Trenta candeline per Damanhur

Trenta candeline per Damanhur BAtDISSERO CANAVESE IL SOGNO: COSTRUIRE UN EDIFICIO ANCOR PIÙ' GRANDE DEL TEMPIO DELL'UOMO Trenta candeline per Damanhur La comunità esoterica oggi si apre ai visitatori Alessandro Ballesio L'ultimo sogno è quello di costruire un tempio dodici volte più grande di quello che è custodito nel ventre nei monti Pelati «con un anfiteatro e una cupola a cielo aperto». Soltanto un progetto? A Damanhur giurano di no. Loro, alle bellezze da «sette meraviglie del mondo» sono abituati. Guardate le immagini del Tempio dell'Uomo, un colosso da 8500 metri cubi distribuito in cinque livelli, con la cupola a vetri Tiffany più grande di sempre. Sottoterra. Anche se chi c'è stato dice che le foto proprio non rendono giustizia. Non si accontentano, però, i seguaci del dio Horus: «Quando arriveranno i permessi noi partiremo subito a costruire, il nostro architetto ha già pronti tutti i disegni». Basta questo, per capire quanto Damanhur, trent'anni dopo la nascita del primo nucleo, a Torino, sia qualcosa di più di una semplice comunità di persone che vivono spalla a spalla seguendo gli stessi principi di vita. Oggi che si festeggia il suo compleanno (il primo nucleo «storico» nacque a Torino nel 1975 per volere di Oberto Airaudi, ancora oggi guida carismatica della Federazione), Damanhur è una realtà conosciuta in tutto il mondo. Nel sito Internet, visitato ogni giorno da centinaia di persone, si presentano così: «Il nostro è un centro di ricerca spirituale, artistica e sociale, una eco società formata da comunità ed ecovillaggi». Il credo: «Dare vita a un modello di vita basato sui principi etici di buona convivenza ed amore». E via con tutte le iniziative che sono parte integrante della loro vita quotidiana: quelle legate all'arte (con laboratori e botteghe), all'editoria (con un giornale e una casa editrice), all'insegnamento (i bambini vivono tutti insieme e frequentano scuole all'interno delle comunità), fino alle attività eco-sostenibih: la produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici, ma anche l'auto sostentamento con prodotti biologici e il recupero ambientale, come nel caso delle cave abbandonate dei monti Pelati dove nascerà il nuovo tempio. C'è l'impegno sociale, con la creazione di un gruppo di volontari della Croce Rossa e uno di protezione civile, e quello politico, con il movimento «Con te per il paese» che alle ultime edizioni ha fatto eleggere 21 consigheri in otto paesi della valle, compreso il sindaco di Vidracco, Antonio Nigro. C'è tutto questo e ancora di più: ima costituzione, addirittura una valuta intema. Aveva suscitato scalpore, negli anni Ottanta, la scoperta del Tempio scavato nella collina e, più recentemente la curia si era scagliata contro i matrimoni «a tempo» degli abitanti. Ma Damanhur è anche questo. E' una realtà sempre discussa, sempre in primo piano. Adesso conta un migliaio di «adepti»: 600 sono distribuiti a gruppi di venti in 44 comunità, i rimanenti sono sostenitori che vivono per lo più in valle e partecipano alle attività. Oggi la sede storica di Baldissero Canavese apre i cancelli a tutti quelli che vogliono conoscere la sua straordinaria storia. Alle 19 è prevista una visita guidata, alle 21.30 andrà in scena il poema musicale «Anansal», tratto da un testo di Falco, alias Oberto Airaudi. K Immagine ripresa all'Interno della comunità esoterica di Damanhur

Persone citate: Alessandro Ballesio, Antonio Nigro, Oberto Airaudi

Luoghi citati: Baldissero Canavese, Damanhur, Torino, Vidracco