Con l'«igloo spaziale» rivoluzione in orbita

Con l'«igloo spaziale» rivoluzione in orbita PRESEWTATA A TORINO LA «CUPOLA» REALIZZATA DALL'ALENIA Con l'«igloo spaziale» rivoluzione in orbita ■■m. 4 .XI II*. . a I . Il .m' * . . i Dh/enterà la nuova casa degli astronauti della Stazione Internazionale TORINC Si chiima «Cupola», è un concentratoci tecnologia appena uscito da laboratori torinesi dell'Aleiia Spazio e ricorda le abitazionidei Pronipoti. In effetti, lo sceririo è quello giusto: la rivoluzilnaria struttura, infatti, sarà lanuova casa degli astronauti impegnati nel controllo della sta.ione spaziale intemazionale., i tratta di una calotta di due mtfri di diametro e di imo e mczo di altezza, dotata di grandi/finestre in vetro simili a ili e dello shuttle. Il suo stu- è partito nell'ormai lontano lf98 e per realizzarlo ci è voluta a squadra di 30 persone che lavorato per oltre 220 mila e. , Il piccolo «igloo spaziale» saia in grado di ospitare una «oppia di astronauti (senza obphgarli a indossare tute o altre rotezioni) e consentirà loro di sservare da vicino le operazio- del «braccio robotizzato» della stazione spaziale. La «Cupola», realizzata da Alenia Spazio per la Stazione spaziale intemazionale, è stata consegnata ieri all'Agenzia spaziale europea, l'Ega. Alla cerimonia, che si è tenuta nella sede Alenia di Torino, hanno partecipato rappresentanti della Nasa, dell'Esa e dell'Agenzia spaziale italiana. Costata oltre 20 milioni di euro, sarà lanciata in orbita con lo shuttle nel gemalo 2009. A quel punto verrà agganciata al Nodo 3, un moduloMche ricorda un pezzetto di Leto) della Stazione spaziale. Grazie all'inpiego della «calotta» le opetazioni compiute dai braccio robotico d'ora in poi potranno essere seguite in diretta, appunto, ittraverso le finestre vetrate' Il nuovo «igloo spaziale» corsentirà inoltre l'osservazione df etta dei corpi celesti e della T^ra e lascerà entrare la luce necessaria alla cresci¬ ta di colture vegetali. Lo scheletro della «Cupola» è in alluminio, ma il massimo sforzo progettuale è stato richiesto dalla messa a punto delle finestre, l'elemento innovativo della struttura (che la contraddistingue dagli altri moduli spazia¬ li finora reahzzati). I sette maxioblò sono composti da quattro vetri sovrapposti, l'ultimo dei quali è ricoperto all'esternò da schermi mobili anti-meteoriti. I vetri, che sono stati fomiti dalla Nasa, sono garantiti da un complesso sistema composto da 11 guarnizioni e possono essere sostituiti in orbita. «Con quest'opera - ha commentato l'amministratore delegato di Alenia spazio, Maurizio Tucci - l'azienda non solo riconferma la propria leadership nella realizzazione di moduli pres¬ surizzati, ma la rafforza, aven- do sviluppato soluzioni proget- tuali e tecnologie innovative, indispensabili in un contesto in cui 1 esplorazione umana dello spazio richiederà sempre più lunghe permanenze in orbita». [e.m.] Un disegno che ricostruisce quella che sarà l'attività degli astronauti all'interno della capsula

Persone citate: Leto, Maurizio Tucci

Luoghi citati: Torino