Esplose le bombe tedesche conservate dal ghiacciaio

Esplose le bombe tedesche conservate dal ghiacciaio CERESOLE INTERVENTO DEGLI ARTIFICIERI DI CREMONA Esplose le bombe tedesche conservate dal ghiacciaio Le bombe erano rimaste custodite nel ventre del ghiacciaio per più di mezzo secolo. Un anno fa, era stata una guida alpina di Ceresole Reale, Franco Rolando, a scoprire che la «Losa» aveva restituito parte dell'arsenale che i tedeschi, nell'inverno tra il '44 e il '45 adoperavano dal fortino del colle della Vacca per fermare americani e partigiam diretti in Francia. Una volta ritrovate, le bombe a mano e da mortaio sono rimaste U, a tremila metri di altezza, in attesa di essere disinnescate. L'altro ieri le hanno fatte brillare gli artificieri del decimo Reggimento^ Genio Guastatori di Cremona. E durato tutto un'ora, non di più, sotto gh occhi del guardaparco del Gran Paradiso Valerio Bertoglio, mentre l'ehcottero della Protezione civile e i carabinieri di Locana erano fermi più a valle, in locabtà Serrù, in attesa di notizie. Sette bombe da mortaio da 80 millimetri e una bomba a mano a bastone B235, tutte di fabbricazione tedesca: era quanto rimasto del fortino della Webrmacht, un avamposto strategico per i nazisti che il tempo si è portato via. Soltanto grazie allo scioglimento costante del ghiacciaio della Losa (un fenomeno che interessa tutto il Gran Paradiso ed è tenuto sotto controllo dai guardaparco e dai ricercatori scientifici) sono tornate alla luce queste testimonianze dei tragici giomi della Resistenza. Il colle della Vacca, citato ampiamente ne «La strada dei cannoni», il libro di Marco Bogbone che si riferisce alle strade militari delle Alpi, presto rientrerà nella mappa dei fortini e degb avamposti di battagba (quello del lago dell'Agnel è ancora visibile) che stanno preparando gb «Amici del Gran Paradiso» nell'ambito di «Memoria delle Alpi». [a. bai.)

Persone citate: Franco Rolando, Losa, Valerio Bertoglio

Luoghi citati: Ceresole Reale, Cremona, Francia, Locana