LIPPI «La mia Italia senza capricci»

LIPPI «La mia Italia senza capricci» IL CT ENTUSIASTA PER L'ESORDIO MONDIALE DELLA NAZIONALE CHE A PALERMO HA VINTO E DIVERTITO I TIFOSI LIPPI «La mia Italiasenza capricci» intervista Inviato a PALERMO CI ERA bisogno che cambiassero parecchie cose per riawicinare, dopo il nefasto Europeo, l'Italia del calcio agli italiani. A Palermo sono stati fatti due passi avanti nell'operazione riscatto: il primo è nel ritomo ad un gioco convincente, il secondo è nella constatazione che Lippi terrà testa anche ai fuoriclasse bizzosi e viziati come Totti. Il et ha imposto al capitano della Roma di presentarsi alla visita fiscale a Palermo e poi lo ha lasciato ripartire, come Totti voleva per seguire meglio gli affarucci suoi ma l'artificio della cavigha dolorante non gli sarà perdonato come negli ultimi anni, quando il Trap sosteneva che la Nazionale non potesse fare a meno di un campione più grande di Zidane e gli concedeva tutto. «Se ha male è giusto che non giochi - ha detto Lippi -. La regola vale per tutti: non c'è alcun bisogno di responsabilizzare oltre misura i fuoriclasse, altrimenti per la squadra è un guaio. Non c'è nessun guaio, la mia Nazionale non deve dipendere da nessimo». E' quello che lei diceva a proposito di Raggio quando si presentò alla Juve. «Appunto. Non ho cambiato idea anche nell'interesse dei giocatori: un campione rende al meglio se non ha il peso di ima responsabilità eccessiva, non deve sentirsi poco sereno se un giorno ha il raffreddore e gioca male». Insomma non sarà un'Italia Totti-dipendente? «Con Totti ho parlato prima e dopo la partita contro la Norvegia per (high di venire qui a farsi vedere dai medici perchè certe cose non si valutano al telefono. Lui è venuto, è stato visitato. La mia è una regola generale che non riguarda solo lui». La bella partenza la aiuta anche a sciogliere certi nodi del passato? «La vittoria sulla Norvegia è una grande e bella iniezione di fiducia, tutto qui. Ammetto che è il tipo di inizio che speravo, con gli ingredienti che servono al progetto che ho in testa: il cuore, l'entusiasmo, la determinazione, una discreta organizzazione di gioco, anche un po' di sofferenza, che serve a crescere. Il perìcolo adesso è di esagerare nei giudizi positivi. Ci sono parecchie cose da migliorare». Ad esempio? «Ne parlerò con i giocatori. Ma, per (Urne una, contro la Norvegia era inutile gettare palloni alti in area, con Gilardino e Miccoli. Quando abbiamo tenuto la palla bassa li abbiamo messi più in difficoltà: comunque la vera soddisfazione è aver visto che i ragazzi avvertivano per lunghi tratti di essere una squadra e non una selezione di gente messa insieme per giocare». Miccoli è tornato ad essere intraprendente come non lo era nella sua Juve. Ne è stupito? «Ha una forma che nella Juve non ha mai avuto. Prima ci fu l'operazione di appendice, dopo prese un paio di chiletti di troppo e via di questo passo. In un anno non l'ho mai visto così bene e asciutto». Proseguirà sulla strada del ringiovanimento? «L'esigenza è di avere un gruppo allargato per fronteggiare una stagione intensa: nessuno dice che i giocatori dei grandi club avranno un solo mercoledì libero in tutto l'anno, a gennaio. I giovani sono andati bene. C'è chi si è stupito per la prestazione di De Rossi ma io lo considero un grande talento da quando lo vidi tre anni fa: se i compagni gli danno così spesso la palla è perchè sanno che la gestisce bene, fa le cose giuste. Da lui mi aspettavo voglia, entusiasmo e soprattutto l'abilità. Me le ha dati». Questo significa che scalze- rà Pirlo e gli altri centrocampisti? «Non scalzerà nessuno, avremo spesso emergenze notevohssime in cui tutti daranno un aiuto, cominciando dalla Moldavia: la Nazionale soffre da sempre le partite ravvicinate, figu¬ ratevi in in questo momento della preparazione. A Chisinau ci saranno 4 o 5 cambi». Se l'avesse fatto qualcun altro, si sarebbe detto che l'ingresso di Toni è stata una mossa per ingraziarsi il pubblico. «Invece, in condizioni diverse, non l'avrei fatta. A un certo punto gli ho detto di scaldarsi e di mandarmi Corradi che doveva entrare : poi ho visto Micc oli stanco e ho pensato che avere due torti in attacco avrebbe semplificato il gioco alla squadra che era affaticata. Certo, l'ingresso di Toni ha avuto il valore aggiunto di scatenare itifosb). Male Gilardino, no? «Aveva lavorato alla grande in settimana, in partita ha avvertito l'emozione del debutto. Per quanto si pensi che questi ragazzi sono scafati, la Nazionale è per tutti un'altra cosa». Lo è stato anche per lei? «Sì. Nonostante l'amichevole in Islanda, sentivo che questo era il mio vero esordio con una maglia che dà più emozioni di qualunque altra». ^^ I giovani sono ^^ andati bene ^ Mai visto un Miccoli così De Rossi per me non è una sorpresa. Sognavo questa partenza: cuore, gioco, entusiasmo, determinazione, la sofferenza che serve a crescere. L'unico pericolo è esagerare nei A A giudizi positivi 77 (gLiiL Ora so di avere W^' una squadra vera non una selezione Nessuno è indispensabile nemmeno i fuoriclasse Totti? Se ha male, giusto che non giochi ma l'ho convocato perché certe cose non si decidono al telefono. Questo vale per tutti 99 Marcello Lippi ha varato una Nazionale che ispira simpatia: «Non dovrà mai dipendere dai fuoriclasse e dai loro problemi» CAMPIONATI E COPPE, Si PARTE SERIE Al8 GIORNATA SABATO Ore 18: Chievo-lnter Ore 20,30: Milan-Livorno DOMENICA Ore 15: Atalanta-Lecce, Brescia-Juventus, Cagliari-Bologna, Palermo-Siena, Parma-Messina, Reggina-Udinese, Roma-Fiorentina. Ore 20,30: Sampdoria-Lazìo. JlllHilil SERIE B 1a GIORNATA Ig^Ri SABATO ore 20,30: Arezzo-Catania, Catanzaro-Bari, Cesena-Triestina, EmpoliAscoli, Modena-Genoa, Perugia-Crotone, Pescara-Piacenza, Sa/emitana-Trewso, Tbrino'Verona, Venezia-Alb'moleffe, Vicenza-Ternana. sssas/ MARTEDÌ' 14: Shakhtar Donetz-Milan e Inter-Werder Brema MERCOLEDÌ' 15: Roma-Dinamo Kiev e Ajax-Juventus COPPA UEFA. Prìmoturno GIOVEDÌ' 16: Metaiurg Donetz-Lazio, Parma-Maribor, Panionios-Udinese.