Opa Del Vecchio sulla Beni Stabili di Francesco Spini

Opa Del Vecchio sulla Beni Stabili LA LEONARDO FINANZIARIA E'ARRIVATA AL BZ.gy/o Opa Del Vecchio sulla Beni Stabili Francesco Spini MILANO Con una mossa a sorpresa Leonardo Del Vecchio si butta alla conquista di Beni Stabili. Nella serata di ieri la Leonardo Finanziaria, la cassaforte di famiglia, ha annunciato di aver acquistato al mercato deiblocchi di Piazza Affari il3,510Zo del capitale della società immobiliare quotata sul listino milanese e fino ad oggi nelle mani del mercato, con oltre il 510Zo di flottante. Un passo in avanti che ha fatto scattare, secondo i dettami della Legge Draghi, l'Opa obbligatoria. Già, perché la Leonardo Finanziaria, attraverso la Compagnia Finanziaria di Investimento (di Del Vecchio al 1000Zo), fino a due giorni fa possedeva indirettamente il 29,460Zo del capitale sociale di Beni Stabili. Con l'incremento di ieri, ha raggiunto quota 32,970Zo, superando quindi la soglia del 300Zo oltre cui scatta il meccanismo della conquista totalitaria obbligatoria. L'offerta sarà proposta a sconto rispetto al prezzo attuale di Borsa di Beni Stabili: se sul listino la società tratta a 0,71 euro Kl,310Zo la performance di ieri), Del Vecchio è pronto a offrire 0,634 euro per azione, pari alla media aritmetica tra il prezzo medio ponderato di mercato registrato nei dodici mesi precedenti, vale a dire 0,563 euro, e il prezzo più elevato pattuito nello stesso periodo dalla Leonardo Finanziaria o dalla Compagnia Finanziaria di Investimento per acquisti di titoli della società immobiliare (gh 0,705 euro di ieri). Una cifra abbastanza risicata quindi, che nonostante il 22,160Zo di premio sui prezzi di inizio anno e il 12,210Zo su quelli medi degh ultimi 12 mesi, non premia chi oggi ha la possibilità di realizzare di più vendendo il titolo direttamente in Borsa. Del Vecchio, quindi, non punta al controllo totalitario della società, che peraltro gli costerebbe salato (oltre 723 milioni di euro), quanto a superare, seppure di poco, il 500Zo della società immobiliare. Questo permetterebbe, nei piani della finanziaria del patron di Luxottica, di dare maggiore stabilità all'azionariato di riferimento, rimuovendo ima contendibihtà che oggi suona un po' come una spada di Damocle. Con l'operazione, infatti, la Leonardo Finanziaria vuole permettere all'attuale management (lo stesso Del Vecchio è il presidente) di proseguire nella «pobtica di sviluppo, investimento e razionalizzazione - da effettuarsi anche tramite acquisizioni, fusioni e/o disinvestimenti - del portafogho immobiliare della società». Il tutto senza «i condizionamenti che possano derivare dallo stato di incertezza insita nell'assenza di un azionariato stabile e dalla conseguente contendibihtà del controllo di Beni Stabili». I tempi dell'offerta dovrebbero essere brevi. La holding, assistita da Mediobanca in qualità di advisor finanziario e dallo studio Bonelh Erede e Pappalardo, quale advisor legale, conta di avviare l'operazione entro il mese di ottobre, per chiudere i giochi già a novembre.

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