Caccia all'alto rendimento senza correre rischi di Francesco Spini

Caccia all'alto rendimento senza correre rischi BONO DI MEDIA DURATA CON UNA CAPACITA' DI ONORARE IL DEBITO CHE NON DOVREBBE NASCONDERE CATTIVE SORPRESE Caccia all'alto rendimento senza correre rischi Le obbligazioni delle società che garantiscono più del 4 per cento inchiesta Francesco Spini ALLA ricerca del rendimento perduto. Quel rendimento che, se tra le pieghe dei conti correnti è chimera ormai da tanto tempo, non si riscontra nemmeno quando si guarda ai titoli di Stato. E per chi vuole rinunciare alla volatilità della Borsa la quale, dopo un annetto di buona intonazione, ci ha regalato mesi di incertezze, resta ima sola alternativa: le obbligazioni societarie. Con una lista di istruzioni per l'uso lunga così. A cominciare proprio dal rendimento. Il suo fascino è stato tra i responsabih delle catastrofi Cirio, Parmalat, Giacomelli e Argentina. Le sue contropartite sono moltissime. Offrire cedole elevate per ima società significa pagare di più il proprio debito: un non-sense che dev'essere giustificato dai tempi dilatati del prestito richiesto all'investitore, dai tassi particolarmente alti (ma non è certo il caso attuale, che vede la Bce saldamente, e qualcuno dice ancora per molto, ancorati al ZVo) o un merito di credito particolarmente a rischio. Insomma, tanto più il rendimento è alto, quanto più il rating che sinteticamente esprime - senza alcuna garanzia di precisione il grado di affidabihtà di una società è scarsino. Fatte queste premesse si può trovare qualche «boccone» interessante che può rendere all'anno anche più del 4'H). A patto che il rating sia superiore alla tripla B-, il limite oltre cui c'è il baratro (non sempre però conduce a fallimenti, sia chiaro) dei junk bond, quelli spazzatura. E a patto che l'investitore in questione sia un cassettista, ovvero che abbia intenzione di tenersi i titoli fino alla loro naturale scadenza, quando riceveranno il capitale investito e, anno dopo anno, potranno mettersi in tasca le cedole offerte da tali titoli, senza incappare nei rischi tipici (tassi e spread) che influiscono sui prezzi di realizzo anticipato. «Puntare sulle obbligazioni societarie può essere una buona idea - commenta Michele Zotta, responsabile corporate bond per l'area investimenti istituzionali di - Generali Asset Management Sgr -. Certo, in questo momento gli spread (il differenziale con i titoli di Stato) sono compressi, ma se l'investitore è cassettista si possono trovare titoli a tasso fisso con durata residua intomo ai 7-10 anni che offrono tassi attorno al 4'ib. Con scadenze più brevi c'è poca alternativa: o si scommette su società con un maggior rischio di credito o bisogna accontentarsi di rendimenti inferiori». Giova, in questi casi, la diversificazione. «Sui corporate il risulta¬ to è asimmetrico : se tutto va bene significa avere un rendimento sicuro, ma se va male la perdita può arrivare all'80%. Diversificando si minimizza il rischio del singolo fallimento societario». Già, ma costruirsi un giardinetto non è semplice. «È uno dei settori dove procedere con il «fai a te» è come maneggiare dinamite - dice Gianluca Ferretti, direttore investimenti obbligazionari di Bipiemme Gestioni Sgr -: può andare bene, ma è proprio tra le classi di attività in cui il risparmio gestito crea valore aggiunto. I motivi sono prettamente matematici. Un risparmiatore può acquistare 3-4 coiporate, un fondo come minimo ne ha in portafoglio 30, ma in media ne ha 50 o 60. Se fallisce una società, per un fondo è come se si rompesse il vetro di una finestra. Per un investitore è come se crollasse metà dell'edificio». Ma per il signor Rossi accedere al mercato delle emissioni corporate può essere arduo. «Soprattutto negli ultimi tempi, complice una lettura restrittiva della normativa, abbondano i titoji con un tagho minimo da 50 e 100 mila euro, inarrivabili se non per alcuni investitori private». È il caso dell'ultima emissione di Autostrade, di cui hanno beneficiato solo gli istituzionali. Ma i problemi non finiscono qui. «Sul punto della trasparenza - spiega Massimo Cavalli, gestore obbligazionario corporate di Ras Asset Management - è una classe di attività che deve ancora fare molta strada. Sul Mot di Piazza Affari sono quotati pochissimi titoli, la maggior parte hanno una presenza formale sulla borsa del Lussemburgo». H prezzo, quello vero, lo fanno gli intermediari attraverso scambi che in gergo sono chiamati «over the couter». Non sempre, poi, è facile reperire un titolo. Ultimamente, capita addirittura che sia la banca stessa a bloccare le velleità d'investimento dell'investitore allo sportello: «Spiacenti, il titolo non glielo vendiamo». Per tacer dei costi che spesso abbattono senza pietà il rendimento lordo allettante. Variano da banca a banca, dipendono dai rapporti intrattenuti col singolo cliente: anche solo il differenziale applicato tra prezzo d'acquisto e vendita può variare dallo 0,25 all'1%. Fin qui le difficoltà. Entrando nel merito delle scelte d'investimento i gestori concordano nelle preferenze. Davanti a tutti telefonici e utility, con qualche leggera digressione sui titoli subordinati delle banche «anche se spesso sono di difficile comprensione da parte degli investitori», avverte Cavalh. Il rating considerato è nella parte bassa (ma non al limite, che è tripla B- di S&P) dell'investment grade (i titoli relativamente sicuri), il tagho minimo è di mille euro, la scadenza attorno al 2010 e anche prima, tanto per non inchiodare il portafoglio in durate bibliche. Spuntano così emissioni (si guardi la tabella nella pagina) di Telecom Italia, France Telecom e Deutsche Telekom. «Sono storie di ristrutturazione e calo del debito. Possiamo considerarli business maturi che generano cassa», sintetizza Zotta. Altro cavallo su cui puntare, secondo i money manager, sono altre società produttrici di cassa e dai ricavi stabili, come le utility: Aem Milano, Edison («la presenza di Edf che scalpita per comprarsela è di per sé una mezza garanzia, nel frattempo i conti della società siano migliorati sensibilmente», dice Ferretti), con qualcosa di straniero come RWE, una specie di Enel tedesca. Tutti sopra, o molto vicino, al 40/» lordo annuo di rendimento. Nel contempo il BTp con scadenza 2010 rende circa il 3,699*1. Un po' di rischio per lo O^O1)*) in più: andando oltre ci si avvicina pericolosamente alle slot machines. La proposta dei gestori: «Meglio i settori con flussi di cassa certi o prevedibili» Tra i preferiti ci sono telefonici e utility da conservare fino a scadenza Controindicazioni: alti costi che possono abbattere i guadagni, una negoziazione non sempre trasparente e soglie di ingresso elevate che limitano i piccoli risparmiatori il i ■iniiiir il M 11 hi l iiliiiiw li « i inni w ■iinnimii in li i n—i i «i iiiiiMmiiiii.iii—iiiiiiMiwim—ili—imMiimimiMMiiiMMiiiwiiiM TRANQUILLI ASPETTANDO UNA RICCA CEDOLA EMITTENTE 1AEM Milano Deutsche Telekom '^betrtsdreTtìekom SCADENZA K Ottóbre 2013 ^ Lugjl(o2Q11 K Maggio 20.12 ^ OiawBbre2010 * «/!aggio2011 ■- Dicembre 2009 ^ Novembre 2010 m Franca Telecom France Telecom Olh/ettì-Telecom Italia f'^to^xm RWE ^ Ottobre 2012 nltaBa Kl«tìbrak)2012 ^ Novembre 2010 ■ITI BANCARI SUBORDINATI lan^banda > Febbraio 2010 SnSBanca Intesa y 20140 mm tràearv LA SCALA DI VALUTAZIONE DI STANDARD ft POORS CEDOLA 4,8750/» 7^125^ fi,125yo 5,125% 4,1250Z« 7% 6,6250/!) 6,575^0 6,1250/0 6,250Zo 4,375«K. ^^875*^ 5,6594 QUOTAZIONE 102,50 115 10460 100,74 114.09 ^12,69 110 112,98 11&64 102,18 : . Fonte: BLOOW1EERG RENDIMENTO ANNUO IRATING DI STANDARD t POOR'S 4,53 0Zo 4,53»^ 4,450/0 427«H» 40Zo 40/0 4,2^ 4,2^, 4^1,K» 3,97*Ì4 A BfiB-i- BBB+ BBB+ A+ BBB+ W-t "BBB-tA+ 8BB+ A rfxx ■■i OOO Estremamente alta QQ Moitoalta o Aita, forse intaccabile da awerse condizioni di mercato fò ITI IT) Buona, intaccabile scio w W in awerse situazioni Sufficiente, presenta valori positivi, ma è facilmente vulnerabile in awerse condizioni di mercato Debole, in una situazione difficile faticherebbe a onorare i propri impegni ^^ Debolissima, potrebbe essere Qf Qp (jy solvibile solo in favorevoli condizioni dì mercato Estremamente bassa, A A verosimilmente incapace di W' far fronte ai propri impegni Soggetta ad una sorta di (Tk amministrazione controllata (reguiary supervision) 0O Senza voto (Notrated) 1 ^09,15 t*) Con possibilità di richiamo nel maggio 2009 V RENDIMENTO COMPOSTO LORDO I E' là cedola attualizzata al prezzo ovvero I quanto rende all'anno l'obbligazione f ai prezzo attuale di acquisto e RATING Giudizio sulla capacità di una società I di rimborsare i propri debiti ..y' (capitale più interessi) 3., STANDARD 8. POOR'S E' una delle società di rating /più prestigiose del mondo O I rating sui lungo periodo possono essere seguiti dai segni * o - I segni indicano che un evento futuro e prevedibile potrebbe causare una valutazione migliore W o peggiore (-) 4 CEDOLA | Interesse pagato annualmente J al possessore del titolo obbligazionario

Persone citate: Aita, Ferretti, France Telecom, Giacomelli, Gianluca Ferretti, La Scala, Massimo Cavalli, Michele Zotta, Zotta

Luoghi citati: Bono, Italia, Lussemburgo, Milano