Trattativa finale per salvare Alitalia

Trattativa finale per salvare Alitalia DOMANI DOPO LA RIUNIONE DEL CDA DELLA COMPAGNIA RIPARTE IL CONFRONTO SINDACALE. SACCONI: POSSIBILE FALLIMENTO Trattativa finale per salvare Alitalia il governo: si raggiunge un'intesa o si va al commissariamento ROMA I giorni per 0 futuro di Alitalia sono contati. «L'accordo è l'ultima chance. O lo si trova, o si va al commissariamento», ha ribadito ieri il viceministro di An Adolfo Urso. Ancora più pessimista il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi, sul cui tavolo potrebbe piombare la grana degli esuberi di circa seimila dipendenti della compagnia di bandiera: «Se non si avvia velocemente la ristrutturazione il timore è quello del fallimento». La linea del governo e del numero uno Giancarlo Cimoli è chiara: se entro la metà di settembre non ci sarà il via libera al piano di ristrutturazione non verrà attivato il prestito ponte da 400 milioni chiesto a Dresdner Bank. «Siamo con le spalle al muro», dice laconicamente una fonte sindacale alla vigilia del round finale dì trattativa sul nuovo contratto dì piloti e assistenti che ripartirà lunedì dopo il consìglio di amministrazione che delibererà la riduzione del capitale sociale per perdite (lo impone il rosso del 2003). In extremis il personale navigante tenterà di trattare con Cimoli sui recuperi dì produttività, uno dei punti più qualificanti del piano - circa 230 milioni di euro di risparmi - ma considerati troppo gravosi dai sindacati. Una delle proposte che formuleranno i piloti è sui costi dei cosiddetti «passaggi macchina», cioè le spese che sostiene l'azienda per addestrarli a un velivolo diverso. «Ci sono casi di passaggi dopo appena un anno dì servìzio», spiega un sindacalista. Secondo le stime delle sigle si potrebbero ottenere risparmi dell'ordine dì 20-25 milioni dì euro all'anno. Gli assistenti voghono invece discutere dei circa 1500 trasferimenti chiesti a Milano per abbattere i costi dì spostamento. La convinzione di hostess e steward è che sì possano ottenere altrettanti risparmi con accorgimenti diversi. Dettagli a parte, ormai tutte le sigle, anche quelle più ostili al piano di risanamento, sì stanno convincendo che per restare in vita l'azienda dovrà bere un amaro cahce. Durante la settimana, rivela una fonte sindacale, l'ex ad di Ferrovìe dovrebbe affrontare la questione in un vertice con ì leader delle confederazioni Epifani. Pezzetta e Angeletti. Nel piano di Cimoli non sì parla mai esplicitamente dì esuberi, ma nei giorni scorsi è trapelata l'ipotesi della rapida uscita dal perimetro aziendale di oltre seimila persone, soprattutto personale di terra. Fra uscite volontarie, pensionamenti e vendita dì asset Alitalia dovrebbe fare a meno di circa mille fra piloti e assistenti di volo e cinquemila dipendenti di terra. Ci dovrebbe essere la cessione dell'handling (per Alitalia Airport si era fatta avanti la tedesca Fraport) e dei servizi informatici (in questo ca¬ so si era fatta avanti la Ibm). Ci sono poi Atitech e Alitalia Maintenance, per ì quali in un primo tempo ci potrebbe essere la cessione dì una quota del 40IJ6 a Fìntecna e Finmeccanica. A meno di rotture o di cambiamenti di rotta all'interno del governo (la lobby trasversale «romana» e parte di An scalpitano), il via libera al piano da parte dei sindacati è condizionato alla costituzione dì due società («Az Fly» e «Az Service») alle quali farebbe capo una holding che permetterebbe alla compagnia, almeno simbolicamente, dì continuare a mantenere l'unitarietà aziendale. In realtà, alla fine del percorso, la nuova Alitalia sarà tutta in Az Fly, società che secondo una fonte sindacale al massimo conterrà la metà dei 22 mila dipendenti di oggi, [a.ba.] I sindacati: «Abbiamo le spalle al muro» Possibile un vertice traCimolieCgil-Cisl-Uil IL PIANO DI CIMOLI •PréstltOi3ortté di 400 miliohi per superare l'emergenza a Separazione di Alitalia in due società, Az Fly e Az Service ■Cessione di azioni per far scendere la quota dello StatoinÀzRy sotto il! e aumento di capitale ; con ingressa di .i i investitori industriali a Ingresso d« ^aÉtnarl; cort quote di maggioranza in Az Seryice e cessione inoùt- ;- sourcing di mòli a Modello di impiego per piloti e assistenti di volo sulla base delle norme europee die delimitano il numero degli equipaggi ■ Nuova struttura di retribuzione per superare gli "scalini* di ore di volo, valorizzare le presenze e omogeneizzare le diarie a Bilanciare le basi di armamento localizzando più dipendenti fuori da Roma e ricorrendo a un sistema "multibase" che consenta al personale navigante il ritorno a casa evitando costosi pernottamenti in albergo H Modificare i turni di reperibilità e gestire con maggior flessibilità le ore di recupero (riposi Boi) generate da anomalie operative ■ Eliminare il giorno di "Indisposizione mensile" per le hostess ■Adottare su alcune tratte il modello "low cost" I NUMERI AUlAtlA LE CIFRE DELLA COMPAGNIA AEREA 55.000 IL RECORD ^ Perdite^ giornalieri V

Persone citate: Adolfo Urso, Angeletti, Cimoli, Epifani, Giancarlo Cimoli, Maurizio Sacconi, Modello, Pezzetta

Luoghi citati: Milano, Roma