Baldini illumina la festa dì Atene di Gian Paolo Ormezzano

Baldini illumina la festa dì Atene LA CERIMONIA FINALE DECRETA IL SUCCESSO DELLE OLIMPIADI NATE SOTTO L'INCUBO DEL TERRORISMO. L'ITALIA CHIUDE IN BELLEZZA, APPUNTAMENTO A PECHINO 2008 Baldini illumina la festa dì Atene .'addio ai Giochi tra mandolini e lacrime: ha vinto lo sport Gian Paolo Ormezzano ATENE Il primo grande spampanamento della cerimonia di chiusura dei Giochi avvenne a Città del Messico 1968, quando gli atleti si impadronirono del prato dello stadio e cancellarono ogni ordine di sfilata. Da allora si tende quasi a fare in fretta col cerimoniale, per lasciar posto allo show improvvisato. Ieri ad Atene l'addio ufficiale è stato condotto alla buona: una festicciola molto mediterranea, vino e mandolini e tarantelle, con una luna finta che sembrava una bananona accesa, flambée. E cantanti locali vestiti come per un grosso grasso lungo matrimonio greco. Persino un ciclista trascinante barattoli, come quelli che si attaccano all'auto degli sposi. Niente a che vedere con la cerimonia d'apertura, solenne e ricca. Meglio cosi: Atene è città classica ma anche bonaria, Placa la sua Trastevere sta proprio sotto il Partenone. Noi avremmo invitato alla chiusura anche il britannico pazzo incursore della maratona, tanto più che con la sua felicità piena, senza recriminazioni, all'arrivo e poi sul podio il podista brasiliano aggredito lo ha quasi assolto. Jl pazzo dall' inizio dei Giochi girava per Atene vestito in quel modo, fra Tenzone e lo scozzese delle cornamuse, lo abbiamo incontrato presso la piazza Monastiraki gran mercatino di biglietti, zigzagava rosso di caldo e di vino resinato. Aspettavamo anche la «performance» del ceco che di recente è entrato gratis, dopo averlo annunciato, ai Mondiali di hockey, agli Europei di calcio e che ad Atene ha marciato per un bel po' fra quelli della 20 chilometri. Non si può blindare un percorso di 42 chilometri e 195 metri, campagna e poi città. A Monaco 1972 dopo la strage degli atleti israeliani c'era tutta la Wermacht ma Norbert Suedhaus, anni 16, studente liceale, figlio di un macellaio bavarese, entrò solitario nello stadio olimpico che attendeva, come da annunci, lo statunitense Frank Shorter sicuro vincitore della maratona. Lo bloccarono dopo quasi un giro di pista, aveva ormai stravinto la sua scommessa con gli limici. Sicuramente c'è già chi sta pensando cosa fare per andare in mondovisione da Pechino 2008, ieri presentatasi alla graùdiosa, coreografie e telonissimo con «Welcome to Bejing». O da Torino 2006, mica siamo più belli. Dunque cerimonia di chiusura alla buona, come da nuovo copione olimpico e non solo, e perfettamente in armonia con il sacrosanto spampanamemto finale di Atene tutta, dei controlli, della corsia preferenziale olimpica nelle autostrade che segano la rinnovatissima metropoli, sulle navi-albergo del Pireo ormeggiate per tanti giorni anche in un porto di incubi, in un mare di preoccupazioni. Per noi italiani la premiazione della maratona nel corpo dell'ultima festa è stato un bel regalo. Stefano Baldini è diventato, da bello come lo ha fatto mamma, bellissimo di gloria repente e definitiva. Sul podio all'inno ci è parso un Apollo con la forza di un Marte. Bordin a Seul 1988 fu più casereccio, ci salì dopo avere recitato alcune sue poesie matte. Baldini ha salutato la figlia, indagini e gossip sul perchè non anche la moglie. Gualcano ha ricordato che si tratta del secondo Baldini oro olimpico: un altro dell'Emilia-Romagna, Ercole il ciclista, vinse a Melbourne 1956, rari due cognomi identici, per lo stesso tipo di alloro. Abbiamo rivisto le finte gre- che della sfilata di apertura. Abbiamo rivisto le finte greche della sfilata di apertura. Alcune ragazze spettatrici vicine a noi avevano allora salutato con gesti ampi alcune ragazze della rappresentativa ellenica, le avevano persino chiamate per nome, tutti nomi inglesi, americani. Nessuna di quelle che vedevano e che sfilavano e che si salutavano era greca, tutte statunitensi di un «college» che aveva fornito alla Grecia, con rapide confezioni di passaporti, le giocatrici per la squadra nazionale di softball, sport che qui è stato ignorato sino al 13 ultimo scorso e che ignorato sarà di nuovo da stamani. A Casa Italia, sulla collina chic di Atene, spento il fuoco sacro nel tripode dello stadio che sta nella città bassa, è stato acceso il fuoco sacrosanto per gli spaghetti. E finalmente, scoccata la mezzanotte, è stato autorizzato il bagno nella splendida vietatissima piscina, per il gran party della grossa grassa bella Olimpiade italiana. Sul podio il nostro atleta è parso un Apollo con la forza dMarte E' il secondo Baldini olimpionico: nel '56 vinse Ercole il ciclista Spento il fuoco sacro del tripode, a Casa Italia è stato acceso quello degli spaghetti E all'orizzonte si vede già la rassegna 2006 BEH ?ES1B5 [H ? I »11133 B MB ■"n éàiàÉmMà^dàlàiàà^^BaiSO*^ mim SABATO 4 SETTEMBRE Italia-Norvegia a Palermo (20,45, diretta Raiuno): qualificazione ai Mondiali 2006 MERCOLEDI'8 SETTEMBRE Moldavia-Italia a Tiraspol (20,45, diretta Raiuno): qualificazione ai Mondiali 2006 SABATO 11 SETTEMBRE i:^ Serie A: anticipi Chievo-lnter e Milan-Livorno Serie B (ore 20,30) prima giornata DOMENICA 12 SETTEMBRE Serie A (le altre otto partite della 1a giornata) CHAMPIONS LEAGUE Martedì 14: Shakhtar-Mllan e Inter-Werder Mercoledì 15: Roma-Dinamo Kiev e Ajax-Juventus E'l'ultimo atto dei Giochi di Atene: il passaggio della bandiera olimpica dalle mani del sindaco Dora Bakoyannis al collega di Pechino WangQishan

Persone citate: Baldini, Bordin, Dora Bakoyannis, Frank Shorter, Norbert Suedhaus, Placa, Stefano Baldini