Dove finiscono i nostri soldi per le energie rinnovabili

Dove finiscono i nostri soldi per le energie rinnovabili | UN CASO SOLLEVATO SU «TUTTOSCIENZE» TRE MESI FA Dove finiscono i nostri soldi per le energie rinnovabili IL GARANTE NELLA SUA ULTIMA RELAZIONE HA FORNITO MOLTE INFORMAZIONI INTERESSANTI: MA OCCORRE ANCHE CAMBIARE ROTTA Leonardo Libero IL 26 maggio, su «Tuttoscienze», avevo indirizzato al presidente deb'Autorità Garante per l'Energia una lettera aperta centrata sul fatto, incredibbe ma vero, che da tredici anni b gettito dei sovrapprezzi elettrici riscossi per "sostegno abe fonti rinnovabib" va in gran parte a pagare elettricità di fonte inquinante al prezzo maggiorato stabibto per queba di fonte rinnovabile daba "Cip6" (delibera del Comitato Interministeriale Prezzi n. 6 del 1992). NeUa seduta del 6 novembre 2003 deba decima Commissione deba Camera, b presidente Bruno Tabacci affermava a quel riguardo: «L'operazione è stata avviata, e si è svbuppata al di là di ogni previsione, sempre sottotraccia e in semiclandestinità, attraverso atti amministrativi ignoti ai più e di certo ignoti aba Commissione Europea (la Commissione doveva pronunciarsi sul recepimento deba direttiva 2001/77/CE, relativa aba promozione deb'elettricità da fonti rinnovabili)». E ancora: «Ad oggi non esiste non solo alcun elenco plausibbe debe fonti assùmiate, ma neanche una chiara definizione dei criteri che consentono l'ammissibibtà; si sa solo che vige un regime cosiddetto Cip6 che garantisce abo stesso modo abe fonti rinnovabib ed a chi ricicla rifiuti non biodegradabib - ma anche, in larga misura, sempbci scarti di raffineria - una tariffa molto al di sopra dei valori di mercato deb' energia prodotta». Perciò «si chiede a quale titolo possa essere imposta ai cittadini ed abe ùnprese una tassa occulta in favore dei petrolieri stimata pari, per l'intera operazione, a 60 nula mibardi di lire». Parole approvate da tutti i commissari, dei più diversi partiti, che avevano anche richiesto l'apertura di una «operazione verità» sul caso. Neba lettera avevo anche dimostrato che queba colossale distrazione di fondi è costata ab'Itaba l'ultimo posto fra i paesi progrediti neb'utibzzo del fotovoltaico (quantunque essa sia la potenza industriale più soleggiata e più estero-dipendente per l'energia; e quantunque gb itabani siano tassati più di ogni altro popolo per sostenere le fonti rinnovabib). Avevo concluso confidando che l'Autorità, in quanto "garante" deba correttezza nel settore energia, avrebbe provveduto a far cessare lo scandalo. Dopo oltre due mesi invece né lo scandalo è cessato né la lettera ha ricevuto una risposta. Tuttavia b 6 lugbo b presidente deb'Autorità per l'Energia, Alessandro Ortis, neba sua relazione sube attività d'istituto, ha fornito sul "caso Cip6" molte più notizie dei suoi predecessori (vedi www.autorita.energia.it). Così ora sappiamo i nomi debe otto aziende che nel 2003 hanno prodotto da sole quasi 185 per cento (84,3) deb' enei^gia ritirata dal Gestore deba Rete, come "assimbata", cioè superpagata coi nostri soldi ancorché "sporca". Esse sono Edison (41,20Zo), Sarlux Enron (10,80Zo); ERG (10,20Zo), Acea (6,307o), Poster Wheeler (5,l0Zo), Enipower (4,307o), Apienergia (3,40Zo), Elettra Lucchini (3,007o). Sappiamo che l'energia Cip6 da fonte assimbata è stata nel 2003, e nei due anni precedenti, ben oltre b quadruplo di queba da fonte rinnovabbe. Sappiamo che l'energia Cip6, nel 2003, è costata per le fonti assùmiate 1.033 milioni di euro (che sono la metà di quebi stimati daba decima Commissione - e rimane da accertare b perché - ma sono pur sempre tanti) contro sob 614 miboni per le fonti rinnovabib vere. C'è da chiedersi se davvero pensasse al bene debltaba chi tredici anni fa decise che b gettito dei sovrapprezzi elettrici per "sostegno abe fonti rinnovabib" fosse utilizzato in un modo così distorto; e se davvero ci pensi chi in tre anni non ha trovato b tempo, o la vogba, di far smantellare quel castebo di equivoci. Governi di paesi più autosufficienti del nostro per l'eneiigia hanno invece rigorosamente investito i gettiti di analoghi sovrapprezzi per promuovere l'utilizzo diffuso di fonti davvero rinnovabib. E così hanno dato origine a nuove attività produttive, a nuove esportazioni di materiah e tecnologie ed a decine di mighaia di nuovi posti di lavoro. . Ancora a proposito di interrogativi inquietanti, ora sappiamo che nel 2003 la quota maggiore di incentivi Cip6 per energia da fonti rinnovabbi, vere, l'hanno incassata Enel Green Power ed Enel Produzione, con un complessivo 40,1 per cento ( = 246 mbioni di euro = 476 miliardi di lire). Frattanto le decisioni sul sowenzionamento debe fonti rinnovabib "in conto energia", che secondo b decreto 387 dovevano essere prese entro giugno, sono ancora «dn mente Deb). E b petroho batte sui 46 dobari al barile. DA TREDICI ANNI IL SOVRAPPREZZO ELETTRICO (UNA SORTA DI TASSA OCCULTA CHE HA FRUTTATO 60 MILA MILIARDI DI LIRE) VA IN GRAN PARTE A SOSTENERE FONTI INQUINANTI Pannelli di celle fotovoltaiche: l'Italia, pur essendo «il paese del sole», è agli ultimi posti nella utilizzazione di questa fonte di energia rinnovabile

Persone citate: Alessandro Ortis, Bruno Tabacci, Elettra Lucchini, Leonardo Libero, Mila Miliardi, Wheeler

Luoghi citati: Italia