Lobby proporzionale da Terza Repubblica

Lobby proporzionale da Terza Repubblica «SOCIETÀ' APERTA» PREPARA UN CONVEGNO Lobby proporzionale da Terza Repubblica ROMA Qualcuno pensa che la Seconda Repubblica non sia mai neanche nata. Eppure c'è già chi la dà per morta e intende sostituirla con la Terza. E' l'ambizioso obiettivo di un gruppo di intellettuali dai solidi contatti che sta organizzando un convegno per la ripresa estiva su un tema provocatorio. Il gruppo si chiama «Società aperta», opera soprattutto su Internet - con una newsletter dal sito www.societa-aperta.org - e si è già presentato con convegni bipartisan e paginate uscite recentemente sul «Foglio» di Ferrara e sul «Riformista» di Polito. Per il 16 settembre a Roma hanno pronto il titolo del nuovo incontro, «Scriviamo le regole della Terza Repubblica», con l'obiettivo dichiarato di far nascere nuove convergenze per una riforma elettorale proporzionale. Ad animare il gruppo è un noto editorialista economico, con un passato «lamalfiano» (nel senso di Ugo, non del figlio Giorgio), Enrico Cisnetto, attorno al quale ruota una pattuglia di ex repubblicani, come l'artefice della legge Mammì sulle tv, Davide Giacalone. Con «Società aperta» predicano un pessimismo cosmico sulla situazione politica ed economica italiana, legando il «rischio declino» del Paese al «bipolarismo all'italiana» originato da una «legge elettorale bastarda» che produce stabilità - è la loro analisi - ma non governabilità. Dispensando critiche sia alla «stagione berlusconiana» sia alla sua alternativa del centrosinistra, in cui la componente riformista appare loro troppo timida e condizionata da quella «demagogico-populista», il gruppo di Cisnetto propone un sistema elettorale proporzionale di tipo tedesco, con sbarramento e sfiducia eostruttiva, «che permetta una scelta più chiara e consapevole agli elettori e un'azione di governo più efficace». Cisnetto non nega di avere attenzioni nel mondo economico - «dalle parti delle varie "conf", come Confindustria, Confcommercio o Confcooperative» - e in quello pohtico - «prima della campagna elettorale avevamo messo insieme gente come Bersani, Letta, Pollini e Alemanno in seminari chiusi» - ma non vuole essere considerato un referente di Antonio Fazio, tanto che si era parlato di un «tentativo di dar vita al partito del Governatore della Banca d'Italia» rispetto alle sue prime iniziative. «Siamo un movimento d'opinione politico spiega il giornalista -, abbiamo lavorato con Pagnoncelli e con molti docenti per esaminare i risultati delle Europee». Obiettivo? «Trovare consensi alla nostra proposta, fuori e dentro il Parlamento: ha presente l'operazione di Segni dieci anni che sfociò nell'ubriacatura maggioritaria? Bisogna partire da là per superarla con una terza fase». Ig.pa.]

Persone citate: Alemanno, Antonio Fazio, Bersani, Cisnetto, Davide Giacalone, Enrico Cisnetto, Letta, Mammì, Pagnoncelli, Pollini

Luoghi citati: Ferrara, Roma