Così i soldi di Al Qaeda arrivano alle tribù cecene di Maurizio Molinari

Così i soldi di Al Qaeda arrivano alle tribù cecene IL CANALE DEI FINANZIAMENTI ALLA GUERRIGLIA DI BASAYEV CHE LE AUTORITÀ NON RIESCONO AD INTERROMPERE Così i soldi di Al Qaeda arrivano alle tribù cecene Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Dietro il sospetto del Cremlino che l'assalto alla scuola di Baslan sia stato finanziato da cellule riconducibili a Osama bin Laden c'è l'esistenza di una filo che coUega Al Oaeda alla guerriglia di Shamyl Basayev, passando attraverso una rete di finanziamenti gestita in totale autonomia dalle singole tribù cecene che si battono contro l'esercito russo. «Eino all'I 1 settembre 2001 i fondi di Al Qaeda destinati ad armare e foraggiare i combattenti ceceni passavano attraverso fondazioni come quella della Benevolenza Internazionale - spiega Lorenzo Vidino, specialista di anti-terroristo dell'Investigative Project di Washington - che operavano anche dal territorio degh Stati Uniti, ma quando le autorità americane hanno bloccato questi canah la guerriglia ha trova¬ to strade alternative e le "tribù si sono affermate nel tempo come quella più efficace». La società cecena infatti è tradizionalmente divisa in tribù ed ognuna di questa ha dei propri membri che vivino ah' estero, fra i quali si trovano i referenti nel mondo arabo che operano come coUettori di fondi, rappresentando il legame con le finanze della nuova Al Qaeda. Un alto funzionario non europeo deUe Nazioni Unite al corrente deUe indagini sui gruppi fondamentalisti ceceni, chiedendo di non essere nominato, va oltre: «Il metodo deUe tribù non riguarda solo il Caucaso, la nuova Al Qaeda vi ricorre con sempre maggiore frequenza su ogni scacchiere perché essere membro di una tnbù garantisce fedeltà assoluta agh altri appartenenti, vi sono meno rischi di infiltrazioni e tradimenti». Proprio questa rete di traffici gestiti da tribù musulmane. arabe e non, infiltrate da Al Qaeda secondo un'indagine svolta al Palazzo di vetro ha portato all'affennazione del metodo del «corriere» per spostare il denaro da un luogo all'altro, in sostituzione dei canah bancari oramai sottoposti a stretta sorveglianza. Proprio la volontà di indebolire questo network tri¬ bale portò i servizi russi lo scorso febbraio ad assassinare nell'Emirato del Qatar il militante ceceno Zelimkhan Yandarbiyev con un bhtz riuscito al prezzo dell'arresto dei due agenti che lo avevano compiuto. «Sono quasi dieci anni che Al Qaeda in una maniera o nell'altra fa arrivare fondi ai ribelli in Cecenia, la cui guerriglia è considerata come una continuazione della guerra combattuta dai mujaheddin contro l'Armata Rossa in Afghanistan negh anni Ottanta - spiega Rachel Ebrenfeld, autrice eh «Funding Evil» sui flussi monetari deUe cellule di Osama bin Laden e più volte ascoltata come teste dal Congresso di Washington - nel 1996 molto attiva in questo senso era r«Islamic International Rehef Organizazion» mentre altre indagini riguardano la saudita «Wamy» e la Lega mondiale dei musulmani». Ad avvalorare la pista saudica c'è il fatto che due degh ultimi comandanti ceceni eliminati - Kattab ed Al Walid venivano dalla penisola arabica. D'altra parte per organizzare un attentato non serve la disponibilità di ingenti quantità di danaro: se l'attacco di Al Qaeda contro le discoteche di Bah in Indonesia comportò una spesa di 50 mila dollari e l'II settembre di 500 mila - il più caro in assoluto - un assalto ad una scuola in Ossezia del Nord è, almeno sulla carta, assai meno dispendioso. «Basta pagare qualche biglietto aereo e un paio di telefonate con conto al ricevente perché nel Caucaso le armi a disposizione sul mercato nero non mancano» osserva la Ebrenfeld, aggiungendo che «l'unica vera difficoltà è avere militanti addestrati e capaci di operare in ambiente di guerra» ma ciò lo si «ottiene nel corso degh anni facendo frequentare i propri campi di addestramento a miliziani scelti, proprio come fece Al Qaeda in Afghanistan con molti degh uomini che si battono ora per Basaiev». I dossier dei servizi di intelligence occidentali abbondano di documenti in merito e la rivendicazione della recente esplosione di due aerei di linea russi da parte di una cellula denominata «Al-Istanbuli» - il cognome del terrorista che assassinò il presidente egiziano Anwar Sadat - ha rafforzato tale convinzione. II presidente russo, Vladimir Putin, ha affrontato più volte il legame Al Qaeda-ceceni con il capo della Casa Bianca, George W. Bush, ma la determinazione comune di tagliare i canah di rifornimento di Basayev finora si è arenata di fronte all'efficacia del sistema tribale di trasferimento di valuta dalle capitah arabe del Medio Oriente verso il Caucaso. Shamyl Basayev

Persone citate: Anwar Sadat, Basaiev, George W. Bush, Lorenzo Vidino, Osama Bin Laden, Rachel Ebrenfeld, Vladimir Putin, Zelimkhan Yandarbiyev

Luoghi citati: Afghanistan, Cecenia, Indonesia, Medio Oriente, New York, Qatar, Stati Uniti, Washington