Putin in Cecenia Strage a Grozny

Putin in Cecenia Strage a Grozny DOMENICA SI VOTA PER IL NUOVO PRESIDENTE Putin in Cecenia Strage a Grozny GROZNY Visita lampo del presidente russo Vladimir Putin in Cecenia, all'indomani di un feroce attacco della guerriglia nella capitale che ha fatto decine di morti. E a una settimana dalle elezioni presidenziali, che domenica prossima decreteranno il successore di Akhmad Kadirov, stretto alleato di Mosca nella lotta contro la guerriglia separatista islamica e per cjuesto assassinato allo stadio di Grozny lo scorso 9 maggio. Putin - che è in vacanza a Soci, sul Mar Nero - ha voluto andare sulla tomba di Kadirov, nel suo villaggio natale, nel giorno in cui il fedele alleato avrebbe compiuto 53 anni. Vestito di nero, lo sguardo triste, Putin ha deposto una corona di fiori accanto alla lapide. Al suo fianco, nel cimitero del villaggio di Tsenteroi, c'erano il figlio di Kadyrov, Ramzan - capo dei temuti servizi di sicurezza ceceni - e il ministro degli Interni ceceno. Ahi Alkhanov. Poche le parole di circostanza: «Abbiamo perso un uomo sincero, coraggioso, di valore, che non aveva altro scopo se non servire il suo popolo», ha detto il presidente. «Le siamo grati», è stata la laconica risposta del giovane Ramzan. L'ultima visita di Putin nella repubblica ribelle risale all'11 maggio, subito dopo l'assassinio di Kadirov. In quell'occasione il presidente promise di inviare una missione esplorativa di esperti economici per studiare gli interventi da attuare per ricostruire la piccola repubblica, devastata da un decennio di guerra e dalla povertà. Il presidente non aveva in programma una sosta a Grozny, ieri, e non ha mutato programma neppure alla notizia che sabato sera una stazione della polizia e alcuni seggi elettorali erano stati presi d'assalto dalla guerriglia, con scontri a fuoco durati più di due ore. Il bilancio dei morti nelle file dei soldati russi e della polizia cecena è molto incerto. Una fonte ufficiale del governo ceceno appoggiato dal Cremlino ha dichiarato che sono almeno trenta, in due quartieri diversi della capitale: sette civili e 23 uomini tra poliziotti ceceni e soldati russi. Fonti ufficiali del Ministero dell'Interno ceceno hanno invece dichiarato che, escludendo le perdite tra i ribelli, sono morti almeno trenta poliziotti e undici civili. Bilancio ancora diverso dal portavoce della forza militare russa in Cecenia: i morti sarebbero 12, tra militari russi e polizia cecena; almeno 18 i miliziani e sedici le vittime civili. Arrestata anche una dozzina di ribelli. [e. st.J

Persone citate: Alkhanov, Kadyrov, Putin, Vladimir Putin

Luoghi citati: Cecenia, Grozny, Mosca