Camilleri si scopre, Maraini e De Carlo si nascondono

Camilleri si scopre, Maraini e De Carlo si nascondono CHE COSA LEGGEREMO QUEST'AUTUNNO/2. LA NARRATIVA ITALIANA Camilleri si scopre, Maraini e De Carlo si nascondono Mirella Appìotti DOVE finiva II giro di boa, con Montalbano ferito e accompagnato ab'ospedale di Montechiaro, comincia La pazienza del ragno. «Terminata la degenza b commissario toma a casa, depresso, nonostante le cure deba paziente Livia. Ma quando riceve la telefonata di Tatareba che lo informa deba scomparsa di una ragazza...»: un CamiUerì imminente (fine settembre) è sempre una beba notizia e la Seberio non lesina b racconto per sommi capi deba nuova storia. Ottimo esempio, poco seguito dalla nostra industria editoriale (a differenza degb stranieri che quasi sempre offrono ampi «traber» sui titob in uscita) su alcuni dei suoi itabani d'oro, trincerati dietro un segreto-effetto sorpresa, vedi Eco, (squisitamente commerciale). Esempi, nel cartebone autunnale deba narrativa itabana: del nuovo libro con b quale Dacia Maraini sembra tornare al grande romanzo tipo Marianna Ucria, la scrittrice, che in esso rivela di «annodare Storia e memoria», ha concesso aba devota Rizzob di spiegare soltanto, almeno a chi qui scrive, che in Colomba trattasi «di una giovane donna scomparsa, deba quale resta una bicicletta abbandonata sul limitare di un bosco d'Abruzzo». Quanto a Andrea De Carlo, la Bompiani si limita al titolo. Giro di vento; né abbiamo voluto spendere b nostro ternpo per conoscerne plot e profondità. Più giustificato forse il riserbo deba Baldini Castoldi Dalai sul secondo thriber di Giorgio Paletti, veto concordato con l'editore dab'ormai mibardario autore di Io, uccido (un milione duecento mba copie, si giura) perché «raccontare sarebbe come affossare b libro prima che esca» il che non accadrà «rivelando» che Niente di vero tranne gli occhi si sposta da Montecarlo verso Usa e Itaba... Più volentieri segnabamo, per contro, chi non teme di (moderatamente) pubbbcizzarsi permettendo a noi di rendere un pur modesto servizio ai lettori di ttL. Quelli che...scrivere è vita E scrivono da tutta la vita. Tra i nostri «maggiori» Guido Ceronetti («maestro neb'arte di disvivere» come dice Raboni) propone, da Einaudi, la nuova edizione «con aggiunte» di un testo indimenticato: Un viaggio in Italia. 1981-83, mentre Arajno pubbbca II Teatro dei SensiMi, le famosissime marionette molto amate da Febini in una sorta di opera omnia teatrale con i disegni (come sempre affascinanti) di Giosetta Fioroni. Altra doppia presenza è queba di Enzo Sicibano diviso tra un grande e un piccolo editore: per Mondadori con II risveglio della bionda sirena ricostruisce, avendo ricevuto daba famigba i diari, la storia non solo di Antonietta Raphael e di Mario Mafai «due figure di amanti e di artisti assolutamente memorabib», ma anche la storia di queb'irripetibile stagione deba pittura itabana che è stata la «scuola romana»; mentre Pequod festeggia i 70 anni deb'autore riproponendo l'aabegretto nervoso» dei Racconti ambigui, b suo lontano esordio letterario. Per la passio- ne musicale, condivisa con Sicibano, non sembra improprio andare subito a cercare Alberto Arbasino questa volta più vicino a Le muse a Los Angeles che a Fratelli d'Italia poiché Marescialle e libertini, che Adelphi presenta avvertendo non trattarsi di celebri articob riadattati, ma di «un libro vero», è b viaggio, con la curiosità insaziabile, la temeraria libertà di pensiero, attraverso trascinanti e ibuminanti memorie musicab, di un "flaneur filarmonico" nonché "memoriabsta superstite" di rappresentazioni e interpretazioni e personabtà, ormai "mitiche". Scrivere è vita, naturalmente, per Alberto Bevilacqua che sta conoscendo, da qualche anno, una sorta di nuova giovinezza artistica (molto febee queba del poeta), sempre più legato ad un filo autobiografico, mai autocentrico, volto a «capire» se stes¬ so negb altri, a entrare nel «mistero» i traverso i grandi affetti, non a caso approdando questa volta aba Lettera alla madre dopo il suo addio (una specie di rovesciamento deba «Lettera alla madre suba febeità», molto amata dal pubbbeo or è un decennio). Lo scrivere «come un forte impegno a ripercorrere gb anni deba recente storia itabana fra intrecci famibari e cose deba vita quotidiana». Così per Rosetta Loy Nero è l'albero dei ricordi, azzurra l'aria : un verso di Silvia Plath con cui l'autrice di Le strade di polvere ci riconduce, per Einaudi, dal '41 (attraverso b dramma deba guerra e b suo impatto su «una famigba febee», in un alternarsi di luoghi, Roma, Venezia, la Versbia dove domina b nome terribbe di Sant'Anna di Stazzema) abbordine» degli anni 60 e del boom economico mentre «l'albero dei ricordi» germogba attorno a un nucleo tragico. Il tema e l'angoscia deba Loy essendo sempre la constatazione di come «il male poteva essere vissuto ingenuamente, senza consapevolezza dai ragazzi di abora. Eppure c'era, c'è, ed è sempre a un passo dal manifestarsi in tutta la sua violenza». Anche Simonetta Agnello Homby sembra nata per scrivere: Sicilia come in La mennulara, ancora una saga famibare. La zia marchesa, sempre Feltrinelb, protagonista l'erede di una grande casato, dorma forte e misteriosa raccontata questa volta daba propria babà. E b ritorno, molto gradito, di Clara Sereni per Rizzob con La merendanza è un atto d'amore e di solidarietà umana di chi sente «b dovere» di scrivere. Quelli che...si saie Nomi affermati. Come Farinetti che in Poco prima di morire, da Mondadori, abbandona Torino per la Siciba, in un tormentoso e tormentato omaggio al Gattopardo ma dove la grande figura centrale è la struggente sfatta bebezza dì Palermo vista con gb occhi di uno «straniero». Come Affinati, sempre Mondadori, che in Secoli dì gioventù, attraverso b protagonista, insegnante in una scuola di borgata romana, ritoma al tema del nazismo attraverso le osses- sioni dei figb, e del nazismo che rinasce nei nipoti. Come De Silva, da Einaudi con Di un'altra carne: ancora bambini, questa volta uno compare ab'improwiso neba vita di una famigba, la scompigba, la fa deflagrare, racconta la fatica deb'accettazione deb'altro. Come Edoardo Nesi con L'età dell'oro, Bompiani, l'andare verso la morte di un uomo e b declino del Paese nebe pagine del più «reabsta» dei giovani scrittori itabani. Come Sebastiano Nata: in Mentre ero via, per Feltrinelb, la crisi di un manager e U suo meontro, al di là deb'oceano, con un grande uomo di fede. Quelli che... è tuia sorpresa Da Feltrinelb L'Iliade di Omero secondo Alessandro Baricco. Una guerra senza dei, 24 monologhi, 24 personaggi del poema, più uno, l'aedo che racconta l'assedio e la caduta dì Troia, una rilettura destinata al teatro (in scena a Torino a inìzio ottobre). Vera sorpresa, «chi uccide a Brooklyn i musicisti free jazz mentre nebe strade esplode b «black power?». Per Einaudi Stbe Ubero, b primo romanzo sobstadìWuMing I abas Roberto Bui: JVew Thing, concepito poche settimane dopo l'attacco abe Torri e scritto nel triennio deba War on terror di Bush, entra nel magma deba rivoluzione nera degb Anni 60. Per farci capire molto di ieri e di oggi. In certo modo anche Walter Veltroni continua a essere una sorpresa (letteraria): Senza Patricio, Rizzob, un romanzo-apologo sube angosce, i problemi tra generazioni, un tributo ab' amore padri-figli. Quelli che... thriller Quasi un «caso» Gianrico Carofiglio, magistrato antimafia a Bari, esordiente nel 2002 con Seberio, a lungo in classifica, ora acquisito da Rizzob che pubbbca Il passato è una terra straniera, storia di due ragazzi, la mela marcia che contamina queba sana mentre accadono misteriose violenze. Il tempo «fragbe e misterioso» che segna b passaggio della linea d'ombra, thriber psicologico ad alta tensione. Sempre per Rizzob b pohziesco epistolare Al mio giudice di Alessandro Perissinotto, l'ombra di Simenon subo scambio di e-mab tra l'assassino fuggito ab'estero e b magistrato che sta conducendo le indagini: quab sono gb oscuri meccanismi che trasformano una vittima in carnefice? E da Rizzob anche La scala di Dioniso nerissimo del notevole Luca Di Fulvio, prossimo film di Salvatores. Quanto al Delitto alla Scala, Mondadori, chi va a rovistare neba voragine del grande teatro durante i lavo¬ ri di restauro trovandovi scottanti documenti è nientemeno che b musicologo Lorenzo Amiga- Quebi che...la roulette russa Vale a dire b mistero degb esordienti. Come saranno: il Manuale per ragazze di successo di Paolo Cognetti, filmaker rubanese che minimum fax lancia sperando in un un'altra Parreba o in un altro Ranno? E Dàimon deba docente universitaria Petrizia Bisi con Einaudi; I diari di Rubba Hunish di Davide Sapienza per Baldini; Il cerchio del destino di Sabrina Paravicini, (oromanzo che nasce da un film e diventerà film» per Feltrinelb; i tre di Pequod, Giuseppe Goisis, Mattia Signorini, Sciltian Gastaldi? La Giuba MoreUo dì Le Lettere, la Paola Presciuttìni da Meridianozero? Tutti «intemperanti» si spera. Non resta che girare b tamburo... TRA ANTICIPAZIONI E QUALCHE TOP SECRET DI TROPPO: PALETTI VA IN AMERICA, BARICCO INSCENA L'ILIADE, ARBASINO FRA I LIBERTINI, BEVILACQUA CON LA MAMMA VELTRONI CON I FIGLI E POI TANTI ESORDIENTI MISTERIOSI Camilleri: un nuovo Montalbano e un altro Meridiano e, Maraini condono TRA ANTICIPAZIONI E QUALCHE TOP SECRET DI TROPPOPALETTI VA IN AMERICA, BARICCO INSCENA L'ILIADE, ARBASINO FRA I LIBERTINI, BEVILACQUA CON LA MAMMA VELTRONI CON I FIGLI E POI TANTI ESORDIENTI MISTERIOSI ni ffetti, dando quera alla madre (una specie di ba «Lettera albeità», molto beo or è un ome un forte orrere gb anni ria itabana fra e cose deba ì Rt