Scontro sul nuovo Santa Croce
Scontro sul nuovo Santa Croce MONCALIERI IL CENTRO STORICO INVASO DA MANIFESTI E SLOGAN CONTRO L'AMPLIAMENTO DEL VECCHIO OSPEDALE Scontro sul nuovo Santa Croce Comunisti: no a 7 piani di cemento davanti al Castello Giuseppe Legato L'ultimo attacco, in ordine di tempo al nuovo ospedale Santa Croce di Moncalieri, si combatte a suon di manifesti. I Comunisti italiani, nei giorni scorsi, hanno invaso il centro storico con slogan che chiedono uno stop al progetto di ampliamento dell'ospedale cittadino: «No allo sbancamento della collina, no allo scempio di denaro pubblico». Gli appelh ai cittadini che campeggiano in via Santa Croce, arrivano a margine di partecipate riunioni con la cittadinanza e consultazioni pobtiche, portate avanti da Glauco Giacomelli e Natalina Brusino, per aprire uno spiragbo di discussione. I Comunisti hanno chiesto un consigho comunale aperto, poi un'udienza al sindaco, e ancora, hanno avviato una raccolta firme per portare su un tavolo di discussione numeri a supporto del loro dissenso. Hanno convinto centinaia di persone a firmare contestando tre punti precisi : «sette piani di cemento davanti al Castello, l'eliminazione di via Albini e lo sbancamento della collina per realizzare il nuovo parcheggio - incalzano nei manifesti saranno un problema per la città. Pensiamo solo ai quattro anni di lavori nel centro storico e ai disagi che porteranno agh abitante. La risposta dell'Asia, chiamata direttamente in causa, non si fa attendere: «L'ospedale scoppia - dice il direttore generale Giorgio Rabino - l'amplia- mento è improcrastinabile. E poi pensiamo che aumenteremo quantità e qualità dei servizi, mantenendo un presidio ospedahero di primo livello». «Con questo intervento - stigmatizza Rabino - non facciamo altro che rispettare un programma regionale in materia di sanità. Se i lavori non partissero, tutti i fondi che ci hanno assegnato andrebbero persi e questo non possiamo permettercelo». La protesta dei comunisti finisce per fare a pugni con due dati di fatto : il progetto definitivo è stato approvato e un pool di professionisti sta ultimando le pratiche per passare alla fase esecutiva. Traduzione? Entro pochi giorni la Regione avrà tutto il necessario per avviare le procedure per la gara d'appalto. In seconda battuta, lo stesso consigho comunale, discuterà, nella prossima assemblea di settembre, la variante al piano regolatore necessaria per l'avvio dei cantieri. I lavori - indispensabili per garantire all'utenza uno standard sanitario accettabile per i prossimi dieci anni costeranno 25 nulioni di euro, prima congelati dall'assessorato regionale e poi restituiti all'Asl 8. L'ipotesi di un nuovo maxiospedale, prospettata dai comunisti, presenta limiti economici e temporali difficili da superare nell'immediato «ma anche questo è un progetto su cui stiamo lavorando» conclude Rabino, che il 6 settembre illustrerà alla giunta il progetto definitivo del nuovo Santa Croce. I contrari: «! quattro anni di cantiere porteranno soltanto disagi ai cittadini» La replica del direttore As! 8 «Lavori improcrastinabili la struttura ormai scoppia» L'ospedale Santa Croce di Moncalieri è ormai troppo piccolo per la città ma l'ampliamento crea polemiche
Persone citate: Giorgio Rabino, Giuseppe Legato, Glauco Giacomelli, Rabino
Luoghi citati: Ampliamento Del Vecchio Ospedale, Asia, Moncalieri
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