Proiettile e minacce a Chiampamo e Saitta «No airinceneritore»
Proiettile e minacce a Chiampamo e Saitta «No airinceneritore» IL PLICO SCOPERTO DAGLI ADDETTI ALLO SMISTAMENTO DI VIA NIZZA Proiettile e minacce a Chiampamo e Saitta «No airinceneritore» La pallottola «P38 special» nella busta era a salve e il documento firmato da uno sconosciuto «Nucleo territoriale contro il termovalorizzatore» Ai vertici di Palazzo Civico e Cisterna attestati di solidarietà da tutta Italia Lodovico Poletto Giuseppe Sangiorgio Una busta strana, nelle mani degli addetti allo smistamento delle Poste di via Nizza alle due di notte. È indirizzata al sindaco Sergio Chiamparino. Gli operatori la mettono da parte e chiamano i carabinieri. All'apertura, a chiosa della lettera di minacce, compare un proiettile calibro 38 special, a salve. Un «messaggio dalle caratteristiche mafiose», non solo contro il sindaco, ma anche contro il presidente della Provincia, Antonio Saitta. «La prossima volta potrebbe trattarsi di un regalo ben diverso», scrive un sedicente «Nucleo territoriale contro il termovalorizzatore». Missiva: e bòssolo finiscono all'attenzione del procuratore aggiuntò Maurizio Laudi, capo del pool anti-terrorismo. Scattano le indagini e, sin dalle prime ore del mattino, ai due amministratori arriva la solidarietà delmondo politico, del presidente della Camera, Pier FerdinandoCasini, del governatore Enzo Ghigo, del capogruppo Ds a Montecitorio, Luciano Violante, del segretario della Quercia, Piero Fassino, del presidente Anci, Domenici, di altri primi cittadini. «Non ci lasceremo intimidire affermano in una conferenza stampa convocata a tamburo battente Saitta e Chiamparino con a fianco il vice sindaco Marco Calgaro delegato alla costruzione dell impianto per bruciare i rifiuti -. Rispetteremo il cammino per costruire l'inceneritore secondo i tempi stabiliti». Precisano: «Dobbiamo dare certezze ai cittadini, perché la strada che abbiamo intrapreso è nel solo interesse della nostra comunità. C'è una situazione d'emergenza. E per non anivare a casi estremi, ben noti ad altre regioni, il termovalorizzatore dev'essere costruito nei tempi stabiliti». Chiamparino e Saitta chiariscono di essere stati sempre «disponibili al confronto con tutti» e di avere «avuto rapporti corretti» con gli oppositori: sia che si trattasse di singoli, sia di comitati spontanei o associazioni organizzate. «Le minacce - sottolineano non fanno parte del sistema democratico. Per questo abbiamo indetto una conferenza stampa: per evitare le strumentalizzazioni e lanciare un richiamo ai movimenti die si occupano del problema. Per dir loro difare lamassima attenzione». Quanto ad eventuali collegamenti con la «rivolta» di Acerra contro un inceneritore che, anche in Piemonte trova non pochi ostacoli, Chiamparino e Saitta spiegano quanto «sia difficile capire se esistano rapporti con la realtà campana. Anche se non possono essere esclusi». La lettera con le minacce e il proiettile scatenano la «corsa» alla solidarietà. Fra i primi ad intervenire il capo dei deputati Ds, Luciano Violante, che, con due telefonate al sindaco e al presidente della Provincia esprime lo sdegno personale e del gruppo di Montecitorio per (d'incredibile intimidazione». Nel pomeriggio anche Pier Ferdinando Casini, con una telefonata, esprime il proprio sostegno al sindaco e a Saitta. Condanna dell'«ignobile gesto», arriva inoltre dal segretario Ds, Piero Fassino, dal presidente dei senatori della Quercia, Gavino Angius, dai sindaci di Roma, Valter Veltroni, di Genova, Giuseppe Pericu, da Pdci, Margherita, Verdi, lldeur e Re, che, con il consigliere regionale e capogruppo a Beinasco, dopo aver detto «no» alle minacce, avverte: «Spero che l'avvertimento non possa costituire un alibi per criminalizzare chi si oppone all'inceneritore». Solidale il centro-destra che in Sala Rossa siede sui banchi dell'opposizione. Fra gli altri il segretario di An, Agostino Ghiglia, Osvaldo Napoli (vice presidente Anci) e i gruppi di Forza Italia, Udo e Lega. Sul tema interviene il governatore del Piemonte, Enzo Ghigo, che con l'esecrazione per l'atto intimidatorio, esprime solidarietà al sindaco, Sergio Chiamparino, e al presidente della Provincia, Antonio Saitta, osservando: «Jja decisione di costruire il termovalorizzatore è deheata, ma anche necessaria per contrastare il rischio dell'emergenza rifiuti». Solidarietà espressa pure dall'aula dei Palazzi Civico e Cisterna. Dal Comune i capogruppo Ds, Giuseppe Borgogno, e della Margherita, Marco Borgione, invitano le istituzioni a non «sottovalutare il problema». Anche se lo stesso sindaco e il presidente Saitta, annunciano che le misure di sicurezza intomo alle loro persone non saranno intensificate. IL SINDACO «Non ci lasceremo intimidire, il nostro cammino per dare entro il 2008 un impianto per la distruzione dei rifiuti a Torino e provincia continuerà secondo i tempi stabiliti: la strada intrapresa è quella che tutela l'interesse dei cittadini» IL PRESIDENTE «Le minacce non fanno parte del sistema democratico e abbiamo scelto di denunciare l'accaduto con una conferenza stampa per lanciare un richiamo ai movimenti che s'occupano del problema e dire loro di stare attenti» Il neoeletto presidente della Provincia, Antonio Saitta, e il sindaco Sergio Chiamparino durante la conferenza stampa
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