Quei sogni svaniti ai piedi del podio

Quei sogni svaniti ai piedi del podio TRA GLI ATLETI A MEDAGLIA SOLTANTO L'«UNDER» GASBARRONI Quei sogni svaniti ai piedi del podio La Cortassa, quinta nel triathlon, ha mancato il bronzo per 40" «Sono contenta, a Pechino avrò l'età giusta». Benetti e Masoero sesti nel kayak, la Giai Pron ottava nel K1 slalom. Male nel nuoto Silvia Garbarino Non sono stati sufficienti 32 anni di attesa per riportare una medaglia d'oro olimpica sotto la Mole. A tripode ateniese spento, il consuntivo numerico per gli atleti torinesi è magro, anzi scheletrico: un solo podio conquistato e nella disciplina che da sempre è avvertita da sportivi e tifosi italiani come la meno identificabile con lo spirito dei cinque cerchi: il calcio. Nella Nazionale di Claudio Gentile, che ha colto il bronzo, ha giocato anche Andrea Gasbarroni, torinese di nascita. L'onore è salvo ma il «primato» di Cesare Salvadori, oro nella sciabola a squadre a Monaco '72 e attuale presidente del comitato organizzatore dei Mondiali di scherma del 2006 (che si svolgeranno a Torino), resisterà almeno sino a Pechino 2008. Non tutto però è andato storto per il plotoncino dei subalpini che hanno gareggiato in Grecia, non tutto è da buttare nel cestino. Anzi, qualche base da cui ricominciare pensando ad una possibile rivincita fra quattro anni in Cina, c'è. E' un ricordo piuttosto piacevole quello di Nadia Cortassa, 27 anni di Alpignano, esordiente ai Giochi, quinta nel triathlon, la più massacrante delle discipline: 1,5 km a nuoto, 40 km in bici e 10 km di corsa. Il podio le è sfuggito di 40", nonostante nella prova a piedi abbia fatto registrare il secondo miglior tempo assoluto dietro a quello della vincitrice, l'austriaca (solo di passaporto) Alien. «Ho dato davvero tutto in quella gara - ripensa Nadia, che ha cambiato da poghi mesi lavoro, da vigile urbano a poliziotta penitenziaria - e se solo avessi pensato che la Alien, quando mi ha scavalcata, stava andando a trionfare avrei dato anche l'anima, oltre al sangue che già avevo versato. Comunque sono soddisfatta di me». In Cina fra quattro anni avrà l'esperienza, che qui le è mancata, e l'età giusta per prendersi ciò che ad Atene si è vista passare davanti agli occhi senza afferrarlo. Benino il duo Benetti-Masoero nel kayak, sesto nel C2 slalom, benissimo se si pensa che è la miglior posizione mai raggiunta dall'Italia in quella gara. Entrambi esordienti e aiutati dalla carta d'identità (23 anni Benetti, 27 Masoero), hanno la chance di riprovarci in Cina. Difficile, anche se non impossibile, che nel 2008 si ripresenti ai nastri di partenza la «sorella maggiore» di Benetti-Masoero, Cristina Giai Pron. Nel Kl slalom è giunta ottava, meglio di Sydney dove fu 16a, peggio di Atlanta dove colse la medaglia di legno (4a). Ci credeva e molto nel podio, Cristina, e con lei tutta la sua numerosa, multietnica e allegra famiglia che l'ha seguita e sostenuta ad Atene. Ora c'è la laurea in psicologia da concludere, la decisione se continuare a lottare con le acque della Dora per alimentare il quarto sogno olimpico verrà a galla da sé. Il nuoto infine, vero punto dolente della spedizione torinese. Carico di entusiasmo e di riscontri cronometrici più che ottimi, il gruppo trascinato da Alessio Boggiatto e dal torinese d'adozione Filippo Magnini fa- ceva in cuor suo di conto sugli allori che si sarebbero centrati. Invece, i migliori risultati ottenuti sono stati il bronzo «acquisito» di Federico Cappellazzo, validissimo velocista che ha aiutato a condurre in finale la staffetta 4x200, salvo essere escluso (a favore di Cercato) dal quartetto che ha vinto poi, appunto, il bronzo, e il quarto amarissimo posto nei 400 misti di Boggiatto. Beccali, rientrato a suon di sacrifici nel giro azzurro, è stato eliminato in batteria nei 200 si con vm tempo fuori misura per un professionista della velocità del suo calibro. Inspiegabile. Così come il crono dì Loris Facci, ranista emergente della Rari Nantes, crollato nelle batterie della sua specialità: 40'. L'unica donna della truppa natatoria, Chiara Boggiatto, si è purtroppo allineata ai maschietti: fuori in semifinale sia nei 100 che nei 200 rana. Però lei di anni ne ha 18 e Pechino appare nitida nel suo mirino. Manca un oro da 32 anni L'ultimo a conquistarlo fu Cesare Salvadori nella sciabola a squadre ai Giochi di Monaco Il velocista Cappellazzo ha portato in finale la staffetta 4x200 del nuoto, poi è stato escluso dall'ultimo atto Nadia Cortassa (nella frazione in bici) è sposata con Andrea Gabba, suo coach I presidente della Regione, Enzo Ghigo, a Casa Italia con i canoisti Andrea Benetti (a sinistra), Cristina Giai Pron e Erik Masoero ALESSIO, ANCORA UNA BEFFA Alessio Boggiatto è stato uno dei tedofori in Italia. E' allenato da Fabrizio Miletto