Al pub con la bionda Nausicaa
Al pub con la bionda Nausicaa Al pub con la bionda Nausicaa Margherita Oggero LA biònda basedowiana faceva l'usignolo. Scenario: non una selva mitologica, al cospetto del dio Mercurio e del giovinetto Adone, e neppure un aristocratico giardino, neU' attesa di una stella tutta viva, trepida come una goccia di rugiada luminosa. Capace addirittura che la bionda, inerpicata su tacchi aba Jessica Rabbit, Marino e D'Annunzio non b avesse letti mai. Usignoleggiava - fuori orariointomo alle tre del pomeriggio in un'aula parauniversitaria piena (o vuota) a metà di romanzieri poeti critici e addetti ai lavori nonché di aspiranti romanzieri poeti eccetera di varia nazionabtà, tutti impegnati neUa dupbce attività di seguire gb svolazzi vocab e contemporaneamente smaltire il lauto buffet cui si erano accostati con nonchalance un paio d'ore avanti. La bionda, dicevo. Prima si era presentata declinando generabtà e titob onorifici e accademici: Missis Nausicaa Mac Neice, D.Litt. (Doctor of Literature), esperta di E.M.S. (European Monetary Sistem), di I.M.F. (International Monetary Fund), docente di F.T. (Financial ThrUler) presso la N.W.U. (North Wales University), nonché giornalista scrittrice e appassionata di alpinismo estremo. A giudicare dai polpacci l'ultima attività doveva essere quella prevalente. E l'Eroe? L'eroe (non l'Eroe) stava seduto in prima fila, a un metro e mezzo di distanza da Mrs Nausicaa. Un eroe di tipo minimalista, maestro di understatement e di pigbamola bassa, niente a che vedere con quelb che, per la salvezza sabauda, fanno croUare le gaberie e ci restano secchi, o che, scagbando un sasso contro l'odiato austriaco, scoglionano in differita l'intera nazione per vent' anni ebrea. E neppure lontanamente imparentato con i lanciatori di stampeUe o altre protesi di minor impatto offensivo contro il nemico, consegnati ai libri di storia in istantanee definitive corredate da detti memorabili. Del resto, obiettivamente, per essere Eroi ci va il pbysique e il look du róle: la statura la barba l'occhio perforante lo zigomo alto il muscolo scolpito, e poi il poncho o la tuta mimetica o l'uniforme megbo se informe. L'eroe in questione, invece, esibiva un'altezza media congagbardo sovrappeso, era rivestito di anonima grisagba e i suoi gadget abituab riposavano uno sulla sedia di sinistra (il bonet con paraorecebie) e l'altro a più di miUecinquecento chilometri di distanza (la bicicletta). Era capitato b con altri sodab, itabani m gita che non avevano affatto l'aria triste come canta Paolo Conte, e del resto non stavano seguendo il Tour o il Giro, ma un molto colto reading letterario ingentibto da intennezzi di musica occitanica. Ma torniamo alla bionda. La sua performance si stava impennando in una varietà di toni, passava da impeti di baldanza a gemiti fiochi, da invocazioni appassionate a implorazioni lamentevob, tra triUi e gorgheggi che cadevano neU'aria con un suono di perle rimbalzanti su per i vetri di un'armonica. Il corpo ondeggiava e ancheggiava sui trampoli assecondandola musica verbale e a un certo punto addirittura si clonò impersonando lui lei l'altro lo zio l'amica e forse il maggiordomo. Gb ascoltatori anglofoni squittivano di meravigba, gb itaboti un po' meno, perone in tutta quella modulazione di frequenze e moltipbcazione di presenze si smarrivano non poco. L'eroe aveva osservato con attenzione il libro che la bionda reggeva con la sinistra (era mancina, con la destra si scompigbava i capelli, si sbracciava a inseguire lontananze, a indicare persone o cose che la voce evocava e interpretava) e, fatto un rapido calcolo, si era persuaso che tra la pagina iniziale del reading e quella finale - segnata da una cartobna - ce n'erano in mezzo almeno una cinquantina. Troppe. Così, assestatosi sulla sedia in modo acconcio, aveva cominciato a calare con molta lentezza le palpebre, fino a chiuderle del tutto. Un eroe, secondo la mia personale convinzione (non necessariamente condivisibile) è colui che fa la cosa giusta al momento giusto, ma senza proclami senza dichiarazioni di intenti senza esternazioni ai media: con la sempbcità propria dei grandi mette in atto un comportamento che nei non-eroi resta allo stadio delle intenzioni, vuoi per conformismo, vuoi per inadeguatezza. L'usignolo cantava e Bruno dormiva. Composto e silenzioso. La sua vicina di destra recitava in¬ tanto tra sé l'antico mnntra tibetano che congela i muscob facciali in una maschera immobile. E dopo Nausicaa toccò a Eunice e poi a Llewellyn e a Seamus il compito di propiziare il torpore all'eroe. Ultima venne Penelope. Ma Penelope sapeva leggere e l'eroe si svegbò. Secondo l'opinione comune, all'estero non si va a far flanella, perché la trasferta deve rendere. Se si è professori e scrittori dell' età di mezzo o di tre quarti, per farla rendere, oltre che presenziare ai convegni, bisogna scarpinare, visitare musei e bibboteche e librerie, ispezionare cattedrali e chiese minori, controllare castelb restaurati e da restaurare, esaminare monumenti e palazzi. Eventualmente distillare pensosi paragoni con quanto si è già visto altrove. Citare chi ha scritto e cosa in proposito. Fare provvista di impressioni visioni intuizioni per le opere future. E'anche ammesso immortalare in qualche foto scentrata e sfuoca¬ ta i musei bibboteche chiese e castelb di cui sopra, già perfettamente riprodotti nelle cartoline postali. Ma gli eroi, soprattutto quelb minimalisti, dell'opinione comune se ne fottono. Il giorno dopo, quando la conferenza mattutina è finita, si sciama all'aperto. It's halfpast twelve, ma da parte degli ospiti fioccano le proposte culturali: al massimo si può trangugiare in fretta un sandwich (leggi sanguis) per non perdere la mostra di fibule celtiche (wonderful, amazingl) o megbo ancora si digiuna per salire più svelti e spediti al piccolo chiostro tardogotico rimaneggiato barocco bombardato dalla Luftwaffe e sventrato da una frana. Ma ne vale la pena ? Of course, it's amazing - pure lui - e c'è anche a delightful wiew of the city! Come ci si arriva, bus, taxi? Not completely, ci vogliono anche una ventina di minuti a piedi. Intanto comincia a piovigginare. Del chiostro bombardato non gliene frega niente a nessu¬ no, of course, e delle fibule celtiche se possibile anche meno, ma queste ultime hanno il vantaggio di essere al coperto. L'italian team confabula incerto e sta per soccombere al male minore. Ma ecco che l'eroe si stacca dal gruppo, fa un silenzioso cenno di saluto e si incammina sotto la pioggia diventata bella fitta. Non ha l'ombreUo ma il fido bonet gli ripara la testa. Dove andrà mai? Attraversa la strada, cammina per mezzo isolato e scompare inghiottito da una porta. La porta di un pub. Il più bello del quartiere, che al suo occhio esperto non era sfuggito mentre, all'andata, gb altri facevano igadan ammirando modeste vetrine e meno modeste signorine. Fibule e chiostro rinviati sine die, visto che domani mattina si parte. Tutti al pub. Tutti febei. Bruno afferra un menù e gli occhi gb brillano: cosa prendiamo? Tutto, e tutte le birre deba casa, urla il coro in un eccesso di grato entusiasmo. Al pub con la bionda Nausicaa
Persone citate: D'annunzio, European Monetary Sistem, Jessica Rabbit, Llewellyn, Margherita Oggero, North Wales University, Paolo Conte, Penelope
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