La verdura compensa il supergreggìo di Luigi Grassia

La verdura compensa il supergreggìo ALLAGS SPESA-30oZo IN UN ANNO, ALTRI SUPERMERCATI OFFRONO PROMOZIONI La verdura compensa il supergreggìo Coldiretti: inerito nostro. Federconsumatori: si può fare di più Luigi Grassia Strano ma vero, per i consumatori non ci sono solo notizie negative: a volte i prezzi possono pure calare, e anche tanto. Per esempio, ieri la Gs ha diffuso una nota secondo cui per comprare frutta e verdura nei suoi supermercati si spende, oggi, una media dèi 3007o in meno di un anno fa (il conteggio è fatto dagli uffici del gruppo e la sua esattezza è di loro responsabibtà). Non è un miracolo; è parte del fenomeno generale, rilevato dell'Istat, che ha portato l'inflazione a frenare partendo proprio dagb alimentari. Ma qui è in gioco qualcosa di più, perché nell'ortofrutta non c'è solo il consueto calo estivo: il tagbo nei bstini Gs è evidenziato dal confronto fra il 1 "settembre 2003 e il 30 agosto 2004. È successo che i costi alla produzione di frutta e verdura sono molto calati e la Gs ha deciso di riversarne i benefìci sui'clienti anziché intascare la differenza. Un comportamento che sarebbe bene generabzzare, forse anche nell'interesse dei rivenditori, visto il crollo dei consumi. Il confronto fra i bstini un anno dopo illustra, per esempio, che nei supermercati Gs di Roma i limoni costano il 28,807o in meno, le mele il 14,40z(), le pesche gialle il 4607o, il pomodoro tondo da sugo il 57,307o e le zucchine (le mitiche zucchine, e zucchini, che sono il prodotto più citato nelle polemiche sui prezzi) il 35,5% in meno. Variazioni analoghe, con qualche decimale di differenza, si registrano a Milano. In giornata i contadini della Coldiretti rivendicavano di avere contribuito in maniera determinante al contenimento deU'inflazione, grazie alle «riduzioni record nei prezzi di frutta e verdura pagati agb imprenditori agricoli», dove addirittura «sono stati raggiunti valori inferiori ai costi di produzione, che stanno drammaticamente mettendo a rischio il futuro nazionale di queste coltivazioni». Dato, però, che i consumatori in genere non ne hanno beneficiato, la stessa Coldiretti lamenta che «si sono verificate riduzioni del 5,707o neUe quantità di abmenti acquistati dalle famigbe italiane, secondo il panel IsmeaAcNielsen». La Coldiretti mette il dito nella piaga: quanto di questi cab di prezzo all'origine va a beneficio del cbente finale? Troppe poco, denuncia al telefono il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti: «La grande distribuzione si limita a mantenere i prezzi fermi o a introdurre promozioni. A noi questa strategia sembra poco coraggiosa e non in grado di invertire la crisi dei consumi. Perché se si allarga la visuale a due anni, gli acquisti sono caduti anche più di come ha rilevato la Nielsen, cioè del 13-1407o per Tortofrutta». La gente corre agb hard discount: «Fino a poco tempo fa c'era una disposizione a spendere qualche centesimo in più per avere un predetto di maggiore qualità a tavola, invece adesso i cbenti vanno a caccia dei supersconti. Per l'autunno prevedo un'ulteriore crisi dei prodotti di marca». I contadini: «Sono crollati gli introiti dei produttori» Trefiletti: «Dopo due anni di grandi rincari calano i consumi (-14 per cento) e si va all'hard discount» In forte calo il prezzo degli alimentari

Persone citate: Rosario Trefiletti, Trefiletti

Luoghi citati: Milano, Roma