«Una candela in ogni finestra per ricordare quei bambini»

«Una candela in ogni finestra per ricordare quei bambini» DIBATTITO Il primo messaggio è partito alle 10, da Tor Vergata: poi il tam-tam è dilagato in tutt'Italia Le mamme promotrici: «Nessuno si deve permettere di spegnere la più fioca delle luci» «Una candela in ogni finestra per ricordare quei bambini» L'iniziativa di un gruppo di docenti universitarie romane è viaggiata via Sms Lumi accesi nelle sedi di Ds e Margherita, al Campidoglio e nel Comune di Palermo Michela Tamburrino ROMA Si mobilitano le mamme italiane. Le immagini che le tv trasmettono da Beslan hanno toccato il loro cuore. E così - è la prima volta che accade per un fatto di questo genere - è partita una iniziativa di solidarietà, che non porta niente, che non risolve niente ma che aiuta e fa bene all'anima. Tutto inizia ieri e tutto si collega via Sms. Si legge: «Una candelina ad ogni finestra stasera x i bambini morti in Ossezia passa parola più ke puoi». Un gesto per far sentire la vicinanza d'intenti, una luce per illuminare la potenza delle cose e del dolore, di fronte alla strage di Beslan. «Perché il dramma dell'Ossezia è il nostro 11 settembre, è 1' 11 settembre delle donne e dei bambini», questa l'appassionata spiegazione della professoressa Alessandra Servidori da Bologna, presidente della Fondazione educativa «Manservisi dall'Olio», esperta di diritto del Lavoro, impegnata sul fronte della solidarietà, una delle promotrici dell'iniziativa. Lei racconta: «Si comincia alle 10 di ieri mattina con un Sms che ho ricevuto da una mia collega dell'università romana di Tor Vergata, Fiorella Angrisani, insegnante di matematica. Lei mi ha chiesto di darle una mano e così è cominciata la catena». Ci tiene a specificare. Servidori, che l'ini- ziativa non si colora politicamente e neppure culturalmente; trasversale e partita dal basso, abbraccia donne comuni, madri che restano in ansia quando il figlio attraversa la strada, rimaste colpite in prima persona, fin nel profondo della loro natura. Non è una battagha di genere, la candela non è accompagnata dà bandiere, «è nata e vuole continuare ad essere una reazione spontanea. Ieri mattina sono andata a comprare il pesce al mercato, avevo già ricevuto l'Sms e mi è venuta voglia di coinvolgere anche la titolare del banco. Non c'è stato bisogno di aggiungere molto, aveva già raccolto». Da ieri l'iniziativa ((universitaria» ha fatto il giro d'Italia: Torino, Napoli, Palermo, ha raccolto consensi dalla nazionale di calcio e soprattutto sta facendo presa sul sentire al femminile perché, «nessuno si deve pennettere di spegnere la più fioca delle lud». Nessun colore e nessuna bandiera, questo vogliono le donne. Ma così non è, tanto è il desiderio dei partiti di tirare da un lato e dall'altro la fresca iniziativa, lanciata da Roma e dunque benedetta dal sindaco Veltroni (ha fatto accendere alcune candele in Campidoglio e a casa sua) che ha espresso «grande apprezzamento per l'idea «che testimonia la parti¬ colare sensibilità della città sulla tragedia intemazionale». E a pochi minuti dalla prima reazione, a via Nazionale a Roma, sede dei Ds, sono state accese 4 candele in ricordo delle vittime in Ossezia, non senza prima aver ricevuto il via libera del segretario Fassino. Anche la ^Margherita raccoglie l'invito: ((E un piccolo gesto di. pietà e di testimonianza per i bambini vittime del teirorismo commenta Donato Mosella - noi accenderemo le candele stasera, dalle finestre della nostra sede in via Sant'Andrea delle Fratte a Roma». Paolo Cento dei Verdi plaude: ((Invitiamo tutti a fare questo gesto che nasce spontaneamente e in maniera apartitica». E secondo i primi dati di Telefono Blu sono stati centinaia di migliaia gli Sms che hanno raggiunto gli italiani, al lavoro, ancora in vacanza, al Festival di Venezia. Un messaggio semplice e diretto apprezzato dal nord ài sud, da Milano dove Mario Furlan, presidente dei City Angels ha invitato i suoi concittadini a esporre una candela accesa qualora non fossero in grado di partecipare alla preghiera interreligiosa fissata per stasera nella chiesa di Sant'Angelo, a Palermo dove il Comune ha acceso una candela sulla balaustra del balcone di Palazzo delle Aquile per decisione del sindaco Diego Cammarata: «Un segno di solidarietà e insieme un segno di dolore per l'ennesima tragedia dell'infanzia» Mamma e figli accendono le candele sul davanzale In memoria delle piccole vittime di Beslan