Solidarietà è un acquedotto in Africa di Giuseppe Legato

Solidarietà è un acquedotto in Africa INIZIATIVA AD ORBASSANO, IL SINDACO PRESENTE ALL'AVVIO DEI LAVORI Solidarietà è un acquedotto in Africa Sorgerà in Kenya grazie a offerte di commercianti e cittadini Giuseppe Legato Un acquedotto per portare l'acqua a un popolo povero, lungo 14 chilometri, che andrà a servire una popolazione di decine di migliaia di persone, realizzato con le offerte spontanee dei commerdanti della città, con i banchetti nelle feste parrocchiali e nelle occasioni mondane che hanno animato l'anno solare del centro di Orbassano. In Kenya, nella regione del Tharaka che si estende sulla linea dell'Equatore, sta per arrivare l'acqua grazie a un progetto dell'associazione Onlus «Color», appoggiata dalla Regione Piemonte e dal Comune di Orbassano. Un progetto solidale in una terra dove non c'è quasi nulla. Solo arbusti, giraffe e strade dissestate che aprono scenari di immense distese che si interrompono solo se incontrano i (pochi) aridi altopiani. Il sindaco Carlo Marroni è tornato da qualche giorno dal viaggio a Miramari, capitale della regione keniota do¬ ve i lavori per la costruzione della maxi conduttura sono appena partiti: «Sono fiero di questo progetto - esordisce - in cui in tanti hanno creduto e che d nobilita come città, come amministrazione, come popolo». Come dargli torto? Mostra le fotografìe visibilmente emozionato: «Guardi i bambini, sono bellissimi. Non potevamo non aiutarli». La missione dell'assessore Calabrese e del sindaco era stabilire delle relazioni politiche con le autorità locali e nazionali. Si sono fermati in Africa per 15 giorni, insieme con Paolo Rossi, titolare dell'associazione orbassanese che si è occupata della raccolta dei fondi e con il parroco della chiesa di san Giovanni Battista, don Marco Arnolfo. I lavori per l'acquedotto, che porterà l'acqua dal torrente a Miramari, sono già iniziati con gli scavi per posizionare le tubature fatte arrivare in Kenya: «Un lavoro lungo difficile, per il quale esìstono degh ostacoli strut¬ turali che in qualche modo riusciremo a superare in nome dì un obiettivo troppo importante per questa comunità». Basteranno i soldi? Il sindaco è abbastanza sicuro: «Certo. Il progetto è stato definito nei minimi particolari. Tutto dovrebbe andare come previsto». Oltre i contorni umani del racconto, rimane un progetto bellissimo che la Regione Piemonte ha riconosciuto finanziandolo in parte. Prima dì rientrare in Italia e redigere una relazione riassuntiva del viaggio, la delegazione guidata dal sindaco Marroni ha incontrato l'ambasdatore italiano a Nairobi. Dall'incontro emergono le prospettive future dell'iniziativa: «Abbiamo parlato molto e trovato un'intesa di massima per riproporre progetti simili magari coinvolgendo altri operatori». L'appuntamento è tra qualche mese con un aggiornamento sullo status dei lavori. Per quella data sì saprà se il progetto per il Tharaka avrà trovato altri partners.

Persone citate: Calabrese, Carlo Marroni, Color, Marco Arnolfo, Marroni, Paolo Rossi