Vestiti di sughero e diete per mucche Invenzioni d'Italia

Vestiti di sughero e diete per mucche Invenzioni d'Italia OGNI ANNO 59 MILA NUOVI BREVETTI Vestiti di sughero e diete per mucche Invenzioni d'Italia Milano capitale della creatività, davanti a Roma e Torino Depositare un'idea costa 700 euro, molti rinunciano Giorgio Levi MILANO Riciclare un rocchetto da filo, coccolare un gamberetto, mettere una mandria di mucche a dieta. A prima vista gesti del tutto inutili. Un po'come calcolare lo spessore della cellulite o trasformare una caramella toffee in un integratore di calcio. A chi serve? Forse a nessuno, almeno fino a quando non sarà dimostrato che da una mucca a dieta si ottiene latte magro. Ouello che invece è certo che queste sono alcune delle migliaia di invenzioni che ogni anno vengono depositate all'ufficio brevetti della Camera di Commercio della provincia di Milano, la vera capitale d'Italia degli inventori. Quasi il 29 per cento di tutti i brevetti italiani (più di sedicimila) è dunque milanese. Nella hit dei creativi al secondo posto c'è Roma (13,3 per cento) e al terzo Torino (8,6 per cento). Seguono a distanza con percentuali molto più modeste Bologna, Firenze e Napoh. Curiosa la posizione delle province di Enna, Nuoro e Oristano. Oui nessuno ha mai depositato un solo brevetto. Due isole senza inventori, eppure Archimede era siracusano. In Italia complessivamente i «depositari di brevetti» sono un drappello piuttosto consistente, quasi 59 mila. Ma il primo piano resta alla creatività meneghina. Milano sinonimo d'innovazione. «Il brevetto - ha detto Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio - è insieme incentivo alla diffusione dell'innovazione tecnologica e strumento per la regolazione del mercato e per la tutela della concorrenza». Inventori si nasce e si può diventare, certo la passione non basta. I costi per depositare i brevetti sono alti. Troppo per un creativo singolo, le grandi aziende investono capitali. «Certo non è un costo di poco conto - spiega Guglielmo Spettante dell'ufficio brevetti milanese - Le agevolazioni che pure offre lo stato o le camere di commercio non bastano a coprire le spese. Ci sono tasse nazionali e intemazionali». Il deposito di una invenzione può arrivare a costare più di settecento euro. E non è tutto: «Le invenzioni vanno descritte in ogni minimo particolare, completate da disegni e tradotte - aggiunge Spettante -. Ma il consesso europeo non ha ancora deciso qual è la lingua ufficiale degli inventori. Perciò non esiste a tutt'oggi un brevetto comunitario». Qualche volta però le buone invenzioni sfuggono ai massimi sistemi e si nascondono nella fantasia dei piccoli geni di provincia. L'anno scorso una sarta siciliana si è presentata al PatLib di Taormina (la convention dei brevetti) con un'idea. Trasformare i tappi di sughero in tessuto. C'è riuscita, ha convinto qualcuno ad investire nella sua piccola attività e adesso il suo tessuto sughero è diventato una discreta industria. L'ex arbitro Gabriele Cruciani di Ascoli Piceno ha però fatto di meglio. Ha inventato un sistema che stabiUsce con precisione millimetrica quando in una partita di calcio un pallone varca la linea di porta. Appena la palla è dentro il sistema comunica all'arbitro che è in rete. Se funziona davvero è difficile dirlo. Quello che è certo è che a Cruciani un posto al Processo di Biscardi non dovrebbe toglierglielo nessuno.

Persone citate: Biscardi, Carlo Sangalli, Cruciani, Gabriele Cruciani, Giorgio Levi, Guglielmo Spettante