El Guerrouj, un fantastico bis di Giorgio Barberis

El Guerrouj, un fantastico bis LA GIORNATA CONCLUSIVA DI GARE ALLO STADIO OLIMPICO OFFRE UN'ALTRA GRANDE RECITA DEL MAROCCHINO, CHE BATTE NEI 5000 BEKELE, IL RE DE110.000 El Guerrouj, un fantastico bis Kipketer negli 800 perde l'ultima occasione Giorgio Barberis inviato ad ATENE Inshallah. Se Dio vuole. E Dio ha voluto; Hicham El Guerrouj entra nella storia degli eletti, e non solo dell'Olimpiade, ripetendo la doppietta che unicamente il mitico finlandese Paavo Nurmi, nel 1924, aveva ottenuto vìncendo i 1500 e i 5000. Altri tempi, quelli. Pensale che Nurmi quell'impresa riusei a compierla lo stesso giorno, addirittura nel giro di 50 minuti. Oggi invece anche i quattro giorni intercorsi tra le due finali sono poca cosa per recuperare, tanto più che in mezzo si è corsa una batteria e il marocchino aveva nelle gambe pure le due eliminatorie dei 1500, E poi ce da rendere onore al valore dei battuti, da Kenenisa Bekele al quale i 10.000 della prima sera hanno tolto indubbiamente smalto, a Eliud Kipchoge, il giustiziere di Parigi 2003, al quale non è riuscito il bis. Campioni grandi, anche loro. Specie l'etiope che a 22 anni ha già una bacheca piena di allori e di primati. El Guerrouj è slato magistrale nell'interpretazione della gara, specie nell'intuire che lo sprint di Bekele dopo cjuei fantastici 500 metri finali dei 10.000 non avrebbe potuto essere cosi brillante, e al tempo stesso che Kipchoge non aveva più dalla sua il fattore sorpresa che aveva favorito il suo successo iridato. Per questo ha lasciato agli altri il compito di far la gara, limitandosi a controllare. Più tardi si arrivava allo sprint e più crescevano le sue possibUilà. E cosi è stato. Basta un'occhiata al tempo finale (13'14"39) per capire che si è andato a spasso, addirittura con un primo chilometro in quasi 3' (2'58"46) con Bekele avanti a tutti ma senza minimamente forzare. L'etiope Gebremarian e il keniano Chebii (finché una chiodala non Iha messo fuori gioco) poi rilevalo da Kipchoge, hanno solo parzialmente ravvivato l'andatura. E quando ai 250 finali Bekele ha lancialo la volala, El Guerrouj gli è andato dietro con facilità per superarlo ai 50 e vincere a braccia alzate. E' slata l'apoteosi del campione che ha riscosso tutti i suoi credili con la fortuna, di un fuoriclasse che per i nostri nipoti diventerà un mito. «Dedico questa vittoria al popolo marocchino, al mondo arabo e musulmano», sono stale le prime parole di Hicham, che prima del via si era segnalo secondo il rito della sua religione. La gioia dell'oro olimpico è invece definitivamente negata a Wilson Kipketer, terzo negli 800 vinti da Yuriy Borzakowskiy, il russo che da anni sta melodicamente programmando questa Olimpiade secondo i dettami e il credo del suo allenatore, Vyecheslav Evslralov, che teorizza la gara perfetta in due giri corsi alla slessa andatura. Ed è questo che Yuriy, ribattezzato nonostante la pelle lattea il «keniano nato a 20 km da Mosca», ha fallo con ammirevole disciplina, precedendo poi al traguardo Mulaudzi e appunto Kipketer, appannatosi nei 30 metri finali. Solo quinto Bungei, sul quale si spendevano molti pronostici, e settimo Said Guemi, iridato di Parigi, a conferma dell'equilibrio e delTìncertezza che ha accompagnato questa gara. L'oro è sfuggito anche alla sudafricana Hestrie Gioele nel salto in alto che ha laureato Yelena Slesarenko, la russa già protagonista iridala dell'inverno indoor, arrampicatasi oltre i 2,06, che è cresciuta nella scuola di Volgograd, la stessa in cui si allenano e si perfezionano le altre «regine» del salto con l'asta Yelena Isinbayeva e di quelli in estensione, Tatyana Lebedeva. Con meno clamore di El Guerrouj, hanno fatto doppietta anche la britannica Kelly Holmes, che al titolo degli 800 ha aggiunto quello dei 1500, ripetendo l'impresa riuscita a Tatyana Kazankina (Montreal) e a Svellana Masterkova (Atlanta), e il quattrocentista statunitense Jeremy Wariner, grazie alla staffetta del miglio. Per i britannici poi la festa è slata doppia perché, complici gli sciagurati cambi del quartetto Usa, hanno anche conquistato il successo nella staffetta 4x100, riscattando così prove individuali piuttosto deludenti. La 4x100 degli Stati Uniti regala agli inglesi un titolo sicuro cambiando male Perfetta invece la 4x400 che domina tutti i rivali La russa Slesarenko sale fino a 2,06 nell'alto e batte la favorita Cloete Doppietta della Holmes: dopo gii 800 vince i 1500 El Guerrouj raggiante dopo la doppietta realizzata sui 1500 e i 5000,80 anni dopo Paavo Nurmi

Luoghi citati: Atene, Atlanta, El Guerrouj, Mosca, Parigi, Stati Uniti, Svellana Masterkova