«La compagnia italiana? E' meglio di molte rivali» di Francesco Spini

«La compagnia italiana? E' meglio di molte rivali» RYANAIR: IL PROBLEMA E' L'ASSENTEISMO «La compagnia italiana? E' meglio di molte rivali» Francesco Spini MILANO Siete su un volo Alitalia? Nell'88,9% dei casi atterrerete in orario. Meglio di voi in Europa farà solo Ryanair, terza compagnia in Europa e prima tra le «low cost», che spacca il minuto nel 91,50Zo dei casi, ma con Air France (87,90Zo), Lufthansa (85,60Zo), Sas (85,507o) e, ancora peggio, con British Airways, che è in orario solo nel 77,707o dei voli, atterrete ancora più tardi. Anche in biglietteria, se alla Ryanair in media a giugno richiedevano 40 euro (39 a luglio) in Alitalia il salasso, con i suoi 183 euro di media, è maggiore rispetto ad altre «no frDls» e a Iberia, ma competitivo sui 216 euro di Air France, sui 225 di Lufthansa e sui 268 di British Airways. I dati, relativi a giugno (ma a luglio le cose sono rimaste sostanzialmente invariate) li fornisce Ryanair. La stessa ci fa scoprire che la compagnia della Magliana non è messa male nemmeno sul fronte delle perdite dei bagagh. D'accordo, Ryanair è sempre la numero uno, con 0,64 valigie perse ogni mille passeggeri. Ma Alitalia segue a ruota, con 11,7, ultima invece è British Airways con 20,3 perdite. Per Alitalia, quindi, è un ritratto di rispetto, che continua anche con i tassi di riempimento degli aeromobìli: dietro Ryanair (99,80Zo), ma pur sempre con il 99,40Zo. Dove pecca, allora, la compagnia italiana? Ad esempio nella produttività: Ryanair utilizza un impiegato peroni 10.050 passeggeri, Alitalia invece ogni 959, con un gap rispetto alla «low cost» del 9480Zo. Ma peggio ancora fa British Airways, dove c'è un addetto per ogni 758 passeggeri. Numeri che hanno contribuito a orientare l'amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli, a inseguire il modello a basso costo. «E difficile per una compagnia di bandiera trasformarsi in una "low La regineta basso cogiudica scil diktat desul costo de lancia nsconti perda Orio a a dei voli sto ndaloso l'Enac ei biglietti ovi chi parte Serio cost" - frena la responsabile marketing europea di Ryanair, Sinead Finn - perché dovrebbe iniziare a pensare come una "low cost". Dovrebbe chiudere la compagnia e riaprirne un'altra con personale nuovo». Alitalia, ricorda, ha un assenteismo di circa 2200 dipendenti: «Noi, proprio con un personale di 2200 unità, facciamo volare più persone di loro», (di punto - le fa eco il collega per l'Italia, Peter Sherrard - è che quando le compagnie hanno provato a improvvisarsi "low cost" non hanno saputo tenere un rigore nella gestione, ma hanno commesso errori allucinanti». Loro, quelli di Ryanair, raccontano la loro filosofia. «Il970Zo dei biglietti li vendiamo via Internet, i nostri nuovi aerei li abbiamo acquistati ai prezzi piùbassi, dopo l'I 1 settembre, i prossimi sedili saranno di cuoio, più resistenti e più facili da pulire». Dettagh. «Ma puntiamo molto anche sulla scelta degli scali prosegue Sherrard -. Sceghendo gli aeroporti minori, abbattiamo radicalmente i costi, offriamo tariffe migUori, copriamo più tratte». Il petrolio? La compagnia subirà un impatto sui conti da 40 milioni di euro, «anche se abbiamo acquistato carburante a prezzo fisso fino a ottobre, poi puntiamo su una discesa del greggio». Tanto per non farsi mancare nulla, entro Natale Ryanair (che punta a raggiungere entro l'anno quota 27,5 milioni di passeggeri in Europa) aprirà una nuova rotta itahana. «E fino al 2 settembre apphcheremo il 500Zo di sconto su tutte le tratte coperte da Orio al Serio». Quasi una risposta all'Enac intervenuta nei giorni scorsi presso 40 compagnie chiedendo loro di alzare i prezzi su alcune tratte ai livelli di Alitalia. «È scandoloso - dice Sherrard -. La mossa ha l'effetto di rendere perversa la concorrenza sul mercato italiano. Sarebbe ancora più grave se ciò avesse l'avallo dell'Ue». t La reginetta dei voli a basso costo giudica scandaloso il diktat dell'Enac sul costo dei biglietti e lancia nuovi sconti per chi parte da Orio al Serio LA SFIDA DEI SERVIZI s H^n'r'" 'fw:E;RYANAm ir^s néciTtu*"* LFTARIFFE V0U BAGAGLI valJ^e medio INORARIO SMARRITI WLUKfc Mtuiu % DELLE PARTENZE PER 1000 IMBARCHI iE !|||B: Sj! 2 | ALITALIA 88,9 ALITALIA 11,7 3| J 6 ALITALIA 183 7 - ' liiliiiEiiiB^^M-'

Persone citate: Giancarlo Cimoli, Magliana, Peter Sherrard, Sherrard

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Orio Al Serio