Rifiuti, la rivolta dì Acerra contro l'ìncenerìtore

Rifiuti, la rivolta dì Acerra contro l'ìncenerìtore L'IMPIANTO DI SMALTIMENTO PER LA ZONA DI NAPOLI Rifiuti, la rivolta dì Acerra contro l'ìncenerìtore «No global» e cittadini invadono il cantiere appena aperto, la polizia carica Mariella Cirillo ACERRA Ventuno persone denunciate, compreso il vice sindaco, ima mattinata di tensione con abitanti, giunta e No global sulle ruspe per bloccare i lavori, una coda di polemiche infuocate. E' il bilancio dell'operazione che ieri ha consentito dopo un braccio di ferro durato oltre due anni l'apertura del cantiere per il termovalorizzatore di Acerra, il contestatìssìmo impianto in provìncia dì Napoli per lo smaltimento dei rifiuti, l'anello mancante dì una catena che avrebbe dovuto liberare la Campania dah'emergenza. Le pale meccaniche sono arrivate di notte e hanno raggiunto il sito superando senza difficoltà il presìdio ridotto dal Ferragosto a pochi uomini. Quando la notìzia sì è diffusa e il passaparola ha fatto accorrere vm centinaio di residenti, ma anche i leader dei Dìsobbedientì, l'ex parroco don Vitaliano Della Sala e Francesco Caruso, è esplosa la protesta: soltanto l'intervento della pohzìa, che ha prelevato di peso i manifestanti e lì ha allontanati dall'area, ha permesso la ripresa dei lavori. La gente, con in testa l'amministrazione guidata da sindaco di Rifondazione Espedito Marletta, resta però sul piede di guerra: «L'inceneritore non si farà» m»* || Per adesso, però, la strategia varata con l'ordinanza di protezione civile emessa il 13 agosto scorso dalla presidenza del Consìglio ha dato al commissario dì governo, il prefetto Corrado Catenacci che ha sostituito nei mesi scorsi la gestione del governatore Bassolìno, gli strumenti per mettere la popolazione davanti al fatto compiuto: avvìo immediato dei lavori e partenza contestuale dell'aggiomamento della valutazione dì impatto ambientale, con la costituzione dì un Osservatorio. Una verifica che dovrà essere conclusa in 45 giorni. Catenacci ricorda che per ora si parte con opere civili, recinzione, fondamenta, piattaforme che non comportano alcun rischio, e assicura: «Ci sono tutte le garanzìe possibili, molte dì più rispetto a qualsiasi opera pubblica. Viene precisamente ribadito che se fosse accertata la non compatibilità dell'impianto, i lavori non proseguiranno e sì darà il via alla delocalizzazione». Ma, questo è il punto: «Perchè - accusano ì promotori del comitato che si oppone al termovalorizzatore - non aspettare quei 45 giorni a cantiere chiuso? Perchè far intervenire tanta polizia come da queste partì non era mai vista? La verità è che è già stato tutto decìso e questa è l'ennesima presa in giro». E in pochi mostrano interesse per le promesse di lavoro - 1500 unità per la realizzazione dell'impianto, 200 per la sua gestione futura e dì interventi che dovrebbero «risarcire» Acerra in termini di servizi e qualità della vita. Il muro contro muro che ha paraliz zato il piano per la gestione dei rifiuti in Campania, con le ricorrenti e sempre più gravi emergenze, è stato superato ieri mattina con un blitz per molti versi annunciato. Dopo la firma dell'ordinanza che ha dato il vìa ai lavori, restava da definire soltanto il momento in cui le ruspe avrebbero fatto il loro ingresso nel recìnto presidiato. E T'ora X è scattata nella notte di lunedì: tutto liscio nell'immediato, grazie anche ad un massiccio spiegamento delle forze dell'ordine, poi l'arrivo in massa dei contestatori, con i No Global a dare manforte. Da un settore laterale ì manifestanti hanno rotto la recinzione e sono saliti sulle pale meccaniche. Con loro sindaco, assessori, il senatore dì Rifondazione Tommaso Sodano. Ma l'ordine era chiaro, il cantiere andava aperto: e così poco dopo le 13, gh agenti h hanno presi dì peso e li hanno portati via. Tensione a mille ma nessun grave incìdente ed il primo ad ammetterlo è stato il sindaco che ha smentito qualcuno dei suoi, compreso Sodano che sì è fatto medicare in ospedale: «Non ci sono state cariche della polizia». Proprio il sindaco ha voluto accompagnare ì 21 manifestati condotti in questura per l'identìfìcazione e poi denunciati: tra loro il suo vice, Carmine Riemma, l'assessore all'Ambiente Giovanni Altobelh e il consigliere comunale Gino Dublino. Vengono contestati loro reati che vanno dall'invasione dì terreno alla resistenza a pubblico ufficiale. Nessuna denuncia per il sindaco, che era autorizzato ad entrare nel cantiere. Gli agenti hanno preso di peso i dimostranti allontanandoli dall'area Ventuno persone denunciate Il prefetto: «Sul sito sono state prese tutte le garanzie possibili, molte di più che per altre opere» Un momento di tensione ad Acerra

Luoghi citati: Acerra, Campania, Napoli