Solitudini e periferie nell'Italia di oggi

Solitudini e periferie nell'Italia di oggi GENOVA Solitudini e periferie nell'Italia di oggi Fiorella Minervino DOMANDARSI che cosa sia oggi la creatività è già in sé problema immane, allestire una sorta di osservatorio per mettere a fuoco le espressioni attuali, suddivise per temi, e relative all'Italia è impresa ancora più ardua. Tuttavia l'interessante esposizione, a cura di Marco Scotmi, allestita a Villa Croce con un buon numero di artisti giovani, taluni noti, è iniziativa lodevole e quanto mai suggestiva all'interno di Genova 2004. Intanto i mezzi impiegati dai 60 artisti, come è naturale, sono per lo più video, proiettori, ambienti, manifesti, voci, foto, riproduzioni, tutto ciò che ha a che vedere con il mediatico imperante oggi. Quanto ai temi veri, oltre i 6 spazi tematici dal 1977 a oggi (suddivisi per Quartieri italiani, schennopolitche, Le belle bandiere, Cartografie insiurgenti, viaggio in Italia, culture dell'autoiganizzazione) sono in realtà i problemi che corrono per le vie die nostro Paese ogni giorno, con la strada si intrecciano, dalla strada sovente muovono. Una sorta di Neorealismo. Solitudine, emarginazione, periferie pressoché in vivibili, emigrazione e difficoltà di inserimento, violenza e assai urgente, senza conoscere pausa o remissione; la ferita tuttora aperta del G8, quale violazione della libertà, dell'individuo, di un' intera città, Genova. Fra le prove che più toccano ecco, salendo le scale, su un parete un grossa vettura rossa, sospinta in salita da 3 uomini che faticano assai, mentre uno solo più forte, spinge i tre e l'auto; autore di questa fatica con humour, l'uomo che vince l'auto, è Fabrizio Basso. Di speciale interesse il lavoro di Antonio Scarponi: ha riproposto le gradi cartografie di Boatti, ma stampate su Pvc, con colori e bandiere dei Paesi, ma la quantità del territorio per dscuno è proporzionale non al territorio reale, bensì al popolazione, al numero di abitanti, così le nazioni si basano sulla cittadinanza invece che sul proprio territorio. Cinque volti scuri affiorano alle pareti e sulle scale, sono bimbi dai volti emaciati, tristi o normali che procedono da graffiti o manifesti su muri fotografati da Planck, in realtà si tratta di suo figlio divenuto icona urbana nei suoi laovri di «Street art». Vera oasi di apparente serenità il lavoro di Fabrizio Bivola, per l'appunto dal titolo Oasi. Si estende una vasta città sopra colline, in primo piano, muta il paesaggio: ecco le palme e un laghetto di acqua limpida. Maria di Marcello Maloberti, 2003 Empowerment Cantiere Italia Genova, Villa Croce Orari: mar.-ven. 9-19. sab e dom. 10-19. Lunedì chiusura Fino al 5 settembre

Persone citate: Antonio Scarponi, Boatti, Fino, Fiorella Minervino, Italia Genova, Marcello Maloberti, Planck

Luoghi citati: Genova, Italia