Merello, divisionista per sbaglio dei critici

Merello, divisionista per sbaglio dei critici ACQUI TERME Merello, divisionista per sbaglio dei critici Marco Rosei UN artista nell'Italia del primo '900 che più di ogni altro merita di essere liberato dalle pastoie delle etichette d'uso, come divisionismo e simbolismo, è Rubaldo Merello. Espressionismo, semmai. Roberto Tassi scrisse dei suoi «ulivi aspri, contorti, agitati,come di un Soutine ligure». E inoltre: «C'è un luogo ideale della pittura moderna dove stanno gli allucinati del colore, quei pittori nei quali la passione cromatica vince ogni cosa....da Van Gogh a Matisse, dai divisionisti ai fauves, da Bonnard a Nolde. Al centro di quel luogo abita Rubaldo Merello». Il problema nasce dalla necessità di conciliare questi riferimenti e il suo personale Mediterraneo, accecante, onirico e pur così tangibile, concreto di materia e di gesto, con la mitologia locale dell'artista solitario nella torre Doria di San Fruttuoso, ferito dalla vita (la morte del piccolo figlio), pove¬ rissimo, ma «coltivato» dai letterati simbohsti Uguri e da Sem BeneUi. C'è qualcosa che non quadra: dopotutto Alberto Grubicy, alla ricerca di eredi della scomparso Segantini, lo portò a Parigi, nel 1907 nel suo Salon dei Divisionisti Italiani; e gli affocati e dorati pini sul mare del maturo Previati non sono suoi modelli, ma da lui derivano; e soprattutto il linguaggio del presunto maestro di divisionismo Nomellini è diverso e di ben minore impatto e con più grevi intenzionalità simboliche e retoriche. In realtà.la Riviera «europea» di Merello è il paritetico corrispettivo ligure del Midi del primo '900 in cui la «tache» neoimpressionista di Signac raccoglie l'eredità Nabis di Denis e di Roussel, alimenta le fornaci cromatiche di Van Rijsselberghe, di Cross, di Valtat e apre la strada all'irrealismo cromatico della Costa Azzurra di Derain e agh arazzi mediterranei di Bonnard. Se la fibrillazione vegetale del tessuto materico delle opere d'esordio di Merello, dal Paesaggio del 1898 al Fienile, paga qualche riflessivo tributo a Segantini e a Nomellini, la foiba cromatica di San Fruttuoso dal mare, di Risacca, di Ulivi a San Fruttuoso della GAM di Genova non ha paragoni se non con i coevi visionari di Saint-Tropez e di Collioure ancora selvagge. pg San Fruttuoso dal mare di Rubaldo Merello (1910-14) Rubaldo Merello Acqui Terme, Liceo Saracco Orari: da martedì a domenica 10-12.30.15.30-19.30 Fino al 12 settembre

Luoghi citati: Acqui Terme, Genova, Italia, Parigi