Pioggia di immagini per la fotobiennale di Fiorella Minervino

Pioggia di immagini per la fotobiennale BRESCIA Pioggia di immagini per la fotobiennale Fiorella Minervino CON questa prima Biennale Intemazionale deba Fotografia ha voluto dimostrare le proprie capacità organizzative e confrontarsi con b più importante appuntamento mondiale, i celebri Rencontres Internationals de la Photo ad Arles. Dunque b modebo per Brescia esiste; bisogna ammettere che essa è riuscita a disseminare nel centro, in Musei diversi, compreso b Kem Damy, con personale di Duane Michals, e cittadine lacustri ed estive come Iseo e Samico, centrando l'obiettivo di abargare un evento già straodinario per l'Itaba. La manifestazione si vale come curatori di Ken Damy, Piero Cavabini, Fabio Castebi, Silvia Truzio e altri. Abora che cosa non funziona in questa megaesposizione con mostre di quabtà e degne di Arles? Capita all'appassionato di foto, di raggiungere Brescia, la «città deba foto» in agosto, quando Arles è in piena vitalità e accogbe visitatori da ogni dove. Il malcapitato si ritrova neba città deserta che ignora dove si trovino le mostre, carteboni inesistenti o insufficienti, taxisti gentib quanto sperduti di fronte aba parole Biennale. E le esposizioni aprono in gran parte di pomeriggio, più o meno dalle 15 abe 19, con cbiusura totale in agosto. Passiamo abe mostre che in talune casi sono veri gioielli. A Santa Giuba, ecco la splendida monografica del guatemalteco Luis Gonzales Palma, con magnifiche foto di ritratti carichi di miti, riti, divinità , bebezza, dolore, abegrm quali eredità maya nei disendenti attuab di speciale suggestione e notevole abibtà tecnica. Altrettanto significativa la personale dedicata, nel medesimo museo a Lucien Hervè, maestro di foto d'architettura, con geometrie, spigob dettagb signficativi. Meno convincente le Photogrovure di Camera Work, fenomeno storico, forse ridotto da immagini troppo rawidnate e spazio carente. Mostre dele degne deba migbore Arles, così come la rasssegna del grande Ugo Mulas che nel 1966-67 a New York esplorò l'universo umano e artistico di Bamett Newman. Persuasiva, a Palazzo Bonoris, «Contempor'art, dal privato e pubbbco», dove artisti quab Marina Abramovicb, Fanone, Ben, Cindy Sberman, Altamira, Seirano, Franco Vaccari hanno riflettuto suba foto misurandosi con esperienze intense. Come pure Privato veneziano con 150 foto selezionate da una cobezione privata con i grandi maestri del secolo XX0.Nè da meno le immagini di Rafael Navarro, o le personab in gaberie, come queba per Elisabetta Catalano, o le immagini deb'800 per «Brescia-Cairo». Un'immagine di Luis Gonzales Palma Visioni Biennale internazionale della fotografia Brescia. Sedi varie Fino al 5 settembre

Luoghi citati: Arles, Brescia, Cairo, New York