Parigi attende la liberazione dei due reporter

Parigi attende la liberazione dei due reporter PRESTO NELLE SCUOLE UNA FESTA EBRAICA E UNA ISLAMICA. IL GIORNALE DI ALLAWI ATTACCA CHIRAC E I PAESI ARABI CHE «HANNO LASCIATO MORIRE BALDONI Parigi attende la liberazione dei due reporter «I rapitori li hanno ceduti alla resistenza irachena» dal corrispondente a PARIGI Georges Malbrunot e Christian Chesnot sono vivi, in buona salute e non più prigionieri dell'Esercito islamico dell'Iraq che una settimana fa non aveva invece esitato ad assassinare Enzo Baldoni. L'informazione, data per sicura dall'ambasciata francese di Baghdad dovrebbe precedere di qualche ora la liberazione dei due giornalisti francesi rapiti tredici giorni fa. Si troverebbero ora nelle mani di un commando della «resistenza» irachena che starebbe trattando le condizioni del rilascio. Condizioni politiche, ma naturalmente si parla anche di soldi. Ieri sera a Parigi s'è diffuso un febbrile ottimismo. L'impressionante mobilitazione nazionale che ha raccolto una solidarietà senza precedenti nel mondo arabo, avrebbe scalfito anche il gruppuscolo del feroce Esercito islamico deb' Iraq che risponderebbe a Bin Laden o almeno a qualche frammento di Al Qaeda. Si dice anche che i rapitori abbiano chiesto nei giorni scorsi a Bin Laden cosa fare degli ostaggi irsmae.j!i (decapitarli o rilasciarli) e non avendo ottenuto risposta abbiano deciso di cedere. t -~Ma è presto per ricostruire i retroscena di una vicenda oscura e complicata. Quello che è certo è che la marea di solidarietà e di simpatia cbe la diplomazia francese è riuscita a raccogliere in pochi giorni ha costituito una massa d'urto che una piccola formazione terroristica, per quanto spietata e fors'anche suicida, non poteva certo reggere. Governanti e oppositori, moderati ed estremisti, religiosi e laici sottolineava ieri Le Monde hanno «unito le loro voci per reclamare .la liberazione dei due giornalisti». Fino ad arrivare a soggetti imbarazzanti come gli Hezbollab libanesi, Hamas1 e- la Jihad islamica palestinese che ha indotto b Quai d'Orsay alla prudenza: «La Francia - ha dichiarato ieri il portavoce del ministro degb Esteri - non fa commenti sii alcuna delle dichiarazioni di solidarietà ricevuta». Il quale ministro degli Esteri, Michel Bamier, dopo quattro giorni di incessante spola tra Egitto, Giordania e Qatar, da ieri sera ha dissimulato le sue piste in una missione che la tv ha definito «più discreta». A Baghdad l'equipe di diplomatici guidata dal segretario generale del Quai d'Orsay Hubert Colin de Verdière (ex ambasciatore nei Paesi arabi) è stata'integrata negli Tiltimi due giorni dal generale Philippe Rondot, leggendario agente dei servizi segreti, l'uomo che quasi vent'anni fa aveva arre¬ stato e condotto a Parigi il super terrorista «Carlos». Una mobilitazione che ba molto irritato il governo provvisorio iracheno. Già l'altro giorno in un'intervista a Le Monde il primo ministro Ayad Allawy aveva annunciato attentati in Francia. Ieri il quotidiano del governo iracheno ha attaccato direttamente Jacques Chìrac: «Il governo francese si vanta di aver rifiutato di partecipare al rovesciamento di. Saddam Hussein, il principale alleato dei suor interessi in Iraq...11 rapimento dei giornalisti francesi è uno dei risultati del rifiuto di Chìrac ad aiutare l'Iraq...» Il quotidiano del primo ministro iracheno attacca gli arabi che ora solidarizzano con i francesi, ma che sono invece stati «silenziosi e nascosti nelle loro tane» durante il rapimento di Enzo Baldoni cbe «è stato sgozzato come una vacca al macello». L'altro giorno il Quai d'Orsay aveva definito ((inaccettabili» le dichiarazioni di Allawy al Monde; ieri non c'è stato alcun commento. Tutti gli sforzi sono tesi alla liberazione di Malbrunot e Chesnot e non si fa o dice nulla chepossa rappresentare anche il minimo ostacolo. E intanto in Francia, nel primo giorno di scuola e dun¬ que all'entrata in vigore della legge che proibisce il velo islamico in classe che i rapitori dei due reporter aveva chiesto che venisse abrogata in cambio della libertà degli ostaggi, tutto s'è svolto per il meglio. La legge è stata mantenuta. Tuttavia una piccola apertura è stata fatta. S'era parlato dì considerare giorno di festa nel calendario scolastico anche Aid-El-Kebir per i musulmani e Yom Kippur per gli ebrel.'Eà propostaera stata respinta. Ieri il ministro dell'Istruzione Frangois Fillon ha detto cbe il governo è «disponibile al dialogo» sulla questione. [e. m.] La delegazione musulmana francese nella moschea di Al Qura a Baghdad