Shaheen e Isinbayeva campioni mai stanchi
Shaheen e Isinbayeva campioni mai stanchi ATLETICA: A BRUXEllESCADONG DUE RECORD DEL MONDO Shaheen e Isinbayeva campioni mai stanchi BRUXELLES L'Olimpiade è appena alle spalle e già il grande circo dell'atletica-spettacolo riparte, riservando ai 47 mila che gremiscono lo stadio Baldovino per il Memorial Van Damme ben due record del mondo ma anche un paio di sorprese clamorose. I primati portano la firma del qatàrino Saif Saaeed Shaheen (3000 siepi) e della russa Yelena Isinbayeva (asta), le sorprese sono l'infortunio che blocca Felix Sanchez (400 hs) interrompendone la serie di vittorie a quota 43 ed escludendolo dalla corsa al milionario jackpot della Golden League, al pari della sudafidcanA Hestrie Cloete (alto), nuovamente battuta dalla russa Yelena Slesarenko come già ad Atene. La rabbia per non aver potuto partecipare ai Giochi ha messo le ah a Shaheen, proprio nella serata del ritomo alle gare di Brahim Boulami, l'ormai ex primatista dei 3000 siepi, che ha finito di scontare la squalifica di due anni per doping. Shaheen è stato impeccabile: ottimamente lanciato dal francese Le Dauphin, ha preso l'iniziativa in prossimità del secondo chilometro e ha firmato un limite C7'53'63] nel quale c'è anche uno spicchio d'Italia visto che ad allenarlo è il torinese Renato Canova. Ventidue anni da compiere il 15 ottobre, Shaheen è talento puro. Un anno fa la scelta, lui che è nato in Kenya e in realtà si chiama Stephen Gherone, di accettare l'offerta del Qatar che lo porta a cambiare nazionalità e nome. Anzi, le autorità qatarine inventano per lui sulpassaporto anche una differente data di nascita, della quale chiaramente si parla come aneddoto e niente più. La decisione di lasciare il Kenya è costata la partecipazione olimpica in quanto i suoi vecchi dirigenti gh hanno rifiutato la necessaria liberatoria: scelta ineccepibile visto quanto è in grado di fare Shaheen e senz'altro vincente poiché in questo modo sul podio di Atene sono saliti tre keniani. Corridore molto estroso e validissimo anche sul piano (fra otto giorni a Berlino correrà i cinquemila), Shaheen deve molto a Canova che non ha potuto frenare lacrime di commozione al primato dell'allievo: «E' stato grandissimo, e questo lìmite é il frutto di un mese di lavoro durissimo: il non aver potuto gareggiare all'Olimpiade lo ha spinto a cercare qualcosa di grandissimo ed è venuto questo tempo». Da record anche la gara della Isinbayeva che, emula di Bubka, ha aggiunto un altro centimetro al limite ottenuto ad Atene. La «Gabbianella» ha superato 4,92 alla terza prova, dopo che nelle prime due era sembrata un po' scarica. Ma nel salto del primato si è levata verso il cielo maestosamente, dimostrando una volta in più che, se solo lo volesse, potrebbe andare con successo ali assalto dei cinque metri che, tra l'altro, lei stessa ammette di aver superati in allenamento. «Niente da fare - ha precisato però ad Atene - procederò un centimetro dopol'altro: voghe guadagnare tanti soldi». Già, perchè ogni primato che ottiene vale 50 mila dollari. Mica male. Amarissima la resa di Sanchez, vittima di uno stiramento a metà della sua fatica sui 400 hs: il suo volto è diventato una smorfia di rabbia mista a delusione visto che in un attimo è svanita la sostanziosa fetta di jackpot e si è interrotta la serie di successi iniziata il 4 luglio 2001 a Losanna, due giorni dopo la sconfitta patita dal giapponese Tamesue a Zagabria. E visto che anche la Cloete ha perso, adesso restano soltanto lo svedese Christian Olsson (17,44 nel triplo) e labahamense Tonique Williams Darling (49"59 sui 400) in corsa per il jackpot, che domenica prossima vivrà a Berlino l'ultimo appuntamento. Tra gh altri risultati da segnalare il 9"87 del giamaicano Asafa Powell sui 100 e ^43*48 del keniano Wilfred Bungei (anche lui allenato da un italiano, Gianni Ghidini) sugli 800. [g.bar.] Il qatarine Shaheen è allenato da Canova
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