«Frange estremiste sciite influenzate dagli iraniani» di Guido Ruotolo
«Frange estremiste sciite influenzate dagli iraniani» IL COLONNELLO D'ANGELO, COMANDANTE DEL REGGIMENTO MSU «Frange estremiste sciite influenzate dagli iraniani» «Un'azione mordi e fuggi di un gruppo ristretto, a ogni imboscata partecipano 10-15 UOmini». «QUeSti agguati SOnO Sempre pOSSibili» intervista Guido Ruotolo ROMA Riteniamo che gli autori del doppio agguato notturno siano probabilmente riconducibili a frange estremiste sfuggite al controllo dei capi delle milizie di Al Sadr, o ad altri gruppi sciiti, influenzati dagli iraniani». A Nassiriya sono le dieci di sera, quasi 24 ore dopo l'agguato a una pattuglia di carabinieri, e il colonnello Claudio D'Angelo, comandante del reggimento Msu (Multinational Specialized Unit), traccia una prima ipotesi sugli autori dell'attacco. «Si è trattato - precisa - della classica azione mordi e fuggi di un gruppo ristretto». Colonnello, qual è il clima a Nassiriya il giorno dopo l'agguato? «Alle sei del mattino la città ha ripreso a vivere come tutti i giorni, con lo stesso traffico e le stesse attività di sempre, con la gente che è andata al lavoro o al mercato. A Nassiriya non ci sono stati combattimenti: quello che è accaduto la notte passata - come anche la settimana scorsa in due occasioni è opera di gruppi ristretti». Si può ipotizzare la dimensione numerica di questi gruppi? «Calcoliamo che a ogni imboscata partecipino dalle dieci alle quindici persone». L'altra notte poteva andare peggio: solo un ferito grave, ma non in pericolo di vita, e altri due carabinieri che hanno dovuto essere curati, Com'è andata? «Complessivamente i feriti sono stati quindici. In gran parte hanno subito piccoli traumi acustici. ustioni, contusioni, dovuti soprattutto al ribaltamento di un mezzo. Il primo attacco è aweputo intorno alle 24,15, ora locale: la nostra pattuglia si trovava sulla strada che scorre parallela all'Eufrate, a Sud della città. Sono stati sparati dai 5 agli 8 razzi, secondo le testimonianze. Saputo che era stato ferito un nostro uomo, Vincenzo Cuccia, ho dato subito ordine alla pattuglia di rientrare. Sulla via del ritomo, trenta minuti dopo, è avvenuto il secondo attacco. Hanno lanciato razzi, sparato colpi di fucile e un mezzo e stato colpito da una trappola esplosiva collocata lungo il bordo della strada». In che termini continua a svolgersi il lavoro del reggimento Msu, dopo che il governatore di Nassiriya ha limitato l'attività del nostri uomini alla zona Sud della città? «Continuiamo a svolgere il monitoraggio del territorio e l'attività di consulenza alle forze di polizia irachene. Il loro quartier generale si trova proprio nella zona di nostra competenza e il rapporto con loro è continuo e costante». Con la nostra presenza circoscrìtta a una porzione di Nassiriya, quale rapporto ha la citta con i militari italiani? «La maggioranza della popolazione continua a essere solidale con noi, anche nella parte Nord della città». Torniamo all'agguato di ieri notte. Che non è il primo ed è stato preceduto in questi mesi anche da offensive da parte delle milizie di al Saar. E soprattutto dall'attentato terroristico del 12 novembre scorso. Quali sono le vostre ipotesi sui mandanti del doppio agguato di ieri? «In questo momento il rapporto con le milizie di al Sadr è di rispetto. Non abbiamo elementi per sostenere che siano stati i suoi uomini a colpirci. Anzi, lo escluderei. Semmai si può ipotizzare che siano state frange estremiste fuoriuscite, sfuggite al controllo dei capi militari (lolle sue milizie. O, e propenderei per questa seconda ipotesi, uomini di altri gruppi, sempre sciiti, e con rapporti più o meno intensi con gli iraniani». Esclude che si sia trattato di un'azione riconducibile- al gruppo terroristico di Abu MusabalZarkawi? «Al momento non è un'ipotesi probabile». Dopo quello che ò accaduto, quid è il livello di rischio per i nostri uomini? «Il rìschio continua a esserci. Un nuovo agguato è Sempre possibile». Ife^R «La maggior ^^ parte della popolazione continua a manifestarci solidarietà» w
Persone citate: Claudio D'angelo, Colonnello, D'angelo, Sadr, Vincenzo Cuccia
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