«il mio nome è Bond Hotel Bond» di Fabio Pozzo

«il mio nome è Bond Hotel Bond» MENTRE IN INGHILTERRA NASCE UNA POLEMICA SUL PROSSIMO FILM DELLA SERIE «il mio nome è Bond Hotel Bond» Una targa identificherà i locali più cari a 007 «I clienti potranno avere ciò che ha avuto lui» Fabio Pozzo SANTA MARGHERITA LIGURE Sfatiamo un mito: se pensate che James Bond beva soltanto Vodka Martini, «shaken not stirred» (agitato, non mescolato), sbagliate di grosso. Ha anche bevuto sette Gin and Tonio, sei Americano, tre Old Fashion, due Stinger, un Negroni, ventinove Bourbon whiskey, diciassette vini rossi, cinquantuno coppe di champagne... A contare quanti e quali drink ha sorseggiato «007» sono stati due appassionati bondiani di Modena, che hanno passato al setaccio tutti i film e i romanzi, anche quelb in versione inglese, firmati da lan Fleming e dai suoi prosecutori John Gardner e Raymond Benson. Luca Bonacini e Pietro Carlo Ferrarlo, entrambi modenesi, il primo titolare del Caffè dell'Orologio e il secondo giovane professionista, non si sono però fermati qui: sono andati anche a vedere dove il loro beniamino ha ordinato da bere. E' nata così ima lista di bar, ristoranti e hotel che non è rimasta soltanto sulla carta, ma è andata a costituire un circuito molto esclusivo, quello dei «James Bond Bar». L'appartenenza al club è contrassegnata da una piccola targa, con la sagoma di Sean Connery e quella di una coppa di Vodka Martini (resta comunque il cocktail bondiano per eccellenza: James ne ha bevuti trentaquattro), che segnalerà il locale e da una spilla cui potrà fregiarsi il capo barman, al quale sarà anche consegnato il menù con i drink bondiani e i segreti della preparazione. «Vorremmo che i clienti entras- sero e chiedessero un cocktail della lista, consapevoli che nello stesso luogo e allo stesso modo li ha gustati anche 007» spiega Bonacirii. ' Drink anche particolari, come il Bullshot (con vodka e brodo), o il Pink Gin (Martini, Gin e angostura). «Sono cocktail che non usano più salvo in alcune famiglie aristocratiche e in qualche american bar di grande livello» spiega ancora Bonacini. Oppure il Vesper Martini. «E' l'unico drink inventato da James Bond. Nasce nel primo romanzo, "Casinò Boy al" ed è dedicato alla Bond girl Vesper Lynd. Si compone di due parti di gin, tre di vodka e una di Lillet blanc, un liquore francese simile al vermout». Finora sono stati selezionati una trentina di locali. A Vene¬ zia rientrano nel novero gli Hotel Cipriani, Danieli, Gritti; i Caffè Florian e Quadri, l'Harry's Bar. «Al Florian 007 va a bere un Americano, al Quadri sale al piano superiore, al Danieli si apparta in una camera con la Bond girl di turno, del Cipriani cita la cucina, all'Hary's Bar si lascerà andare allo spese...» ricorda Bonacini. «L'Hotel Cala di Volpe di Porto Cervo è quello della Lotus bianca sommergibile di "La spia che mi amava", a Cortina in "Solo per i tuoi occhi" Roger Moore scende all'Hotel Miramare e la Bond girl Carol Bouquet si fa recapitare una balestra all'Hotel Cristallo...». Domani, nel bel mezzo delle polemiche scatenate ieri da Rupert Everett sul prossimo film («Non mi hanno dato la parte sono gay», ha detto l'attore inglese) la targa di «James Bond Bar» sarà consegnata al Grand Hot^l Miramare di S. Margherita Ligure. «Gardner fa muovere 007 tra Portofino e S. Margherita e cita un grand hotel» spiega l'appassionato modenese. Andrea Fustinoni, della famiglia proprietaria del Miramare, ha accolto l'invito con entusiasmo. «E' un'idea divertente, semplice, non pom- posa, fresca. E poi il nostro albergo ha veramente ospitato Sean Connery. Mio padre, inoltre, era un grande appassionato del personaggio e lo sono anch'io. Il contesto in cui si muove James Bond, infine, è caratterizzato da stile, grandi fortune, misteri e tradimenti, tutti elementi che fanno parte della storia di un grande albergo». Il club dei «James Bond Bar» prevede anche iscrizioni d'ufficio. «Abbiamo aggiunto alcuni luoghi dove si sono fermati Fleming e gli altri due autori e alcuni locali frequentati dagli attori che hanno interpretato il personaggio di 007: all'Hotel Hassler di Roma ad esempio ha tenuto una conferenza stampa Sean Connery» prosegue nel viaggio bondiano Luca Bonacini. «E poi abbiamo selezionato altri locali dove secondo noi James Bond si sarebbe senz'altro fermato, per la loro bellezza, la loro eleganza e la professionalità dei loro barman». Entro la fine dell'anno è prevista la pubblicazione eli una guida, con saggi sull'agente segreto di Sua Maestà, racconti e ricordi di scrittori, giornalisti e registi. 07 ui»

Luoghi citati: Inghilterra, Modena, Portofino, Roma, Santa Margherita Ligure