E' Settembre, che musica

E' Settembre, che musica DOMANI PARTE IL FESTIVAL E' Settembre, che musica Primi appuntamenti al Regio, al Colosseo e al Borgo Medievale LEONARDO OSELÌA 1 Varietà e qualità: Enzo Restagno e Roman Vlad, i direttori artistici di Settembre Musica, obbediscono a questo binomio per il Festival che prende il via domani. La varietà risponde all'esigenza di seguire gusti diversi, la qualità ovviamente non deve mancare in una manifestazione che fa parte dell'Associazione europea dei Festival. E difetti non manca già fin dai due giorni di «ouverture». L'avvio vero e proprio rievoca, domani alle 19, i fasti delle rappresentazioni parigine ai tempi del Re Sole, con «Le divertissement royal» di Lully ese;uito dall'Academia Mentis Regais diretta da Jordi Savall, La cornice è quella appropriatissima del Regio, dove si svolgono anche i successivi due «atti» della giornata inaugurale. Alle 20, «intermezzo» all'insegna del gusto, con la «applicazione barocca» allestita nel foyer da un maestro delle cose buone come Davide Scabin, del ristorante Combal.Zero di Rivoli. E alle 21 i «Madrigali Guerrieri et Amorosi» di Monteverdi, diretti ancora da Savall con i musicisti di Le Concert des Nations, un folto gruppo di cantanti e gl'interventi coreutici della Compagnia di danza rinascimentale II Ballerino su coreografie di Bruna Condoni. La festa vive domani altri due momenti. Alle 21,30 al Eorgo Medievale risuona la tradizione sarda con l'organetto di Totore Chessa e la musica della minoranza catalana algherese di Franca Masu, Paolo Alfonsi, Mauro Palmas, Salvatore Maltana e Fausto Beccalossi. E dalle 23,30, al Colosseo di via Madama Cristina, Vittorio De Scalzi, anima del New Trolls, in «Il suonatore Jones» esalta la memoria del concittadino genovese Fabrizio De André. I Domenica la seconda «ouverture»; con il grande Marcel Marceau e la Nouvelle Compagnie de Mimodrame al Carignano (ore 17), in collaborazione con Torinodanza. Completano la proposta domenicale: il jazz.di Enrico Rava e Stefano Bollani, impegnati al Lingotto alle 17 e alle 21 con il Francesco Cafiso Quartetto e il Tania Maria Quartet; alle 21,30 altro apporto sardo nel Borgo Medievale con Elena Ledda S- Sonos; l'ormai irrinunciabile rassegna dei Cantori Gregoriani di Fulvio Rampi in Santa Pelagia (via San Massimo 21) nelle ore canoniche liturgiche (alle 8, 11 e 18: a quest'ultimo appuntamento partecipa Ugo Pagliai, che recita brani dalla «Vita di San Benedetto» di San Gregorio Magno), Settembre Musica prosegue poi fino a domenica 26, con una originale ed allettante appendice ottobrina (il 2, 3 e 4 al Lingotto) che consiste nella lettura dell'Iliade a cura di Alessandro Baricco. Gii spunti sono infiniti. Arrivano come sempre grandi complessi strumentali: la Bayerisches Staatsorchester con Zubin Mehta, la Filarmonica Toscanini diretta da Lorin Maazel, la Filarmonica della Scala con Riccado Muti, la Sinfonica Nazionale della Rai che gioca in casa, i Filarmonici di Roma con Uto Ughi, l'Ensemble InterContemporain di Pierre Boulez, i Virtuosi di Praga sotto la guida di Mstislav Rostropovic. E un ruolo di primo piano hanno sia l'Orchestra sia il Coro del Teatro Regio. Il consueto viaggio nella cultura esotica ci porta in India, nel Kerala, culla dell'opera teatrale sanscrita «Sakuntala», con svariati spettacoli di musica, canto, danza, marionette. Il repertorio contemporaneo è rappresentato dall'estone Arvo Pàrt, oggetto dell'annuale omaggio all'autore, dal succitato Boulez che dirige se stesso e pagine di Berlo, dagh appuntamenti per i centenari della nascita di Patrassi e Dallapiccola. La musica popolare di rango poggia su Paolo Conte, Ute Lemper, Peppe Barra. Fra i tocchi di vera curiosità: la rilettura del valzer musette parigino da parte di Richard Galliano Ja sarabanda di tammurriate e cantigas con l'Ensemble Micrologus ed il Daniele Sepe Art Ensemble of Seccavo, l'incredibile concerto in piazza Castello con 21 pianoforti.

Luoghi citati: India, Praga, Rivoli, Roma, San Gregorio Magno