«Con cinquemila tagli Alìtalìa in pareggio nel 2006» di Alessandro Barbera

«Con cinquemila tagli Alìtalìa in pareggio nel 2006» OGGI POMERIGGIO PARTE LA VERA TRATTATIVA. RICAPITALIZZAZIONE SOLTANTO PER AZ-FLY. ILCUB ANNUNCIA LA MOBILITAZIONE. A RISCHIO METÀ DEGLI STAGIONALI «Con cinquemila tagli Alìtalìa in pareggio nel 2006» La compagnia sarà divisa in due: trasporto e servizi. Saltano 450 piloti Alessandro Barbera ROMA Cinquemila esuberi. Per ora. Con qualche limatura all'ultimo momento, Giancarlo Cimeli ha svelato almeno in parte la cura da cavallo che aspetta Alitalia. Dovranno lasciare l'azienda 3.500 dipendenti di terra, 450 piloti e 1.050 assistenti di volo. Meno dipendenti di terra (circa quattrocento) e qualche decina di piloti e assistenti in più dell'ipotesi anticipata ieri. Dal conteggio però, e questa è stata per i sindacati una brutta sorpresa, vanno esclusi i lavoratori a tempo determinato. Per alcuni di questi (forse la metà) è a rischio il rinnovo contrattuale, anche se l'azienda non ha escluso di attìngere fra loro per nuove assunzioni. Il piano presentato ieri sera alle sigle conferma la rioiganizzazione societaria in due aziende distinte - Az Fly e Az Service - e la costituzione di una holding. Nella prima verranno concentrate le attività più strettamente legate al volo e 11.700 dipendenti: fra queste Alitalia Express, marketing e network, vendite e distribuzione, le operazioni di volo, Alitalia Cargo. Ad Alitalia Service verranno conferite tutte le altre attività di terra e novemila dipendenti: da Alitalia Maintenance ad At ite eh, da Alitalia Airport ai servizi informatici. a Potrebbero sembrare tecnicismi, ma nell'assetto riorganizzativo di Alitalia c'è tutto il futuro della compagnia di bandiera. Non è un caso che ài vertice fra azienda e sindacati -al quale non ha partecipato Cimoli ma il responsabile risorse umane Chieli su questo di più non è stato detto. «Allo stato attuale sono allo studio diverse ipotesi di riassetto societario», recitava il comunicato diffuso alla fine dell'incontro. Non una parola sul futuro di Alitalia Service, né sull'eventuale coinvolgimento di Fintecna. Nessuna parola infine sui possibili acquirenti dì alcune attività: dall'handling (Az Airport) alle attività informatiche, per le quali Cimoh ha già offerte sul tavolo. La strada è però segnata: al vertice con i sindacati l'azienda ha confermato che nel 2005 l'aumento di capitale sarà riservato ad Az Fly, la società sulla quale punta Cimoh per il rilancio della compagnia. E se è vero che due coincidenze fanno una prova, basti aggiungere che il numero dei dipendenti che saranno «conferiti» ad Az Fly è di 11.700, la metà di quanti ne conta oggi, esattamente l'obiettivo che alcu¬ ni accreditano a Cimoh a ristrutturazione avvenuta. Tutto ora dipenderà dalla trattativa per la quale ci sono a disposizione nove giorni. Fino cioè al 15 settembre, il termine entro il quale Cimoh ha vincolato l'accensione del prestito-ponte da quattrocento milioni della banca tedesca Dresdner. Per le nove sigle Alitalia sarà molto difficile dare il via libera ad un piano così duro, soprattutto per quelle che contano la maggior parte degli iscritti fra i lavoratori di terra, Sult e Cgil. Ieri mattina in un lungo vertice fra le sigle confederah si è messa a punto la strategia da tenere nei prossimi giorni. Il primo appuntamento fra le parti è per oggi pomeriggio alle 15, ma molti già vedono il destino della trattativa attorno al tavolo di Palazzo Chigi. La parola d'ordine resta «niente rottura», ma non è detto che tenga. Ieri pomeriggio sia il numero uno della Cisl Pezzotta che della Uil Angeletti erano molto concilianti. «E una situazione molto delicata, siamo in attesa di vedere se ci sono le condizioni per fare un accordo, per rilanciarla e per discutere il piano industriale», aveva detto il-primo. «Non ci sono alternative all'accordo» erano state le parole di Angeletti. Una linea alla quale si erano accodate anche la Cgil e il Sult. In serata però. Solari (Flit) ha detto: «Auspico che alla ripresa dell'incontro con Alitalia domani (oggi per chi legge, ndr) ci siano mai^gini di trattativa altrimenti raggiungere un'intesa sarà molto difficile». Per Andrea Cavola (Sult) «una prima valutazione del piano industriale che ci è stato esposto non può essere che negativa, assolutamente negativa: su queste basi l'accordo è impossibile». Difficile dire se nel frattempo la notte avrà fatto cambiare idea a qualcuno. Difficile dire se non scatteranno comunque agiutazioni spontanee o scioperi selvaggi. Vista l'ora (il vertice è finito a tarda serata) le nove sigle si sono date un nuovo appuntamento per stamattina. Di certo a partire da oggi qualche problema arriverà dagli aderenti al Cub, l'unica sigla non ammessa alle trattative. «Inizieremo la mobilitazione», ha annunciato minaccioso il segretario Antonio Amoroso. «Se i numeri verrano confermati, non sono di risanamento ma di liquidazione della compagnia. Siamo pronti a travalicare i limiti imposti dalla legge sul diritto dì sciopero». UN PROGETTO IN TRE TAPPE Il plano industriale messo a punto dal management di Alitalia prevede una fase di risanamento 2005-2006 il ritorno ai pareggio nel 2006 e li rilancio nel biennio 2007-2008 Il RISANAMENTO 2005-2006 La fase di risanamento interessa tutte te aree aziendali con l'obiettivo della massima produttività. L'impatto fino a! 2006 sarà di 830 milioni di euro per arrivare a 1027 milioni ne! 2008. Questi i benefìci fino ai 2006 nei singoli settori;. •Procurement 200 milioni di euro «Area Commerciale 250 milioni •Manutenzione 75 milioni «Ground opérations 45 milioni «Flight opérations 165 milioni «Corporate 30 milioni «Information Technology 5 milioni «Altri progetti 60 milioni di euro (Product Integjilion and Delivery, CaiJI^Vz Expres IL PAREGGIO DEL 2005 La fine del bilanci in rosso dovrà acompagnarsì ai miglioraménto di altri parametri: ■Tko {tonnellaftècHIiometro offèrte) *13V« «Load factor (coefficiente di riempimento aerei passeggeri} 4-2,29é «Intròiti 4'130A 51 RILANCIO 2007-2008 «Aumentare il portafoglio e le frequenze per le destinazioni «business» «Massimizzare le connessioni su flussi di traffico strategici (Sud Est Europa, Africa, Medio Oriente, Americhe) «Aprire collegamenti diretti dalle province del Nord Italia a destinaziom europee ■Passaggio dagli attuali 28 aerei di lungo raggio a 34 e da 159 a 152 nel medio raggio « Piena migrazione verso e-ticketmg e vendite tramite canati dirètti «Tko+13% •load factor 4-1 ^ 7 TAGLI NELL'OCCUPAZIONE Nel 2005t2006 risparmi per 315 miUont tagliando 5000 posti così suddivisi: ■ piloti450 «assistenti di voio 1050 «personalediterra70.---;' ^'.^ iiiii;i;ii.ii;iiimiii.ii ■manutenziòneWO, 7 «ground operatioris 900 ' «marketing/saìesBCO «corporate e InfoTech 610 e personale^terra Cargo 120

Persone citate: Andrea Cavola, Angeletti, Antonio Amoroso, Chieli, Cimoli, Giancarlo Cimeli, Pezzotta

Luoghi citati: Africa, Americhe, Europa, Medio Oriente, Nord Italia, Roma