Immigrati, Ds e magistrati «Avremo cittadini di A e B» di Maria Grazia Bruzzone

Immigrati, Ds e magistrati «Avremo cittadini di A e B» LE REAZIONI ALLA MODIFICA DELLA BOSSI-FINI DECISA DAL GOVERNO Immigrati, Ds e magistrati «Avremo cittadini di A e B» Il ministro Martino: abbiamo accolto le osservazioni della Consulta La Margherita: non è affatto vero, è soltanto un pannicello caldo Maria Grazia Bruzzone ROMA Una raffica di critiche, preoccupazioni e dubbi di persistente incostituzionalità, piovono da Amn, associazioni cattoliche e partiti del centrosinistra . sul decreto di modifica della BossiFini appena varato 'dal Consiglio dei ministri. Provvedimento che, proprio per correggere i rilievi mossi dalla Corte Costituzionale nel luglio scorso, affida ai giudici di pace il compito di convalidare i provvedimenti di espulsione degh immigrati clandestini o «irregolari», privi cioè del solo permesso di soggiorno. Ma, per quanto soddisfatti e grati, a essere preoccupati sono gh stessi giudici di pace i quali, attraverso la loro associazione, chiedono un incontro urgente al ministro della Giustizia Castelli. Vorrebbero che il governo rinviasse di almeno una settimana la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale per affrontare i molti problemi organizzativi sul tappeto, e rivedere anche il trattamento economico di questi giudici onorari non togati - oggi «a livello di mancia» - che verrebbero investiti di nuovi compiti e respon- sabilità. Un intoppo inaspettato per la maggioranza, che il giorno dopo l'approvazione del mini-decreto (di un solo articolo, alla fine) si compiace per l'operato del governo. A esprimere soddisfazione invero, a parte il ministro della Difesa Martino («Abbiamo tenuto conto delle decisioni della Consulta»), è soprattutto An. Da Gasparri ad Alemanno si inneggia alla linea di «massima solidarietà per chi viene a lavorare in Italia, massima durezza per i clandestini e per chi viola la legge» sostenuta dal partito di Fini. Non calca la mano la Lega (((Abbiamo scelto la strada migliore», dice Castelli) che ha già fatto la sua parte di ariete nel bocciare il testo predisposto dal Viminale (che optava per i giudici ordinari anziché per quelli di pace). Tace l'Udc, che ha incassato apparentemente senza batter ciglio anche la mancata approvazione del secondo articolo del decreto, quello che dava il via liberà ai centri di accoglienza fuori dai confini italiani, primo quello libico annunciato con enfasi poche settimane fa, su cui si era tanto speso il neocommissario Buttiglione. A dichiarare che quest'ultima materia ((richiede ulteriori approfondimenti» è stato Gasparri. Il che fa pensare che An intenda farla passare in seguito, insieme col pacchetto di emendamenti già annunciati (fra i quah l'introduzione del reato di clandestinità che renderà possibile l'arresto, caduto dopo il secondo dei rilievi mossi dalla Consulta) per «migliorare definitivamente» la Bossi-Fini in sede di conversione del decreto. Un'occasione per rilanciare l'impegno sull'immigrazione del partito di Fini e, soprattutto, far risaltare le differenze con la posizione, meramente negativa, della Lega. Nell'attesa di tali migliorie e magari di altre più clamorose novità come la cittadinanza agh immigrati regolari, non resta che accontentarsi delle affermazioni del ministero del Lavoro. Il sottosegretario Sacconi rassicura quanti, da Confindustria a Coldiretti, continuano a reclamare una revisione delle quote per far fronte alla domanda di lavoratori extracomunita¬ ri. Per Sacconi il regolamento attuativo approvato insieme col decreto «consentirà di superare il regime di programmazione transitoria e. il prossimo decreto, flussi sarà adeguato all'effettivo bisogno del mercato del lavoro». I Ds non ci credono. «Sarà la ventesima volta che vengono approvati dei decreti attuativi ma i regolamenti non si vedono. La venta è che il governo ha prodotto il nulla e la Lega tiene sotto scacco Pisanu che non può fare nenumneno quello che gli hanno chiesto le prefetture, sommerse di scartoffie», afferma Livia Turco, alludendo al mancato inserimento nel'decreto dei punti sul prolungamento a due anni del permesso di soggiorno e sulla collaborazione dei Comuni, previsti inizialmente dallo stesso Pisanu. «Un pannicello caldo che non risponde ai rilievi della Corte Costituzionale», è il giudizio della Margherita. Dubbi di incostituzionalità vengono avanzati anche da Verdi e Pro in quanto «il giudice di pace, per la sua identità e funzione, non può intervenire in tema di libertà personali». Obiezioni simili sollevano Caritas e Comunità di Sant'Egidio. «Grande preoccupazione» esprime il presidente dell'Associazione nazinale magistrati, Edmondo Bruti-Liberati. L'Anm boccia il provvedimento del governo «che sconvolge la divisione di competenze fra magistratura ordinaria e onoraria, quasi ci fossero cittadini di serie A e di serie B». «Per gh italiani decide il giudice ordinario, per gh immigrati il giudice di pace: un'ideologia agghiacciante», commenta sarcastica Magistratura democratica. COSA E'CAMBIATO m QUESTORE Ha 48 ore performulareil provvedimento di accompagnamento alla frontiera. M GIUDICE DI PACE Ha 48 per emettere la convalida motivata ■ IMMIGRAR Aspettano net centri accoglienza. Non possono essere espulsi senza convalida I giudici di pace cui toccherà decidere sulle espulsioni chiedono un incontro urgente con Castelli Polemiche dopo le modifiche alla legge Bossi-Fini

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