Scatta il Valle d'Aosta palestra di campioni di Franco Bocca

Scatta il Valle d'Aosta palestra di campioni CECLISMO. DA OGGI LA CORSA A TAPPE PER ELITE E UNDER DAL FASCINO INSUPERABILE Scatta il Valle d'Aosta palestra di campioni Franco Bocca FENIS Scatta oggi con la prima tappa, Fenis-Couimayeur di 127 km, il Giro della Valle d'Aosta-Les Savoie-Mont Blanc-Valais, corsa a tappe intemazionale per Elite e Under 23 che, come ac '"J ormai da una quindicina d'anni, si snoderà fino a domenica sulle strade di tre nazioni: Italia, Francia e Svizzera. I partecipanti sono 125, in rappresentanza di 18 nazioni. Tra i favoriti anche un corridore piemontese, l'occitano Miculà Dematteis, 21 anni, di Rore di Sampeyre, che quest'anno ha già ottenuto un brillante quarto posto al Giro d'Italia Under 26. Sarà al via anche un quintetto della Camel-Brunero-Boeris di Ciriè, capeggiato dal milanese Paolo Bailetti e comprendente anche il canavesano Ivan Buoso, i biellesi Alberto Ceralli e Simone Bruson e l'avellinese Clemente Cavaliere. Il Giro della Valle, come viene tuttora definito nonostante l'allargamento intemazionale dei suoi confini, non è soltanto la più antica tra le corse a tappe per dilettanti che si disputano in Italia, ma anche, senza ombra di dubbio, la più impegnativa e la più ricca di fascinò. Non è un caso che quasi tutti i grandi campioni itahani degli ultimi 40 anni l'abbiano disputato almeno una volta/ spesso da-protagonisti. E' il caso di Italo Zilioli, vincitore di due tappe e 3 "in classifica nell'edizióne inaugurale del '62, e di Gianni Motta, che si impose l'an- no successivo dopo aver vinto la frazione di Saint-Vincent. Giovanni Battaglin, che 10 anni più tardi avrebbe vinto Giro e Vuelta, giunse quarto nell'edizione del 71, mentre Gibì BaroncheUi chiuse al 3''posto il Giro del 72. Da ricordare anche il 2" posto ottenuto nell'Sl da Franco Chioccioli, 10 anni prima del suo successo nel Giro d'Italia dei professionisti. Nell'84 si impose Flavio Giupponi.davanti al danese Pedersen e a Claudio Chiappucci, futuro vincitore di una Sanremo e più volte sul podio al Giro e al Tour. In tempi più recenti, da ricordare la doppietta ottenuta da Ivan Gotti nell'89 e '90, il successo di Gilberto Simoni nell'edizione del '92 e il doppio trionfo dell'ucraino Yaroslav Popovych nel 2000-2001. Ma è interessante ricordare anche quei corridori che poi sono diventati grandi, ma che sulle strade della Valle hanno recitato ruoli secondari. Come ad esempio Felice Gimondi, il quale nel '62 concluse il Giro al 266 posto a quasi un'ora di distacco dal; vincitore Vendemiatì, che sarebbe diventato suo gregario nella Salvarani. E come Beppe Saronni, che partecipò, 19enne, all'edizione del 1976, concludendola al 12'' posto, a 8'38" dal vincitore Francesco Masi. Senza fortuna anche le due partecipazioni di Moreno Argentin, ritirato sia nel 79 sia nell'80, e quella dell'elvetico Tony Rominger, futura maglia rosa, che nell'84 non andò oltre il SS^posto finale. Nello stesso Giro, chiuse al 48" posto Franco Ballerini, og|i apprezzato Commissario Tecnico della nazionale professionisti, che sfiorò la vittoria nella tappa conclusiva di Aosta. Infine, il belga Johan Museeuw finì 25'' nel Giro dell'86, 10 anni prima di conquistare la maglia iridata dei prof a Lugano. E da oggi la storia continua Un passaggio del gruppo durante il Giro internazionale Valle d'Aosta-Les Savoie Mont Blanc-Valais dello scorso anno