Protetti o rimpatriati

Protetti o rimpatriati BUONGIORNO Protetti o rimpatriati Eift^L «ratto delle Simone» ha ^^" provocato una pre vedibimpfle cascata di lacrime di coc^codrillo. La realtà è che già all'indomani del sequestro del povero Baldoni si sarebbe dovuto affrontare e risolvere il problema della protezione dei nostri cormazionah che lavorano in Iraq. In una terra libanizzata da Una guerrigha per bande, non si può fingere di non sapere che un occidentale senza scorta militare è come ima fuoriserie senza antifurto: un'attrazione irresistibile per i criminali. E' pazzesco che davanti all'ufficio delle ragazze, sfiorato nei giorni scorsi da un missile che adesso assomiglia a un avvertimento, ieri fossero di guardia soltanto due poveracci meno armati di un vigile urbano. Deve poi finire questo ambiguo gioco deUe parti per cui i volontari sono (e si sentono) cittadini del mondo, ma ritornano a essere figli del loro paese d'origine quando vengono sequestrati da chi proprio di quell'origine intende servirsi come merce di scambio e di paura, sottoponendo una nazione intera all'angoscia del ricatto. Un governo adulto, tollerante ma non menefreghista, e degno della serena compostezza manifestata dai genitori delle due Simone, è chiamato ad assumersi la responsabilità di ogni cittadino italiano che sì trovi in Iraq a qualunque titolo e sotto qualsiasi bandiera. Proteggendo al meglio quelli che può, persino contro la loro volontà. E rimpatriando tutti gh altri. i Massimo Gramelllni

Persone citate: Baldoni

Luoghi citati: Iraq