QUALCUNO MARCIA PER NOI
QUALCUNO MARCIA PER NOI QUALCUNO MARCIA PER NOI Massimo Gramellinì N" EL Kenya dei mezzofondisti un bambino impara a correre prima che a digerire. Nell'Australia dei nuotatori assaggia l'acqua insieme all'aria che respira. Ma chi marcia nell'Italia dei marciatori, battezzata ad Atene dall'ennesimo oro olimpico della sua storia? Ci marciano in tanti, questo sì. Quanto a camminare sulle proprie gambe, e non solo in senso metaforico, è invece un esercizio lontanissimo dalle abitudini di un popolo che transita dal passeggino alla groppa di papà, e con gli armi dal motorino all'autovettura, senza praticamente mai mette-Q re piede a terra. Eppure la patria dei sedentari non smette di rivelarsi una fabbrica di fachiri dell'asfalto, cognomi che tutti conoscono anche se pochi magari li associano alla faccia giusta: Frigerio, Dordoni, Pamich, Damilano e da ieri mattina Ivano Brugnetti. Uno di quei lombardoni ottimisti che riescono a sopravvivere al proprio destino, scorgendo dietro una porta che si chiude il nuovo orizzonte che si apre. Dato per finito nella sua specialità, la 50 chilometri, anziché compiangersi si è riconvertito alla distanza più corta. Con discreti risultati, parrebbe. E' scorretto affermare che questi giganti siano alberi solitari cresciuti in mezzo a un deserto. Per sorgere dalla terra bruciata occorre comunque l'acqua di un'oasi. E il segreto che rende l'Italia così incomprensibile persino agli italiani è che noi siamo un conglomerato di oasi. Una diversa dall'altra e tutte in lotta fra loro, però vitali e autosufficienti. Qui si fanno le sedie, lì le scarpe, laggiù si tira di scherma o con l'arco. Al momento l'oasi dei marciatori OI abita a Sesto San Giovanni, l'ex Stalingrado d'Italia riconvertita in Arcadia di uno sport fuori moda, perché poco spendibile sul mercato della notorietà televisiva. Un sindaco originale ha sfrattato il calcio dallo stadio del comune per consegnarlo ai suoi Brugnetti. Adesso sarebbe retorico, ma soprattutto dannoso, invocare la nascita di altre cento, mille Sesto. Un'oasi, per prosperare, ha bisogno del deserto attorno. Gli italiani continuino pure a cercare il parcheggio più vicino possibile all' ascensore e a confondere la passeggiata con lo shopping. Tanto, da qualche parte, c'è qualcuno che marcia per loro.
Persone citate: Brugnetti, Damilano, Dordoni, Frigerio, Ivano Brugnetti, Pamich
Luoghi citati: Atene, Australia, Italia, Kenya, Sesto, Sesto San Giovanni, Stalingrado D'italia
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