TERRORIZZATI DALLE DONNE di Pierluigi Battista

TERRORIZZATI DALLE DONNE TERRORIZZATI DALLE DONNE Pierluigi Battista IL rapimento delle due italiane a Baghdad dimostra ancora una volta lo stretto legame tra il terrorismo fondamentalista e il terrore della dorma. Nel mirino del jihad globale si ammassano oramai bersagli di ogni genere, senza distinzione di sesso, di età, di religione, di ideologia, di mestiere: buddhisti nepalesi e bambini dell'Ossezia, guardie del corpo e freelance, cittadini americani e francesi ambigui col regime saddamita, avventori ebrei di una pizzeria di Gerusalemme e cristiani del Pakistan, soldati armati e volontari pacifisti, edonisti nelle discoteche di Bah e musulmani squartati dai banditi di Moqtada Al Sadr. Tutti infedeh, collaborazionisti, ((nemici oggettivi», degni di essere annientati nella guerra santa contro il Grande Satana. Ma le donne svolgono un ruolo cruciale in questa cruenta guerra dei simboh. E' sulle donne che si addensa un'atmosfera ultimativa, il segno di un conflitto culturale ed esistenziale dal carattere unico ed inedito nelle guerre sinora conosciute. L'emblema della guerra in Afghanistan è stato il burqa, il sudario destinato ad annullare ogni forma e dignità di sé nelle donne sottomesse al fondamentalismo talebano. E' sul velo proibito per legge delle ragazze islamiche che in Francia si sono accesi i fuochi di un temuto «scontro di civiltà». E' sulla segregazione delle donne che si snoda la vicenda di un libro come «Leggere Lolita a Teheran» di Azar Nafisi, l'inabissarsi nel gor^o concentrazionario sottoposto al controllo dei barbuti guardiani della fede la cui umiliazione del corpo femminile diventa il primo articolo del credo integralista. E' una donna iraniana, Shirin Ebadi, combattiva paladina dei diritti umani, ad essere insignita del premio Nobel. E poi le immagini delle adultere lapidate, deUe ragazze condannate a morte, delle donne sequestrate la cui sparizione dalla scena pubblica viene addirittura contrabbandata come ima forma di rispetto per l'identità femminile, mentre è proprio nella condizione della donna in Occidente che il fanatismo misogino individua il germe della corruzione. E' facile immaginare che le due volontarie rapite a Baghdad, tutt'altro che tenere con l'ideologia occidentalista, non abbiano affatto in simpatia un modello di donna svilito dalla ((mercificazione». Ma sono donne attive, impegnate, orgoghose di sé. E questo basta per scatenare la fobia distruttiva dei terroristi terrorizzati dalle dorme. 771122lh76003i 40908

Persone citate: Azar Nafisi, Dalle Donne, Sadr, Shirin Ebadi

Luoghi citati: Afghanistan, Baghdad, Francia, Gerusalemme, Pakistan, Teheran