Settembre di barocco totale, dalla musica al cibo

Settembre di barocco totale, dalla musica al cibo CON LULLY, MONTEVERDI E MOLTO ALTRO SI E INAUGURATA IERI LA RASSEGNA MUSICALE TORINESE Settembre di barocco totale, dalla musica al cibo Madrigali guerrieri e amorosi, note intrise di «magnificenza e galanteria»: divertimento Paolo Gallarati TORINO S'è aperto subito a ventaglio il programma di Settembre Musica, sin dalla serata inaugurale: una festa barocca al Regio, l'organetto di Totore Cbessa, virtuoso sardo, nel Borgo Medioevale, il complesso di Vittorio De Scalzi, gruppo storico del rock italiano, al Teatro Colosseo. L'idea di cominciare con Lully e Mònteverdi, invece che con una roboante strombazzata sinfonica, e di affidare l'inaugurazione a Jortii Savall e a due complessi specializzati nel repertorio antico come l'Academia Montis Regalis e Le Concert des Nations, mostra bene lo spirito che informa questa edizione di Settembre musica: far cose nuove e diverse, appuntare l'attenzione su capolavori poco noti, mettere la musica sempre in primo piano, evitare ogni demagogia. Nonostante la presenza dei grandi esecutori, si capisce che è stata la scelta delle musiche a guidare principalmente la linea artistica di Restagno e di Vlad. Lully, da noi, si ascolta pochissimo. A lui, giunto a Parigi da Firenze, si deve la fondazione dell'opera francese che, dall' epoca del Re Sole, ha sviluppato per due secoli una storia del tutto indipendente da quella del melodramma italiano che avrebbe colonizzato l'Europa. Inaugurare con il «Divertissement Royal» significa ricorrere ad una musica essenzialmente festiva, una parata di eleganza e grandiosità. Eccone, infatti, la descrizione che ne dava un nostro anonimo collega su «La Gazette» del 4 febbraio 1670: «Gli altri intermezzi offrono diverse bellezze, sia per le danze che per i cambiamenti di scena in grotte e superbi anfiteatri. E, nell'ultimo. Apollo, ancora rappresentato dal Re, apparì al suono delle trombe e dei violini, preceduto da sei personaggi che portavano allori intrecciati, con un sole d'oro e l'emblema reale in funzione di trofeo: tanto che questo spettacolo, che rappresenta la festa dei giochi pitici, fu giudicato tra i migliori che siano apparsi in una corte a cui tutte le altre sono inferiori in tema di magnificenza e galanteria». Tra il primo concerto delle 19 e il secondo delle 21, la serata inaugurale ha previsto «Il gusto della forma» una «applicazione barocca», cioè un Cocktail in stile seicentesco, realizzato dal un celebre cuoco. Dopo di che, Mònteverdi. I madrigali guerrieri et Amorosi ci portano nel cuore di quel mondo incandescente di affetti e di passioni che Mònteverdi consegnò al genere cinquecentesco del madrigale, facendolo deflagrare e trasformandolo in qualche cosa di totalmente diverso, cioè, in teatro. Lo mostra il Ballo delle Ingrate e, soprattutto, il «Combattimento di Tancredi e Clorinda» che, tratto dalla «Gerusalemme Liberata», crea, nello scontro dei due personaggi, incorniciato dal racconto del narratore, ima sorta di teatro immaginario che illusionisticamente si prolunga nella platea, e coinvolge lo spettatore in una partecipazione diretta alla violenza, al dolore, allo stupore, alla morte e alla sua dolce trasfigurazione. Anche questa una scelta «inaugurale» non per la spettacolarità degli effetti ma per l'intensità e la riservatezza dell'emozione. lordi Savall ha diretto ieri le musiche di Lully e Mònteverdi per Settembre Musica

Persone citate: Paolo Gallarati, Restagno, Savall, Vittorio De Scalzi

Luoghi citati: Europa, Firenze, Jortii Savall, Parigi, Torino