Rossi è tornato a fare il superman di Enrico Biondi

Rossi è tornato a fare il superman MOTOMONDIALE: VALENTINO SENZA RIVALI NEL GRAN PREMIO DEL PORTOGALLO Rossi è tornato a fare il superman In trionfo all'Estoril, allontana Gibemau. Biaggi, caduta e polemiche Enrico Biondi Inviato all'ESTORIL Avete presente la scena dei maccheroni nel film «Un americano a Roma»? Alberto Sordi guarda il piatto ed esclama: «Amaccherone, m'hai provocato? E io.ti distruggo... adesso io me te magno!». Parafrasando il celebre film è quello che è successo ieri pomeriggio in Portogallo, circuito dell'Estoni, protagonista questa volta Valentino Rossi. Stuzzicato per tutto il weekend prima da Gibemau, poi da Biaggi ed infine dall'irriverente Makoto Tamada, che aveva avuto anche l'ardire di privarlo della pole position, Valentino ha deciso di impartire una lezione delle sue, di quelle che lasciano soprattutto il segno sul morale degli avversari. Pronti, via, subito al comando dopo cinque curve, e buonanotte suonatori. Mai provocare il principe di Tavullia, mai cercare di contra¬ starlo quando si mette in testa di vincere. Si rischia di fare la fine dei maccheroni di Sordi. E Valentino, ièri pomeriggio, oltre a dare una nuova dimostrazione della sua classe, ha fatto davvero l'en plein: ha dato l'addio a uno dei suoi rivah per la lotta al titolo. Max Biaggi, finito per terra al primo giro nel tentativo di non tamponare la Ducati di Capirossi (die a filie gara avrà parole durissime contro il romano) e allungato sull'altro pretendente al titolo, lo spagnolo Gibemau, soltanto quarto (dietro a Tamada e lo spagnolo Barros) e con un diavolo per capello pure lui per aver sbagliato gli assetti proprio in una delle gare più importanti della stagione. Morale, Valentino adesso si ritrova con 29 punti di vantaggio sullo spagnolo e 51 sul romano. Come dire che, a cinque gare dalla fine del mondiale, di questo passo Rossi sarà campio¬ ne per la sesta volta nella sua carriera, nel Gran Premio d'Australia. «Fosse così facile - si è affrettato a dire dopo aver colto la sesta vittoria stagionale - ci metterei subito la firma. Il fatto è che adesso andiamo nella tana del lupo. Tra 15 giorni la sfida è in Giappone, a Motegi, il circuito della Honda. E lì mi aspetto i fuochi d'artificio. Sarà in pista anche Tamada, il loro collaudatore, faranno di tutto per fermarmi». Gli chiedono: mica avrà paura del giapponese che ha sempre battuto in passato? E lui, sarcastico: «E che ne sappiamo noi? Magari è lì in pista, che si allena da tre mesi...». Esagera, Valentino, ma è indubbio che da oggi in poi la Honda farà tutto quanto nelle sue possibilità per far perdere il titolo al pilota italiano. Questo perchè l'affronto patito ieri dallo stato maggiore della Honda schierato al completo all'Estoril, dal sommo presidente Fukui al capo della divisione corse, Kanazawa, è di quelli che ima volta sarebbero stati lavati in ben altra maniera. La Honda battuta dalla Yamaha, il transfuga Valentino che vince con la moto della concorrenza e che si avvia al titolo iridato. Giammai, meglio correre ai ripari. Aspettiamoci quindi un finale di mondiale pirotecnico. Sinora nessuno alla Honda ha pensato di fare il gioco di squadra,per favorire Gibernau, il meglio piazzato in classifica. Ma è tempo di scelte importanti, decisive, strategiche. Per Honda perdere il mondiale della classe regina equivarrebbe a una catastrofe in termini di vendite commerciali, oltre che di immagine. Valentino tutto questo lo capisce benissimo: gongola felice, ma è sempre sul chi vive e sa che non può permettersi passi falsi. Valentino Rossi adesso ha 29 punti di vantaggio sullo spagnolo Gibemau e 51 su Max Biaggi

Luoghi citati: Australia, Giappone, Portogallo, Roma, Tavullia