«0 ti prostituisci o uccido tuo figlio» di G. Bra.

«0 ti prostituisci o uccido tuo figlio» CHIVASSO L'EXTRACOMUNITARIO ARRESTATO DOPO LA DENUNCIA DELLA DONNA «0 ti prostituisci o uccido tuo figlio» L'incubo di una giovane italiana ricattata dal convivente liberiano Si erano conosciuti ai primi di gennaio all'Afro Bar di corso Regina Margherita. Lui liberiano di 29 anni, in Italia grazie ad un visto come profugo, ma senza un soldo, alloggiato nel dormitorio pubbhco di corso Tazzo11. Lei italiana, 26 anni e già madre di un bimbo di 4 avuto da una relazione con un altro immigrato. Hanno bevuto una birra insieme, hanno deciso di rivedersi. In pochi giorni a Maria (il suo è un nome di fantasia) non è sembrato vero di avere di nuovo un uomo al suo fianco, di potersi ricostruire una famiglia. Ma in soli tre mesi, il sogno si è spezzato si è ritrovata schiava del suo compagno, costretta a prostituirsi. Ha resistito fino ad agosto, poi ha trovato la forza di raccontare tutto. Prima ai genitori, poi ai carabinieri, che hanno arrestato George Orlando per favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale. «Diceva che mi amava - ha raccontato nella denuncia ai carabinieri di Chivasso -, così siamo andati a vivere insieme in albergo. Mio figlio stava con i nonni, noi all'hotel Canelli di via San Dalmazzo». Dal dormitorio pubbhco alla confortevole stanza matrimoniale di un albergo, con tv e lenzuola pulite ogni giorno: anche a George Orlando non dev'essere sembrato vero. Ma i soldi hanno cominciato presto a scarseggiare. «Se dobbiamo mettere su famiglia - ha detto lui servono soldi, e noi non ne abbiamo. Devi prostituirti, se mi ami e vuoi stare con me lo devi fare. E' l'unica strada. Altrimenti ammazzo tuo figlio e poi mi suicido». Maria lo ha ripetuto decine di volte, «non ne voglio sapere». Invece, sulla strada c'è finita lo stesso: una sera di marzo, dopo essere stata picchiata e costretta a sostare sul marciapiede della Pellerina. E' stato l'inizio del suo incubo. «A volte - continua a raccontare - mi violentava prima di portarmi in strada. Si appostava e quando il cliente se andava, si prendeva i soldi e mi contava i preservativi. Mi diceva che con gh uomini dovevo stare zitta ed essere veloce. Non ce la facevo più, così un giorno sono scappata dai miei genitori. Ma non ho avuto il coraggio di raccontare nulla. Mi ha ritrovata dopo poche ore e mi ha riportata da lui, picchiata, insultata. E per evitare altre fughe ci siamo trasferiti in un alloggio con dei suoi connazionali, che mi sorveghavano». Ad agosto Maria non ce l'ha fatta più. E' scappata in Sicilia con un cliente, Antonio, 50 anni. E' stato lui a convincerla a parlare. Ora vuole dimenticare, ricominciare a vivere, si è iscritta ad un corso di formazione in marketing. [g. bra.]

Persone citate: George Orlando

Luoghi citati: Chivasso, Italia, Sicilia