Fiat Auto rinnova la struttura, più poteri per Demel di Federico Monga
Fiat Auto rinnova la struttura, più poteri per Demel SPARISCONO LE BUSINESS UNII. DUE UOMINI DALL'ESTERNO. PROMOZIONI INTERNE E ANCHE UNA DONNA SUL PONTE DI COMANDO Fiat Auto rinnova la struttura, più poteri per Demel Vlarchionne: «Una squadra snella e competitiva per fare il salto di qualità» Federico Monga TORINO L'annuncio di ima rivoluzione nel cuore dell'Auto era arrivato il 26 luglio scorso, durante l'incontro con gli analisti nel Centro ricerche di Balocco. Un mese e qualche giorno dopo, l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha presentato la nuova squadra, «più snella, più efficiente e più competitiva» che dovrà portare il core business del Lingotto «a fare un salto di qualità». Rivoluzione è stata. Anzitutto perché Herbert Demel accentra i poteri e aggiunge all'incarico di amministratore delegato quello di direttore generale. Tutti i 28 responsabili delle quattroruote dovranno rispondere al manager austriaco. La struttura allora. Spariscono le business unit, studiate nel 2002 da Giancarlo Boschetti. Si passa dai quattro rami distinti (Fiat-Lancia-Veicoli Commerciali; Alfa Romeo; Attività Internazionali e After Sales) che avrebbero dovuto agire e operare ciascuna come una singola azienda ad uno schema di gioco che mette al centro, come vuole il presidente Luca Montezemolo, la squadra. Le business unit, lo si può verificare sui dati di bilancio, non baano portato ai risultati sperati. Non consentivano di prendere decisioni in tempi rapidi come invece necessita Fiat in questo particolare momento. E poi, dovendo ciascuno camminare con le proprie gambe, inevitabilmente portavano a duplicazioni di funzioni, quindi ad un aumento dei costi, e ad un'eccessiva burocratizzazione. Adesso ogni funzione, dall'engene ering ai servizi finanziari passando per ijjli acquisti, l'after market o le risorse umane, avrà un suo responsabile in tutto sono 28 - che lavorerà per tutti i marchi e tutti i segmenti di mercato. La suddivisione per brand rimane nella commercializzazione. Demel conserva l'interim per Fiat. Daniele Bandiera è confermato all'Alfa Romeo, di cui era già a capo della Business Unit. Per i veicoli commerciali è stato scelto Pier Luigi Zanframundo. La Lancia, che prima era accorpata nella business unit Fiat, tornerà ad assumere un ruolo di primo piano con la nomina di Luca De Meo. Quello che Marchionne chiede non è solo una starata nell'organizzazione del lavoro ma una «trasformazione culturale». Con quest'obbiettivo sono state scelte persone che «per esperienze professionali e carattere, siano in grado di farsi loro stesse promotrici di una diversa mentalità». Manager che «abbiano un'attitudine al lavoro di squadra e al raggiungimento degli obiettivi, votate al miglioramento continuo». Nella scelta dei nuovi manager si è operato seguendo tre une e. Prendendo dall'esterno come nei casi dell'altoatesino Johann Wohlfarter, ex ad di Autogerma-VW che seguirà lo sviluppo reti all'estero o di Stefan Ketter, responsabile della qualità in arrivo dall'Audi. Spostando alcuni responsabili come è avvenuto per Gianni Coda che da presidente della Business Unit Fiat-Lancia assume la delicata guida del settore «Purchasing» ovvero acquisti e rapporti in joint venture per l'approwigionamento di parti e componenti con General Motors. E infine, per tutti gli altri responsabili, attraverso promozioni inteme. «Nel definire la nuova struttura - ha spiegato Marchionne - abbiamo guardato sia ad elevati profili esterni sia alle migliori risorse interne, facendo crescere professionalità consohdate». Da notare poi un abbassamento della inedia anagrafica grazie anche all'ingresso nella plancia di comando di Lapo Elkann. La decisione di dare maggior spazio alle nuove leve era già stata preannunciata da Montezemolo fin dal suo insediamento. E ieri Marchionne ha voluto sottolineare il concetto: «Sono convinto che questo team, composto da manager giovani e motivati, abbia competenze, personalità ed entusiasmo per confrontarsi con la migliore competizione intemazionale». Una novità assoluta nella " storia della Fiat è l'arrivo di una donna, Angioletta Boero, 52 anni, che dirigerà il settore Sviluppo Prodotto dei Veicoli Commerciali, ai vertici. Nuovo anche il direttore deha produzione Antonio Bene che arriva dalla società di ricerca e sviluppo, sempre Fiat, Elasis. Il suo posto, da amministratore delegato di stanza a Pomigliano d'Arco, è stato preso da Nevio Di Giusto. Per completare il quadro mancano ancora quattro caselle che però, spiegano dal Lingotto, sono già state individuate. I nomi saranno annunciati nelle prossime settimane. L'ad del Lingotto «L'organizzazione garantirà un risparmio dei costi». Il manager austriaco nominato anche direttore generale Sergio Marchionne, ad della Fiat L'amministratore delegato della Fiat Auto, Herbert Demel LA NUOVA STRUTTURA DEL LINGOTTO 1 Amministratore Delegate Herbert Demel e Direttore Generate 1 Brand & Commercial Fiat Herbert Demel (ad interim) 1 Brand & Commercial Alfa Romeo Daniele Bandiera 1 Brand & Commercial Lancia Luca De Meo 1 Brand & Commercial LCV Pier Luigi Zanframundo 1 After Sales Benito De Fijippis I Product Initiatives Segm A Mauro Pierallini 1 Product Initiatives Segm B/Lo Stefano Monaco 1 Product Initiatives Segm Oil Fabio Mingrino 1 Product Initiatives Segm D/E Carlo Mario Fugazza 1 Product Initiatives Segm LCV Angioletta Boero 1 Engineering & Design Walter Mortara 1 Manufacturing Antonio Bene 1 Supply Chain da designare 1 Network Development Johann Wohlfartsr and Coordination (dal 1° ottobre) I Fleet Management da designare I Quality Stefan Ketter I Financial Services Giulio Salomone \ Purchasing Gianni Coda I Powertrain Alfrodo Attavitla I Brand Promotion Lapo Elkann I Finance Diego Pistone I Human Resources Mario Mairano I Product Portfolio Management da designare i Business Development Alfredo Altavilla i Communication Roberto Zuccato & institutional Relations '. ■ ■ ■ . I Information Systems Massimo Spada I General Affairs Giorgio Fossati Gianluca Forneron
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