darà credito alle manovra-bis per il 2004 che ha adottato appena entrato in carica e alla manovra per il 2005 appena abbozzata. Facendo rientrare il grave allarme sulla finanza pubblica itahana lanciato all'inizio di agosto nel rappotì^uirareaL,^i3r.o, il Fmi dovrebbe prevedére un deficit al 3,007o quest'anno, sul filo della sogha di Maastricht (secondo il governo 2,9^0), e al 2,80Zo il prossimo (secondo il governo 2,7%). Peraltro si tratta di cifre vicine a quelle' del precedente OutlooTc del Fmi, pubblicato in aprile, quando già Bruxelles e la Bce avevano individuato una grave tendenza al peggioramento. Alla ricerca di qualche spazio in più per la politica di bilancio dei prossimi anni. Siniscalco si è incontrato ieri a Londra con il collega britannico Gordon Brown. Del Patto di stabilità, il CanceUiere dello scacchiere (così si chiama a Londra chi guida il Tesoro) è uno dei più insistenti critici. E della reinterpretazione del Patto tutti i 25 ministri economici dell'Unione europea parleranno nel fine settimana a Scheveningen in Olanda, sulla base delle proposte della Commissione di Bruxelles che, per la maggiore attenzione al parametro del debito, rischiano di sfavorire l'Italia. L'idea, non nuova, che ha trovato d'accordo Siniscalco e Brown, è collegare i vincoli sul deficit e sul debito pubblico agli «obiettivi di Lisbona» con cui si intende migliorare la competitività dell'Europa. Legare solidità finanziaria e sviluppo suona avvincente; ma il dibattito si annuncia lungo è difficile. Il timore che idee in apparenza buone aprano la via a nuove furbizie elusive dei vincoli accomuna la Bundesbank tedesca, uscita allo scoperto ieri, e diversi governi di Paesi minori. A Gordon Brown Siniscalco ha chiesto anche suggerimenti su come contenere la spesa pubblica, sulla base dell'esperienza britannica «di linee guida per il contenimento» e della «spending revievn (uno strumento di programmazione e riallocazione della spesa pubblica che è diventato più importante della stessa legge di bilancio). Peraltro in patria Brown è criticato da una parte per aver mancato gli obiettivi di contenimento delle spese amministrative in tutti gh ultimi sei anni, dall'altra per aver annunciato la cancellazione di 70.000 posti di lavoro nel pubblico impiego da qui al 2008. Il ministro dell'Economia a Londra per incontrare il collega Gordon Brown Dall'Fmi via libera alla manovra-bis Domenico Siniscalco

Persone citate: Brown, Del Patto, Domenico Siniscalco, Gordon Brown, Mario Baldassarri, Siniscalco

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia, Lisbona, Londra, Olanda, Roma