Viaggio alle radici della diaspora

Viaggio alle radici della diaspora 1 VISITE A SCUOLE E SINAGOGHE Viaggio alle radici della diaspora Maria Valabrega E lo insegnerai ai tuoi figli..." dice la Torà, il Libro che contiene le Leggi del popolo ebraico e la sua storia. Un popolo che pur disperso nella diaspora ha sempre conosciuto lettura e scrittura, per l'esigenza di conoscere le regole. Più che naturale, dunque, dedicare a "Educazione e Ebraismo" la quinta Giornata della Cultura ebraica, domenica, alla quale ha aderito la Comunità di Torino che, per la prima volta, apre ai visitatori anche le porte delle sue scuole. L'iniziativa, promossa dal Consiglio europeo delle Comunità ebraiche, unirà idealmente 25 paesi europei con visite gratuite di Sinagoghe, musei, cimiteri, luoghi della memoria e dell'arte dalle 10 alle 19. In Piemonte si possono visitare, tesori di arte e di storia le Sinagoghe di Torino, Carmagnola, Ivrea, Asti, Mondovl e Saluzzo guidate dagli esperti della cooperativa Artafacta. A Tonno è il presidente della Comunità, Maurizio Pipemo Be- er, ad aprire la giornata con una cerimonia in piazzetta Primo Levi, prima della visita all'ottocentesco Tempio Grande, al Tempio piccolo sotterraneo e al Tempietto con arredi provenienti dal vecchio ghetto. Un percorso che prevede la proiezione di un video e due mostre fotografiche, curate dall'architetto Avi Reich, sulla Scuola ebraica ieri e oggi. E poi la visita alle Scuole: Colonna e Pinzi materna ed elementare paritaria e alla media dedicata ad Emanuele Artom che, giovanissimo, vi insegnò, prima di essere assassinato dai nazifascisti. Qui viene distribuita una pubblicazione con un intervento del rabbino Alberto M. Somekh su "Ebraismo ed educazione", uno della preside Marta Morello Silva su "La scuola della Comunità ebraica di Torino" e dell'avvocato Giulio Disegni die spiega ciò che è e come funziona la minuscola, ma importante scuola che prepara chi vuole diventare rabbino dedicata a Margulies-Disegni. E un bel calendario con le ricorrenze ebraiche e civili, lavoro degli studenti con le fotografie del Tempio Grande. La preside ed alcuni ex allievi fanno da guida nelle Scuole che hanno avuto una vita intesa e ricca di innovazioni fin dal 1823. La promulgazione delle leggi razziali fasciste nel 1938, quando agli ebrei venne negata la possibilità di lavorare e di studiare dettò un cambiamento. La scuola prima in via Bidone, poi nell'attuale edificio di via Sant'Anselmo, accolse gli allievi e gli insegnati ebrei espulsi dalle scuole statali, anche con i corsi per i liceali. Fu impossibile continuare dopo r8 settembre 1943. L'attività riprese nel 1946. Oggi le scuole accolgono 150 allievi, per tradizione anche non ebrei. Programmi moderni, insegnanti aggiornati e tante attività, integrano la didattica impostata anche sull'imparare a studiare, con mensa e doposcuola. "Ebraismo - dice la preside- significa conoscere se stessi e capire gh altri per capire il mondo".

Persone citate: Alberto M. Somekh, Colonna, Emanuele Artom, Giulio Disegni, Margulies, Maria Valabrega, Marta Morello Silva, Maurizio Pipemo, Pinzi

Luoghi citati: Carmagnola, Ivrea, Piemonte, Torino