Il piacere della contaminazione

Il piacere della contaminazione Il piacere della contaminazione Alla ricerca di sentieri diversi dal solito I cammini di Settembre Musica sono numerosi e a volte impensati. Il colmo della sorpresa in questa edizione arriva proprio alla fine, anzi fuori tempo massimo per rispettare il nome del Festival, visto che saremo già in ottobre. E' ima lettura omerica progettata da Alessandro Baricco, che in tre serate proporrà 1'«Iliade» in ima versione rielaborata e convertita in una ventina di monologhi: in tutto 12 ore da trascorrere al Lingotto venerdì 1 (ore 20, canti 1-8), sabato 2 (ore 20, canti 9-16), domenica 3 (ore 17, canti 17-24) ottobre. La narrazione impegnerà in prima persona Baricco e un folto gruppo di attori e scrittori, che in rigoroso ordine alfabetico sono: Giorgio Albertazzi, Stefano Benni, Michele Di Mauro, Mariella Fabbris, Pierfrancesco Favino, Carolina Felline, Simone Gandolfo, Elio Germano, Edoardo Nesi, Paolo Rossi, Fabrizia Sacchi, Sandro Veronesi. E la musica, si dirà? C'è: anzi è un progetto musicale di Giovanni Solhma, con il violoncello e musica registrata, il quale darà il suo marchio sonoro a uno spettacolo basato su una scena essenziale, costumi appena accennati, uno schermo e il primo piano del lettore. Ma il gusto della diversità e della contaminazione marezzerà di vivide tinte tutto il calendario del Festival. Intanto, il 4 e 5 settembre, ecco le ultime due propaggini di Gong, che già fin da inizio agosto al Borgo Medievale del Valentino avrà convogliato significativi esempi di tradizione popolare: la conclusione è alla sarda (Totore Chessa. Franca Masu, Elena Ledda). A livello di vera sublimazione artistica è il viaggio nella canzone colta napoletana che verrà offerto da Beppe Barra tra passato e futuro, opera buffa e canzone moderna, rock e barocco. Uno spettacolo che merita la cornice del Teatro Regio, dove si svolgerà appunto mercoledì 8 settembre. Si tiene invece in Conservatorio (l'il) «L'Oriente Immaginarin» JTìtnpanfiB inrrmt.rn fra nm. sicisti tedeschi, strumentisti turchi e danzatori dervisci: più contaminazione di così. La stessa sera si tira tardi (dalle 23) al Teatro Colosseo con la fisarmonica di Richard Galliano in un mix tra valse musette, tango, jazz e quant'altro. «Kronomakia», ovvero «Battaglia del tempo», mescola varie epoche, in una sarabanda di tammurriate, tarantelle, cantigas: l'Ensemble Micrologus e l'Art Ensemble of Seccavo di Daniele Sepe sfoderano cose curiose tipo vielle, ciaramelle, lire calabresi, flauti doppi e diritti, percussioni inusitate e persino fischi, martedì 14 sera in Conservatorio. Anche il Piemonte ha un patrimonio da esaltare: ci pensa sabato 18 il Coro Bajolese di Amerigo Vigliermo con «Salve, salve al nòst bel circol», a cura di Emilio Jona, con un'antologia di cantate operaie nei borghi cittadini nel primo Novecento, uno spaccato storico-sociale. Perfettamente intonata è la sede dello spettacolo, la Casa di Carità Arti e Mestieri. Due nomi sommi svettano in un cartellone così ricco e vario: Paolo Conte e Ute Lemper. Due serate (il 22 e il 23 settembre) vedranno l'avvocato astigiano più famoso del mondo sul palcoscenico del Lingotto; lo stesso che la grande cantante tedesca calcherà il 24. Entrambi, ovviamente, si avvarranno di strumentisti dalla provata sensibilità ed esperienza. Da ricordare poi «Il suonatore Jones», rilettura di canzoni di Fabrizio De André da parte del suo concittadino genovese Vittorio De Scalzi al Colosseo (il 4 alle 23,30). Iljazz d'alta classe è anch'esso presente, con un concerto al Lingotto diviso in due parti (alle 17 e alle 21): con il duo formato da Enrico Bava alla tromba e Stefano Bollani al pianoforte suonano prima il Francesco Cafìso Quartetto e il pianista Bay Bryant e dopo il Tania Maria Quartet. Fa capitolo a sé «Pulse Shadows» del compositore inglese Harrison Birtwistle. E' un lavoro nato un po' per volta in 15 anni; il cui sottotitolo «Meditazioni su Paul Celan» ne enuncia l'ispirazione al poeta romeno di lingua tedesca dalla vita travagliata e morto suicida nel 1970 neUe acque della Senna a Parigi. Gli interpreti, il 16 alle 21 in Conservatorio, saranno il Quartetto Arditti e il Nash Ensemble (direttore Diego Masson, soprano Claron McFadden). Il concerto sarà preceduto in mattinata da un convegno intemazionale su Celan e Birtwistle, che significativamente si terrà al Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. Di tinta classica ma annoverabile sicuramente alle stranezze è «Threnodia», suddivisa in Sinfonia 1 e Sinfonia 2. Detta così, l'originalità non si vede: il fatto è che quest'opera, di Daniele Lombardi, è scritta per 21 pianoforti ed esige un direttore, che nell'occasione sarà Antonio Ballista. Data l'esigenza di spazi e di sonorità, si è scelta come sede del concerto, domenica 12 alle 17, piazza Castello. Dulcis in fundo, il mondo ricco di meraviglie delle arti coreografiche. La collaborazione tra Settembre Musica e Torino Danza dà risultati altissimi. E difatti già il 5 arrivano un mostro sacro come Marcel Marceau e la Nouvelle Compagnie de Mimodrame: al Carignano (ore 17) si assisterà a uno spettacolo diviso in una prima parte dedicata al tipico repertorio solistico e in una seconda con tre favole in forma di mimodramma, altrettanti omaggi al Giappone antico, all'Italia romantica ed alla Cina. Replica lunedì 6 alle ore 21. Dal 16 settembre al 3 ottobre si intreccia al Teatro Nuovo la programmazione del Festival musicale con Focus 5 - Musica del Corpo: esplorazione di esperienze fondamentali della danza moderna e contemporanea, caratterizzate da un legame indissolubile con la musica. Il 16 e il 17 alle 21 è di scena il Ballet National de Marseille. Si parte, noblesse oblige, dalla coreografia di George Palanchine per il «Violin Concerto» di Stravinskij, si passa a quella di William Forsythe per «Approximate Sonata» di Thom Willems e si approda a quella, in prima italiana, di Tero Saarinen che raccoglie nel titolo «The Captain» musiche di Calne, Kobayashi, Satie e Wagner. Un bel salto storico all'indietro, ed ecco Bach, fonte d'ispirazione di «Que Ma Jole Demeure» presentato dalla Compagnie Fètes Galantes il 23 e il 24. Con particolare attenzione ai Concerti Brandeburghesi n. 2,3 e 6, Beatrice Massin ha lavorato da par suo e il successo è garantito. Infine in ottobre, il 2 e il 3, via libera al minimalismo con «Dance», che nel 1979 segnò la collaborazione della coreografa Lucinda Chllds con il compositore Philip Glass e lo scenografo Sol LeWitt, e a «Chamber Symphony» in cui la Chllds si avvale della musica di John Adams. La realizzazione è del Ballet de l'Opera National du Bhin. Il trombettista Enrico Rava si esibirà in duo con il pianista Stefano Bollani Paolo Conte, l'avvocato astigiano più famoso del mondo, terrà spettacolo in due serate, il 22 e il 23 settembre C'è molta attesa di riassaporare l'alta classe interpretativa di Ute Lemper L'arte del mimo ha un inarrivabile protagonista in Marcel Marceau Un bel viaggio nella canzone colta napoletana in compagnia di Peppe Barra

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